Editoriale

Epicrisi 405. Di isola in isola, aspettando l’anno nuovo

di Luisa Guarino

Settimana tranquilla quella che si è appena conclusa sulle pagine virtuali del nostro sito: le festività natalizie sviano e distraggono, sottraendo anche tempo materiale alla riflessione e alla scrittura.
Ma il nostro cestino, inteso non come quello del pc bensì come contenitore che raccoglie oggetti e doni, anche questa settimana è bello pieno: basta sollevare il bordo e cercare a ritroso.


Siamo in una dimensione spiccatamente isolana: oltre a Ponza e Ventotene si parla infatti di Capri, Procida, Ischia. Soprattutto di Ischia, a poco più di un mese dalla tragedia che ha fatto dodici vittime, stravolgendo un’ampia parte del territorio di Casamicciola: tutti gli articoli e le segnalazioni fanno capo a Giuseppe Mazzella di Rurillo, a cominciare da L’Amore non è soggetto al Tempo e Reportage da Ischia sul quotidiano Domani, che riporta un ampio servizio di Davide Maria De Luca; proseguendo con ThisIsIschia, la campagna per rilanciare Ischia attraverso gli occhi degli ischitani promossa con la presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè. L’iniziativa ha avuto una vasta eco sui media nazionali, stampa e tv, ma di un tema così importante non si parla mai abbastanza; tant’è che esso viene subito rilanciato con un’iniziativa di promozione dell’isola attraverso immagini fotografiche, intrapresa dallo stesso Ministero insieme all’Enit, Ente nazionale per il turismo

Da Ischia a Procida per l’articolo di ieri di Rosanna Conte, che in chiusura dell’anno che ha visto l’isola “Capitale della cultura”, ne evidenzia la capacità di accoglienza con Procida e i migranti”.
Da Procida a Capri, per un argomento solo apparentemente più frivolo, legato comunque alla sua immagine internazionale: come segnala Sandro Russo infatti, il regista danese Bille August intervenendo al XXVII Festival di Capri ha incontrato lo scrittore Erri De Luca e ha annunciato che in gennaio inizierà le riprese del suo nuovo film, “Tu, mio” tratto dall’omonima opera dello scrittore napoletano. E il nome di De Luca torna per un evento teatrale che si è svolto venerdì sera a Formia, “In nome della madre”, con Valentina Ferraiuolo e Domenico De Luca, tratto proprio da un altro suo famoso libro. Questa volta, grazie a Sandro Russo, che vi ha assistito e ne ha scritto un’intensa recensione, Valentina e Miriàm, la madre di Gesù, la locandina non resta fine a sé stessa ma prende corpo e spessore, divenendo vita vissuta.

Vagando da un’isola all’altra, tocchiamo finalmente anche la nostra Ponza, location e spunto di manifestazioni diverse nei giorni che hanno preceduto la fine dell’anno: la presentazione del libro di Antonio De Luca Sandro Pertini e la nostalgia di Ponza. Storia d’amicizia di Luigi Sandolo, segnalata da Vincenzo Ambrosino; il Presepe vivente a Le Forna, con tanti visi conosciuti e una bella atmosfera; Prepariamoci al Capodanno, che tocca anche Ventotene. L’atmosfera gioiosa, seppure a volte un po’ forzatamente, si smorza con i due contributi di Franco De Luca, uno realista, l’altro decisamente pessimista: ci riferiamo a Paradosso isolano (“il paese è ricco, il Comune è povero”), e Pe ll’anno che vène (“non è benaugurale” riconosce l’autore).

Ma la settimana appena conclusa, mai così importante visto che suggella un anno intero, ha toccato anche altri e vari argomenti: come Parole da meditare in cui Sandro Russo segnala due scritti tratti da la Repubblica del 28 dicembre, rispettivamente di Eugenio Occorsio, figlio del giudice vittima del terrorismo di estrema destra durante gli anni di piombo (Roma 1976) , Io, mio padre e Ordine Nuovo; e di Umberto Gentiloni, Ritorno a Salò. Entrambi fanno riferimento alle recenti dichiarazioni che esaltano il fascismo da parte di Ignazio La Russa e Isabella Rauti.


Si muove in ambito storico invece il quarto e ultimo capitolo dell’avvincente racconto Quanto piace al mondo è breve sogno di Fabio Lambertucci sulle gesta di Cola di Rienzo, ‘tribuno del popolo’ romano, che contemplano anche un soggiorno in terra ponzese.
Originalissimo un altro scritto di Russo, Collezionisti di piante. Il vivaio clandestino, che registra un boom di commenti da parte degli appassionati botanici che condividono la passione dell’autore.


Nel frattempo Ponzaracconta ha toccato il traguardo dei quindicimila articoli, e si prepara nel mese di febbraio a festeggiare dodici anni di vita: due motivi in più per continuare a seguirci e a collaborare con noi.

E il 2022 si è chiuso in bellezza ieri nella nostra isola con le immagini serali di Ponza realizzate da Dimitri Scripnic, l’ultimo tramonto dell’anno fatto di colori e atmosfere emozionanti ed esclusive.

È l’augurio dello stesso Dimitri e di papà Biagio ai lettori e ai ponzesi. Ad essi aggiungo quelli miei e di tutta la redazione, per un 2023 sereno e foriero di pace. Buon anno! 

 

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