Iannuccelli Paolo

Ponza raccontata da Paolo (18). La loggia massonica di Ponza

di Paolo Iannuccelli

 

A Ponza durante gli anni del confino furono gettate le basi per la costituzione della loggia massonica Pisacane di Ponza Hod 160. La storia della loggia comincia su interessamento del suo fondatore gran maestro Domizio Torrigiani, avvocato fiorentino, eletto alla maggiore carica massonica nel 1919.

Il fascismo cancellò progressivamente molti partiti ed associazioni; agli iscritti al partito fascista era vietato iscriversi alla massoneria che fu messa al bando nel novembre del 1925. Torrigiani fu quindi costretto a sciogliere tutte le logge all’obbedienza di palazzo Giustiniani, riservando al Grande Oriente il compito di continuare la vita dell’ordine massonico. Torrigiani fu arrestato, condannato a cinque anni di confino a Lipari, poi trasferito a Ponza dove avvicinò confinati di ogni fede politica e cittadini ponzesi. Pensò di costituire una nuova loggia che si ispirò a Carlo Pisacane – considerato un martire della libertà – sbarcato a Ponza durante la sua drammatica spedizione a Sapri.

Tra giugno e luglio del 1931 prese vita la loggia clandestina. Maestro venerabile fu eletto Florio Fiorini che durante l’inaugurazione nell’abitazione del bolognese Fernando Bolelli espresse grande soddisfazione, con tutte le cautele del caso. Bolelli viveva nei pressi della spiaggia del Frontone, un luogo piuttosto isolato e in grado di destare meno sospetti nelle forze di polizia fascista.
Dodici furono i primi componenti uniti dalla speranza di vedere l’Italia libera dalla dittatura.

Nel 1932 terminò il confino di Torrigiani, alcuni aderenti furono trasferiti, per cui l’iniziativa si spense in poco tempo. Torrigiani abitava in corso Umberto, sotto il suo balcone alcuni giovani fascisti intonavano la sera una canzoncina “Con i baffi di Torrigiani farem gli spazzolini per pulire gli stivali a Benito Mussolini”. I pochi massoni rimasti a Ponza organizzarono una piccola biblioteca nell’intento di diffondere le loro idee, parlarono con tanti personaggi interessati a conoscere la scienza muratoria, come veniva definita.

Nel 1944 furono trucidati alle Fosse Ardeatine l’avvocato Placido Martini e Silvio Campanile, membro fondatore della loggia Carlo Pisacane all’Oriente di Ponza.
Al nome di Martini fu intitolata nel 1973 col numero distintivo 899 la loggia che tuttora opera a Roma. Nel 1965 Giordano Gamberini insieme agli altri affiliati approvò la ricostruzione con il nome distintivo Pisacane di Ponza – Hod all’Oriente di Roma.
L’attribuzione ulteriore della parola Hod era quella di aggiungere una connotazione esoterica.

Nel 1989 gli iscritti sono tornati a Ponza per celebrare con una cerimonia sulla spiaggia del Frontone l’anniversario della fondazione.

1 Comment

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  1. Luisa Guarino

    2 Settembre 2022 at 18:52

    I lettori più attenti, ma soprattutto gli habitué degli scritti dell’amico Paolo, avranno notato che ieri, giovedì, l’appuntamento settimanale è saltato: non per colpa del collega, ma per nostra… negligenza. Non abbiamo infatti comunicato che anche Iannuccelli si è preso una meritata vacanza e per due-tre settimane non sarà presente con i suoi racconti ponzesi sulle pagine del sito.

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