Una canzone per la domenica (220). ‘Ricordi’, dei Pinguini Tattici Nucleari

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di Luisa Guarino

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La prima e unica volta che ho scritto in questa rubrica dei Pinguini Tattici Nucleari è stato nel maggio 2020 (leggi e ascolta qui): il gruppo di sei musicisti originari della provincia di Bergamo (città “martire” in quel periodo di piena pandemia) aveva ripreso un brano simbolo di Rino Gaetano, “Il cielo è sempre più blu”, che in quei mesi di canzoni consolatorie cantate su balconi e terrazze faceva a gara con “Il blu dipinto di blu” e “Azzurro” (curiosa ma non più di tanto la presenza dominante di questo colore).
La band, il cui cantante è Riccardo Zanotti, era da poco diventata popolare classificandosi al terzo posto al 70º Festival di Sanremo con “Ringo Starr”, facendo conoscere al grande pubblico il proprio genere musicale fatto di indie, pop, rock e non solo: nata nel 2010, pubblica con Sony Music.

Riccardo Zanotti

Sono seguiti altri singoli e album di successo, e la scorsa estate “Giovani Wannabe” è stato fra i tormentoni della stagione 2022. Ma a distanza di pochi mesi, eccoli di nuovo in cima alla classifica dei brani più ascoltati in radio con il loro nuovo singolo “Ricordi”, che con un testo piuttosto lungo e affidato a una sfilza di note leggerissime affronta un tema di drammatica attualità come l’Alzheimer.
Lo accompagna, e lo rende straordinario, un video che ha per protagonista Sergio Rubini, attore di grande bravura e sensibilità. Un uomo anziano dall’aria un po’ smarrita accanto alla sua compagna guarda una foto in cornice e torna indietro con i ricordi a rivivere situazioni diverse: ogni tanto si ritrova da solo e sembra perdere la sua donna. In realtà è lui che si sta perdendo: vediamo lui giovane, lui anziano, lui e lei come sono ora. Un passaggio della canzone dice: “Io ti terrò le mani e tu tienimi l’anima. E pure se non sai chi sono, non lasciarla mai…”.

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Il contrasto fra musica e testo incuriosisce, sorprende e fa riflettere: la leggerezza solo apparente viene scompaginata dalle parole, e soprattutto dalle immagini del video.

Una curiosità: per alcune settimane “Ricordi” si è scontrata per il dominio della classifica radiofonica con “Tutti i miei ricordi” di Marco Mengoni, alternandosi a turno al primo e secondo posto, e confermando tra l’altro che la nostalgia è attualmente uno dei motori trainanti della musica pop di oggi. Ma in questi giorni i Pinguini Tattici Nucleari si sono confermati saldamente in vetta, meritando a pieno titolo quindi di essere i protagonisti della canzone per la domenica di oggi.

Ricordi

Almeno fino a domattina ti prometto che
Sarò la faccia di cui hai più bisogno
L’amico di scuola che ti ruba le biglie
O l’amante impossibile taciuto in un sogno
“Meglio bruciare che spegnersi lentamente”
L’ha detto chi non deve illuminare gli altri
Ma io ho paura sempre di rimanere al buio
Mentire alla tua mente mentre provo a salvarti
Meglio non dire niente aspettando il mattino, sorrido
Se penso al nome che tu mi darai domani
Per reinsegnarti ancora il segno della croce
Così avrò ancora una scusa per toccare quelle mani

Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto, “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu

Ti stupirà, ma no, non sono più geloso del passato
In cui non c’ero, anzi mi manca di più
Perché seguivo la topografia del io da solo
L’astronomia del noi due me l’hai insegnata tu, che
Ora ti mangi da dentro, piccolo pianeta spento
Come una briciola al vento, è un buco nero e un occhio blu, e
Sono poco più di un jamais vu tra tutte queste persone
Nella mia testa io gioco a Taboo, perdo se dico il tuo nome

Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto, “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu

Uh-uh uh-uh

Sbadiglio e prendo la boccetta di Aducanumab
E penso che pure ‘sta notte presto finirà
Io ti terrò la mano e tu tienimi l’anima
E pure se non sai chi sono, non lasciarla mai

Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto, “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu

Uh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu
Uh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu

[Compositori: Enrico Brun / Giorgio Pesente / Riccardo Zanotti – Fonte: LyricFind ]

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Appendice del 30 ottobre h. 21 (cfr Commento di Sandro Russo)

Filmografia tema demenze Alzheimer. Con Bibliografia. Aggiornato ottobre 2022