Fantascienza

L’angolo di Lianella/42. Marte, il pianeta rosso

di Amelia Ciarnella

 

Durante una trasmissione su Focus ho sentito che Marte è il pianeta più somigliante e vicino alla terra e
pare si possa vedere anche ad occhio nudo.
Diversi anni fa, sia gli americani che i russi, inviarono su Marte alcune apparecchiature scientifiche e
specifiche per scoprire che tipo di clima ci fosse, accertare se vi era acqua per poterci vivere e trovare
qualche segno o traccia di vita passata. E per saperne ancora di più, i suddetti apparecchi, avrebbero
dovuto raccogliere anche dei campioni di terra, scavando venti metri sotto, per poterla poi analizzare e
studiare meglio.

Però non fu possibile accertare nulla in modo definitivo e certo, poiché forse, qualche tempesta di sabbia
avrà scaraventato per aria tutte le apparecchiature sia americane che russe, scombussolandole e
mandando in fumo insieme ai miliardi spesi, anche i campioni di terra e i risultati che quelle macchine,
avrebbero dovuto portare sulla terra.
E visto che tutto finì in una bolla di sapone, la delusione per quel “niente di fatto” fu talmente sentita e
significativa che, da allora, nessuno più menzionò la spedizione fatta su Marte.
Ma da qualche tempo cominciano a riparlarne di nuovo e prima o poi qualcuno ci sbarcherà.



Potrebbero essere anche gli Italiani che a Torino pare stiano preparando un eventuale invio con
conseguente sbarco su Marte. Sarebbe una “sorprendente” sorpresa per gli americani, per i russi e per
tutto il resto dei paesi europei. Magari ci riuscissero!
C’è però da ricordare che anni fa, quando si parlava spesso di dischi volanti, si nominavano soprattutto i
marziani. E i marziani scendevano sicuramente e soltanto da Marte. L’unico pianeta più vicino alla terra.
Non solo, ma secondo me, anche tutti gli altri alieni che si vedevano spesso svolazzare di qua e di là,
saranno scesi anch’essi dallo stesso Marte, poiché gli altri pianeti sono troppo lontani dalla terra e, credo,
nessun alieno avrebbe fatto un viaggio tanto lungo solo per fare una passeggiata o per togliersi la curiosità
di vedere la terra.

Un viaggio così lungo lo avrebbero fatto forse, per un solo e grave scopo: quello di distruggere tutti i
terrestri per potercisi piazzare loro in pianta stabile, perché avranno capito forse che il proprio pianeta,
vecchio ormai di miliardi di anni, avrà dato qualche segno di sbriciolamento e cercano in qualche modo di
organizzarsi, spostandosi in posti più sicuri. Per cui avranno scelto Marte.


Anche sulla terra fra qualche tempo ci sarà lo stesso problema. Infatti sarà l’africa che si sbriciolerà per
prima poiché è il continente più vecchio della terra e quando arriverà il suo turno seguirà la stessa sorte.
Inoltre gli alieni forse esistono da sempre ed è normale che siano più preparati in ogni cosa e molto più
avvantaggiati rispetto ai terrestri, perché pare possano rendersi persino invisibili! Perciò da invisibili
possono fare non visti qualunque cosa e fregare chi vogliono. Meglio di così!

Pertanto potrebbe essere stata proprio qualche razza aliena a far saltare per aria le apparecchiature
americane e russe approdate su Marte, poiché vorrebbero il pianeta esclusivamente per loro senza
l’intrusione di nessuno e tanto meno dei terrestri.

Se Marte fosse un pianeta abitabile, ma completamente deserto, dove si potrebbe vivere senza troppe
sofferenze. D’accordo con tutte le nazioni del mondo, io lo terrei soltanto come luogo di pena. Come
quando c’erano i penitenziari a vita e dove ogni città del mondo potrebbe portarci i peggiori assassini,
delinquenti e individui più pericolosi in ogni senso, non degni di stare in mezzo ad esseri civili, onesti e
buoni. Da lì non potrebbero evadere mai più, nemmeno se fossero gli evasori più esperti dell’Universo.

Dovrebbero morire tutti là. Il mondo tornerebbe ad essere come un Paradiso Terrestre, grande e unico.
Però, com’era prima che il serpente convincesse Eva a mordere la mela!
Ma lasciamo Marte al suo destino e torniamo alla realtà di oggi sulla terra.
Da qualche tempo si stanno diffondendo delle piccole “navicelle spaziali. (Tanto per iniziare ad abituarci a
volare da un pianeta all’altro!)

Il 19 novembre u.s. l’ideatore di queste piccole macchine volanti monoposto, ha detto in TV, che in America
sono piuttosto diffuse già da qualche tempo e chi ama essere all’avanguardia su tutto, l’ha comprata, la usa
e la tiene nel giardino di casa, usandola per recarsi al lavoro, evitando il caotico traffico esistente in quasi
tutte le città del mondo. Ha aggiunto inoltre che fra breve queste “navicelle aeree” saranno molto
apprezzate e ricercate, perché veloci, comode e fanno guadagnare tempo. Nell’epoca in cui si vive il tempo
non basta mai. Pertanto tutti le acquisteranno e saranno anche alla portata di ogni persona, esattamente
come lo è e lo è stato per le automobili.

L’unico inconveniente sarà quello che tutte le grandi città saranno ricoperte non più dal cielo azzurro e dal
sole giallo come prima, ma da una cappa nera, specie nell’ora di punta, quando a fine lavoro tutti
torneranno a casa.

E ancora, sebbene tutto sarà certamente computerizzato, qualche navicella di tanto in tanto volando si
guasterà e finirà sulla strada. Ci si augura soltanto che il costruttore abbia dotato ogni navicella di una
sirena per avvertire quelli che stanno passando sotto di spostarsi, perché stanno “atterrando”!
Però se sono vecchi, oppure non possono camminare veloci per qualche invalidità, o sono completamente
sordi, è inevitabile che se la prenderanno in testa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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