Personaggi ed Eventi

Caro Silverio…

di Francesco De Luca

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Dopo non so bene quanti anni di assenza – una ventina? – è tornato sull’isola un concittadino di spicco: Silverio Corvisieri.
Illustre perché ha scritto un libro sulla storia di Ponza (All’isola di Ponza Il mare – Libreria internazionale – 1985) che ritenni, allora come oggi, fondamentale per la conoscenza delle vicende maturate e accadute sulla nostra isola, dalla colonizzazione (1734) ad oggi.
Silverio ha calpestato i basoli della Caletta ieri sera – 24 agosto – per presentare i suoi due ultimi libri: Schiaffo al Duce e Cattivo maestro, nati, come lui stesso confessa, dalla segregazione imposta dal Covid.

Non ho letto ancora i libri e dunque non posso parlarne. Voglio invece ricordare il dinamismo intellettuale che scaturiva dalla sua presenza sull’isola. Abbandonata non so per quali ragioni così come non so perché non vi è tornato per un lungo periodo, come ho sottolineato.
L’ho trovato lucidissimo (classe 1938) specie nell’evidenziare i contenuti dei suoi scritti.

Silverio Corvisieri ha sempre militato nell’area politica di sinistra, e lo fa ancora con orgoglio e determinazione.
Si va verso un periodo epocale di estremizzazione politica. Nonostante si preghi per la costituzione di un ‘grande centro’ moderato e inclusivo, la direzione della vita politica italiana è inclinata verso un conflitto sociale che la fragilità eco-sistemica sta evidenziando e incrementando.
Da un lato: i signori dell’acqua, delle fonti energetiche, delle scelte ecologiche, delle potenze tecnologiche; dall’altro: chi subisce le conseguenze di quelle scelte.
Un evidente, macroscopico, sotterraneo (per ora) conflitto sociale. Sono conclusioni mie.

Ho trovato le posizioni di Silverio più attenuate, vogliose di tenersi lontano da polemiche e da sottili distinguo.
Non è un rimprovero (me ne guardo bene). È una mia constatazione che si aggiunge alla gioia avuta nel rivederlo e nell’ascoltarlo.
Spero non scompaia un’altra volta.

 

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