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Primo Viaggio della memoria a Ponza

Rosanna Conte

Il prossimo fine settimana avremo a Ponza il primo Viaggio della Memoria, organizzato dall’ANPPIA. Per chi non conoscesse questa tipologia di viaggio, che rientra fra le proposte del turismo culturale, diciamo che è la risposta dedicata a tematiche specifiche, che non possono essere dimenticate, che le associazioni culturali offrono alle persone che vogliono visitare luoghi carichi di storia, dai campi di sterminio e luoghi di stragi nazifasciste alle foibe.

A Ventotene, patria del Manifesto per l’Europa unita, dove c’è stata la presenza di una colonia confinaria e dell’ergastolo di S. Stefano, si organizzano diversi viaggi ogni anno distribuiti fra la primavera e l’autunno.

Ponza si ritrova il 12 e il 13 maggio prossimi alla sua prima esperienza. Per l’occasione ci sarà un’articolata cerimonia pubblica voluta dall’ANPPIA che col sindaco deporrà una corona all’ingresso dei cameroni, là dove c’è la vecchia lapide posta nel maggio 1987, e due cuscini alle stele poste giù al cimitero, alla batteria Leopoldo, per i confinati politici e i deportati libici deceduti a Ponza.

Alla stele ai confinati  ci sarà anche lo scoprimento di una seconda lapide che riporta il nome di un altro confinato scomparso sulla nostra isola.

Il pomeriggio del 12 le attività inizieranno alle ore 15.00 in modo che per le 18.00 chi vorrà, potrà seguire la messa in onore di Santa Domitilla e la successiva processione.

Accanto a queste cerimonie ufficiali ci sono poi i percorsi che il gruppo di circa sessanta persone farà per la nostra isola. Oltre a quelli collegati al confino, ci sarà quello settecentesco sulla nascita della comunità ponzese e la sera di sabato ci sarà la proiezione del video Voci dal confino. Colonia di Ponza 1928-1939 che è stato molto apprezzato  da chi ha potuto vederlo il 28 ottobre e il 25 aprile. Sarà l’occasione per conoscere i membri del Comitato Scientifico, individuato da ANPPIA e CeSDIP-APS per il recupero e la sistemazione dell’Archivio storico comunale di Ponza, i quali parteciperanno alla tavola rotonda finale sulle Strategie per una piena valorizzazione del passato antifascista.

Il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane.APS ha guardato con attenzione e insistenza alla possibilità di rendere Ponza luogo da inserire nei circuiti dei Viaggi della memoria e ritiene che  questa sia un’occasione importante per la nostra isola sia dal punto di vista culturale che economico. La valorizzazione dei nostri luoghi come veicolo di ricostruzione e conservazione della memoria di un pezzo della nostra storia recente può innescare un giro virtuoso di interesse da parte di studiosi come di persone non addette ai lavori, ma desiderose di conoscere.

Questo Viaggio coincide con la ricorrenza di S. Domitilla prima esiliata cristiana a Ponza. I nostri ospiti avranno l’occasione di onorare anche lei.

ANPPIA-programma Viaggio della Memoria

 

2 Comments

2 Comments

  1. Nischio Bianca

    10 Maggio 2023 at 13:33

    Buongiorno, sono Nischio Bianca la parente del confinato al quale avete dedicato spazio per l’articolo sulla mia storia.
    Purtroppo per motivi di lavoro non riuscirò ad essere presente sull’isola per la deposizione della corona sulla stele organizzata dall’ANPPIA e me ne dispiace molto. Chiedo, se fosse possibile, fare pervenire il racconto all’associazione e che il ricordo di Tito Nischio e dei suoi ideali è vivo nella sua famiglia.
    Grazie per l’ attenzione.
    Cordiali saluti
    Nischio Bianca

    • Rosanna Conte

      10 Maggio 2023 at 22:46

      Gentile signora Bianca ci dispiace non averla fra noi. L’ANPPIA nella sua mastodontica pubblicazione sulle biografie dei perseguitati politici presenti nel Casellario Politico Centrale, riporta Tito Nischio con questa descrizione che è quella emersa dai documenti presenti all’Archivio Centrale: “Aderisce al movimento sindacalista rivoluzionario nel 1908, poi passa al movimento anarchico. Sindacalista nel dopoguerra, dal 1921 nel PCI. Nel novembre del 1926 è a Mosca, con una delegazione operaia. Assegnato al confino in contumacia per 5 anni. Lavora per qualche mese a Parigi nell’apparato centrale comunista. Arrestato il 25/7/1927, nel corso di una missione in Italia, condannato dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione (Civitavecchia). Dimesso dal carcere per amnistia il 24/7/1934, confinato (Ponza). Ivi muore il 25/12/1937”.
      Certamente il suo racconto sarà reso all’ANPPIA che non si è mai fermata nelle ricerche sui perseguitati politici del fascismo.

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