Ricorrenze

Candelora 2023

segnalato da Sandro Russo

“A la Candelora, dall’inverno semo fora…
Ma se piove o tira vento,
all’inverno semo drento”

Così recitava annualmente mio padre, sottolineando (ogni anno!) che era proprio era “drento”, il detto, “per esigenze di rima”!
Passano gli anni, cambiano le generazioni e i tempi (atmosferici) ma questa massima mi è restata di riferimento indelebile.
Salvo corroborarla ogni volta con qualche notizia in più; come quest’anno dalla succinta rubrica che ogni giorno ci passa Luigi Gaetani nella penultima pagina di Repubblica.

Accadde oggi
di Luigi Gaetani

Al 2 febbraio sono da sempre associati profondi significati. I cristiani celebrano la “Candelora”, cioè la Presentazione al Tempio. È un episodio del Vangelo di Luca: in ossequio alla legge ebraica, Maria e Giuseppe, 40 giorni dopo la nascita del loro primogenito, portarono Gesù al Tempio di Gerusalemme per “offrirlo” a Dio. La ricorrenza è nota anche come Purificazione di Maria, perché in quell’occasione la Vergine adempié al rito di purificazione. Già dal quinto secolo si consolidò l’uso di festeggiare con dei ceri, e la celebrazione liturgica prevede la benedizione delle candele. Per i celti l’inizio di febbraio era il momento dell’Imbolc, il festival che preannunciava il ritorno della primavera. Tra l’altro, nel medioevo si credeva che alcuni animali uscissero dal letargo per l’occasione.
Forse da tutte queste credenze in America è nato, il 2 febbraio 1887, il Giorno della Marmotta. Secondo la tradizione, dal comportamento del roditore quando esce dalla tana si può intuire se la fine dell’inverno sarà mite o rigida… (nel giugno 2022 ci abbiamo dedicato addirittura un’Epicrisi!).

 

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