di Silverio Lamonica
Finalmente un giusto provvedimento ministeriale, per i docenti che insegnano lontano da casa e in zone disagiate
Anche se in pensione, sono felice di occuparmi ancora della scuola isolana, le cui problematiche non sono di poco conto, tenendo presente la difficoltà dei docenti che “vengono dal continente” nell’assicurare un’assidua presenza nella sede scolastica assegnata. Diverse sono le cattedre scoperte, specie alla scuola media, all’inizio dei vari anni scolastici, compreso quello corrente, nonché in vari periodi dell’anno, soprattutto a cavallo delle festività natalizie e pasquali.
Qualche decennio fa, un mio collega, preside dell’I.T.C. Filangieri di Formia, da cui dipendeva la Sede distaccata di Ponza, soleva dire: Quando una docente viene assegnata a Ponza, di solito è in maternità, per cui fruisce del congedo cui ha diritto. Ma se non lo è, vi provvede!
Ciò per dire che ci sono difficoltà oggettive nelle scuole delle piccole isole e dei comuni montani, assicurare la tanto sospirata continuità didattica.
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Ebbene, ho letto con un certo sollievo che il Ministro Bianchi ha firmato un decreto che riconosce – e a buon diritto – incentivi economici per quei docenti il cui servizio – in località remote o disagiate – deve essere stato prestato per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche.
Dalle ricerche effettuate, non sono riuscito a scoprire il quantum dell’indennità, né se il decreto comprenda anche il personale non docente. Spero che venga esteso anche a loro e che sia congruo.
Colgo l’occasione per rinnovare i migliori auguri di buon lavoro a tutto il personale della scuola isolana, agli alunni e studenti.