a cura della Redazione
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Ogni tanto si torna a parlare del patrimonio archeologico di Ponza e dell’importanza del suo recupero e della sua valorizzazione. Per motivi culturali, per motivi di studio, perché la comunità isolana ne sia edotta, per la promozione dell’isola ai fini turistici.
Qualcosa si è fatto, come avvenuto con alcune delle cisterne romane presenti sull’isola rese fruibili, ma tanto c’è da fare se pensiamo a tutto quello che è in stato di degrado ed abbandono, come la necropoli del Bagno Vecchio, o perennemente in stato di recupero come il tunnel romano di Chiaia di Luna.
C’è poi l’acquedotto romano di cui tanto si è scritto sulle pagine di questo sito grazie ai contributi del compianto Leonardo Lombardi, geologo di fama mondiale, contributi tutti reperibili tra gli scritti dell’autore di cui, in particolare, segnaliamo gli undici articoli aventi per titolo “Ponza. Impianti idraulici romani“.
L’acquedotto è certamente un’opera unica nel suo genere così come è stata concepita e realizzata. Saperne di più e, nei limiti del possibile, visitarne alcune parti è certamente un obiettivo importante.
Nel luglio del 2019, nell’ambito degli eventi culturali di quella stagione, l’Associazione A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione), con il supporto del Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane APS (leggi qui) presentò un progetto per il recupero dell’acquedotto. Doveva essere l’inizio per intraprendere poi un lavoro concreto.
E’ di ieri la notizia, riportata dal quotidiano Latina Editoriale Oggi, dell’accordo di collaborazione stipulato tra l’Associazione e il nostro Comune. Lo scopo: quello di cui si parlò con interesse e partecipazione isolana la sera del 15 luglio 2019.
Da Latina Editoriale Oggi dell’11 gennaio 2022: Alla scoperta del patrimonio archeologico
L’Amministrazione isolana ha sottoscritto un accordo con un’associazione specializzata
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Integrazione, a cura della Redazione, del 12 gennaio 2022
Alleghiamo la deliberazione con cui nel 2018 venne sancito l’accordo di collaborazione tra AS.S.O. e il Comune di Ponza, all’epoca guidato dalla giunta Ferraiuolo
In formato pdf: D.G.M._55.2018 – ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA COMUNE E A.S.S.O.
la Redazione
12 Gennaio 2023 at 20:20
In calce all’articolo di base la delibera del 26.4.2018 relativa all’accordo di collaborazione stipulato tra A.S.S.O. e l’amministrazione Ferraiuolo
silverio lamonica1
13 Gennaio 2023 at 18:22
LA VEDO DURA!
perché almeno il 50% del patrimonio archeologico isolano, di valore inestimabile, ricade nelle varie proprietà private:
a) Le Necropoli dei Guarini e del Bagno Vecchio
b) Il Mitreo
c) La Grotta del Serpente
d) Il pavimento ( se ancora esiste) della villa romana di Santa Maria
e) Il Fortino di Frontone
…. E POTREI CONTINUARE
Comunque, se il Parlamento non approva una legge ad hoc che contempli l’esproprio con indennizzo delle superfici private su cui ricadono i vari monumenti, tale da consentire l’accesso pubblico ai medesimi, è del tutto inutile mettere in campo progetti vari di valorizzazione, ricorrendo ad Associazioni ed Enti vari (meritevoli, sia ben chiaro)
Al limite si può e si deve fare qualcosa, almeno per quelli accessibili:
1) Le Grotte di Pilato, seriamente minacciate dall’erosione marina
2) Il tunnel di Chiaia di Luna, su cui si fa un gran parlare ( a vuoto, logicamente)
3) Il Forte Papa, prossimo al crollo definitivo
4) La Cisterna Romana della Parata, adibita attualmente a discarica
…. e potrei continuare.