proposto da Sandro Russo
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Nursery Cryme è il terzo album in studio del gruppo musicale britannico Genesis, pubblicato il 12 novembre 1971 dalla Charisma Records (precedenti: From Genesis to Revelation, 1969; Tresspass, 1970).
Si tratta del primo album del gruppo inciso dalla formazione storica, con Phil Collins alla batteria, Steve Hackett alle chitarre, Mike Rutherford al basso, Tony Banks alle tastiere; mentre il genio che sta dietro a mondi fantastici e a sofisticati giochi di parole è Peter Gabriel. Questa formazione resterà immutata fino all’abbandono da parte di Peter Gabriel nel 1975.
Musical box – Genesis, 1971, da YouTube (by CorradoMusicVideo), completo di testo e traduzione italiana
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Il titolo allude alle nursery rhymes, le filastrocche per bambini diffuse nella cultura anglosassone, e gioca con l’assonanza di rhyme (rima) con crime (crimine), da cui la particolare grafia di cryme.
Il riferimento è soprattutto al brano di apertura The Musical Box, che narra di un bimbo “decapitato con grazia” da una coetanea mentre i due giocano a croquet.
Nella parte interna della copertina ci si imbatte in un testo che ci introduce alle liriche della prima traccia del disco ovvero The Musical Box (Il carillon).
Mentre il piccolo Henry Hamilton-Smythe (8 anni) gioca a croquet con Cynthia Jane De Blaise-William (9 anni), Cynthia dal dolce sorriso solleva in alto la sua mazza ed elegantemente decapita Henry.
Due settimane dopo, nella cameretta di Henry, lei scopre il suo prezioso carillon. Bramosamente lo apRe e mentre le note di “Old King Cole” iniziano a suonare, appare lo spirito di una piccola figura.
Henry è tornato – ma non per molto, perché il suo corpo inizia rapidamente ad invecchiare, restando al suo interno la mente di un bambino. I desideri di una vita lo pervadono. Purtroppo il tentativo di convincere Cynthia Jane ad appagare la sua brama sessuale spinge la sua balia ad entrare nella cameretta per scoprire cosa e quel rumore. Istintivamente la tata scaglia il carillon contro il bambino barbuto, distruggendo entrambi.
È Peter Gabriel a rimarcare quello che secondo lui è un elemento distintivo della psicologia di massa inglese: il contrasto fra eleganza vittoriana e violenza repressa. Un tema che ritornerà negli album successivi Foxtrot (1972) e Selling England by the Pound (1973).
I Genesis nel 1973 con il gruppo italiano Le Orme. Sopra: Michi Dei Rossi, Mike Rutherford, Steve Hackett, Peter Gabriel e Tony Banks; sotto: Tony Pagliuca, Aldo Tagliapietra e Phil Collins
Sono un amante del progressive, ho posseduto il vinile in questione; anche non è toccato a me nella spartizione del ‘malloppo’ con mio fratello. Lui è un vero cultore e ha seguito anche le carriere soliste dei vari membri del gruppo dopo la diaspora.
L’esegesi qui sopra, nota a tutti gli appassionati, è ripresa dalle note del curatore della versione Youtube presentata (tal CorradoMusicVideo). È sintetica, ben fatta, e la versione scelta ha il vantaggio di avere il testo inglese e relativa traduzione in sovraimpressione sulle immagini.
L’idea di presentare il brano che è uno dei fondamentali della musica moderna, mi è venuta dall’ascolto di un podcast di Ernesto Assante, critico musicale di Repubblica, che definisce Musical box un capolavoro assoluto, non solo della musica progressive, ma della musica di tutti i tempi, con invenzioni continue e un ritmo travolgente (questo podcast dura 4’36”; ce ne sono di molto belli, che aprono orizzonti).
Il link è questo; non so se è possibile aprirlo senza essere abbonati, ma probabilmente vi si può accedere dal giornale on line:
https://www.repubblica.it/podcast/audio-rubrica/your-song?ref=RHTP-BD-I277680880-P16-S3-T1