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La Giornata della Terra (in inglese: Earth Day) è il nome usato per indicare il giorno in cui sono celebrate l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le Nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.
La Giornata della Terra nacque dalla pubblicazione, nel 1962, del libro-manifesto ambientalista Primavera silenziosa, della biologa statunitense Rachel Carson (sul sito ne abbiamo scritto: Storie da fine del mondo.1 e 2); la sensibilità per l’ambiente si è in effetti affermata solo negli ultimi decenni.
“Su zone sempre più vaste del suolo statunitense, la primavera non è ormai più preannunziata dagli uccelli, e le ore del primo mattino, risonanti una volta dal loro bellissimo canto, appaiono stranamente silenziose” [Rachel Carson]
Sulla spinta di nascenti movimenti ambientalisti (si cominciava a usare anche il termine ecologista), questa giornata di equilibrio della natura è stata poi sancita e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant e si è celebrata nel la prima volta nel 1970 come movimento universale per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra (da Wikipedia, ibidem).
Nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo.
I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
È sotto gli occhi di tutti come questo allarme generale, vitale per il pianeta e per l’umanità tutta, sia stato oscurato e sovrastato dalla sciagurata guerra in corso in Ucraina.
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Appendice del 23 aprile (cfr. Commento della Redazione)
La vignetta di Mauro Biani da la Repubblica di oggi
La Redazione
22 Aprile 2023 at 06:20
Dalla rubrica giornaliera “Accadde oggi” di Luigi Gaetani su la Repubblica
di Luigi Gaetani
Era il 22 aprile 1970. Richard Nixon e la First Lady Pat piantarono un albero nel giardino della Casa Bianca.
Celebravano così il primo “Earth Day”, la Giornata della Terra. La ricorrenza, voluta dal senatore del Wisconsin Gaylord Nelson e promossa ancora prima dal presidente Kennedy, già in quella prima edizione fu osservata da 20 milioni di persone in tutti gli Usa. A Washington scesero n piazza in 10 mila, mentre a New York fu chiusa una parte della Fifth Avenue.
L’evento si rivelerà fondamentale per promuovere l’approvazione al Congresso di varie leggi in difesa dell’ambiente negli anni Settanta, come l’“Endangered Species Act”. Oggi la giornata è celebrata in oltre 193 Paesi nel mondo.
Fu scelto proprio l’Earth Day, il 22 aprile 2016, per la firma dell’Accordo di Parigi per limitare le emissioni di gas serra, a cui hanno aderito più di 170 stati. Quel giorno all’Assemblea generale dell’Onu parlò anche Leonardo DiCaprio, che si rivolse così ai delegati: «Voi siete l’ultima e la migliore speranza della Terra».
La Redazione
23 Aprile 2023 at 06:12
La post vignetta di Mauro Biani per la Giornata della Terra, da la Repubblica di oggi, 23 aprile.
(Nell’articolo di base)
Biagio Vitiello
4 Maggio 2023 at 05:42
Buongiorno, prendendo il solito caffellatte verso quest’ora – poco prima delle 4 di mattina, è ancora notte! -, ho sentito dopo anni nella mia “foresta”, il canto dell’assiolo (Otus scops). Spero tanto che si fermi in questo luogo che è sicuro, altrimenti viene accoppato come è successo per quello che sentivo tanti anni fa agli Scotti, e quello a Santa Maria.
Nota della redazione
Il canto dell’assiolo è inconfondibile: è un “djü” o “chiù” (che gli ha valso lo stesso nome). Si può ascoltare sulla sezione di Wikipedia dedicata all’uccello: https://it.wikipedia.org/wiki/Otus_scops