Turismo

Auto, parcheggi e altro: le considerazioni di Guido Del Gizzo

riceviamo da Guido Del Gizzo, Marina di Cala dell’Acqua srl, e pubblichiamo

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Spett.le Redazione,
seguo regolarmente le vicende di Ponza perché, come noto, sono certo che la vicenda del porto a Cala dell’Acqua sia ancora aperta e quando, questa mattina, ho letto la lettera del Sindaco sulla questione dei parcheggi (1), dopo averla letta più volte per essere certo di averla letta bene – scusate l’allitterazione – mi sono precipitato sul vostro sito per leggere le reazioni di persone attente a ciò che accade sull’isola.

Non farò commenti – sarebbe come parlare della reintroduzione dell’uso del gasolio negli acquitrini costieri per combattere le zanzare, come avveniva in Maremma fino a tutto il 1957, anno ufficiale di scomparsa della malaria – ma sono molto curioso di conoscere i vostri e quelli di tutti coloro che hanno un interesse pratico ed economico legato alla viabilità sull’isola: praticamente tutti, credo.

Penso che l’isola sia di fronte ad un piccolo “passante della storia”, una di quelle occasioni in cui si evidenziano coscienza, capacità di visione, progetti per il futuro.

Vi leggo con attenzione e curiosità da tempo, ma una domanda che mi pongo – e , sono certo, vi ponete anche voi – è, ad esempio, perché non si sappia nulla dell’incontro pubblico della scorsa settimana sul nuovo impianto sportivo a Cala dell’Acqua, dal quale potrebbero essere scaturite delle informazioni sull’esistenza o meno, di un qualsiasi progetto per il comprensorio 13

A proposito di miracoli – come ho già detto, vi leggo con attenzione – forse un pezzetto della soluzione potrebbe essere nell’istituire una sorta di “turnazione” tra i redattori del sito, per seguire anche la quotidianità dell’isola che, per quanto banale possa sembrare, di solito non lo è: anzi, generalmente aiuta a capire le dinamiche in atto.

Continuando con le banalità, siamo in una fase di transizione assai più rapida di quanto pensiamo, nella quale convivono posizioni e rendite antiche con esigenze e soluzioni di modernità, senza apparente capacità di dialogo tra loro.

In mezzo ci sono le iniziative come Ponzaracconta, che, per fortuna, esistono.

Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon 2 giugno e ricordare la figura di Giuseppe Romita, che, se è vero quello che gli attribuiscono, ci ha risparmiato, nella situazione attuale, di avere anche Emanuele Filiberto di Savoia come Capo dello Stato, al posto di Sergio Mattarella.

Cordialmente
Guido Del Gizzo

 

(1) – In formato .pdf, ripresa dalla pagina Facebook del Comune a cura della Redazione, la lettera del sindaco
Parcheggi e ZTL – Lettera del Sindaco del 1° giugno 2023

 

1 Comment

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  1. A cura della Redazione

    2 Giugno 2023 at 20:19

    Per chi ha la memoria corta, Giuseppe Romita (Tortona, 1887 – Roma, 1958) citato da Del Gizzo, è stato un politico italiano, più volte Ministro.
    È ricordato per essere stato il ministro dell’interno che gestì il referendum istituzionale sulla scelta fra monarchia e repubblica del 2 giugno 1946. In quella data fu eletto all’Assemblea Costituente, nella circoscrizione di Cuneo per la lista Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Fu grazie al suo operato che si optò per un referendum popolare che decidesse la forma dello stato anziché lasciare tale decisione all’Assemblea Costituente.
    Per le sue idee repubblicane e per l’attivismo pro-referendum fu coinvolto nelle polemiche alimentate dagli ambienti monarchici per presunti brogli a favore della repubblica. In particolare il fatto che i risultati del referendum fossero stati resi pubblici solo il 5 giugno, a tre giorni dalle consultazioni, fomentò tale sospetto.
    In realtà Giuseppe Romita si preoccupò di tutelare l’ordine pubblico perché i primi dati che giunsero dal sud Italia davano vincente la monarchia, mentre in un secondo momento con l’arrivo dei dati dal nord le sorti si capovolsero. Il ministro temeva che l’alternarsi dei risultati riscaldasse il popolo già acceso e spaccato.
    Romita, fervente repubblicano, nei suoi diari scrisse del suo sconforto durante i primi momenti dello spoglio quando sembrava che la monarchia avesse vinto il referendum [notizie riprese e sintetizzate da Wikipedia]
    NB – Militante antifascista e aderente al Partito Socialista fu arrestato nel 1927 e trasferito al carcere dell’Ucciardone di Palermo, accusato di reati contro il regime. Fu assolto ma confinato sull’isola di Ponza. Ottenne nel 1929 la libertà condizionata ma fu espulso dall’albo degli Ingegneri.

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