Ambiente e Natura

Una Direttiva Europea, maggiore sicurezza nel trasporto via mare del combustibile e una riduzione di CO2

di Tonino Impagliazzo

 

Il 30 luglio il Messaggero (leggi qui), prendendo spunto da quanto riferito durante la seduta del Comitato di Sicurezza tenutosi a Ponza (leggi qui), scriveva che a partire dal 15 Settembre Ponza e Ventotene potrebbero restare senza luce e acqua, perché una Direttiva Europea vieta il trasporto di gasolio via mare

L’articolo de “Il Messaggero”  lascia trasparire per le isole Pontine un allarme alquanto strumentale e non fornisce notizie complete. Non riporta la fonte, non precisa che trattasi di una “Direttiva Europea” di due anni fa tesa a garantire maggiore sicurezza nel trasporto dei combustili via mare e non riferisce dell’ invito rivolto ai cittadini e agli Amministratori delle isole di porre in essere azioni orientate alla riduzione dell’utilizzo dei combustibili (emissione di CO2).

La Direttiva Europea, argomento delicato, articolato e complesso, richiede un approfondimento che tenterò di fare dividendo la trattazione in due parti: una prima parte dedicata al Trasporto Marittimo e all’esigenza di diminuire l’emissione di CO2; una seconda parte alla promozione dell’Economia Circolare per ottenere un valore aggiunto.

Per le ragioni sopra esposte e in linea con la Direttiva Europea nella materia del trasporto marittimo e del suo approccio strategico con il territorio, appare vitale promuovere il principio della libera prestazione dei servizi, la corretta applicazione della concorrenza e garantire nel contempo un elevato livello di sicurezza via mare, buone condizioni di lavoro ed efficaci norme sulla tutela dell’ambiente.

(per approfondimenti si allega Direttiva Europea Trasporto Marittimo)

Il Trasporto Marittimo

E’ scaduta la Convenzione Regionale per il Trasporto Marittimo destinato alle isole

L’argomento impone alcune riflessioni. Il tempo, pur scorrendo, non riesce a far dimenticare le vicende dell’ultimo quinquennio poco gratificante.
La Regione Lazio ha elaborato la prima Convenzione sul Trasporto Marittimo Regionale
limitando l’osservatorio alle vecchie conoscenze, quantunque esperte, dell’Area Partenopea e tralasciando altre possibilità con la conseguenza di non tenere nella giusta evidenza le reali esigenze delle isole del Lazio. La collaborazione tra società Partenopee, funzionari regionali e influencer di riferimento locali non ha portato all’individuazione di vettori da destinare al settore “aliscafi” e al settore “navi” che rispondessero, per qualità e prestazioni tecniche, alle esigenze degli utenti. Questo obiettivo non centrato ha determinato, nel Trasporto Marittimo, scelte “poco oculate” e lontane dalla realtà degli abitanti di questi territori. Oggi, per evitare la prevalenza dell’interesse privato rispetto a quello pubblico, si impongono regole chiare e trasparenti affinché sia realizzato un servizio tale da contribuire concretamente al miglioramento delle condizioni di vita delle isole di Ponza e Ventotene.

Il servizio di collegamento con le isole non può continuare nella maniera in cui viene svolto oggi.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini che negli ultimi due anni hanno assistito all’azzeramento dei collegamenti veloci da e per Anzio, per mancato escavo dei fondali sabbiosi e per mezzi poco idonei a garantire un pubblico servizio adeguato alle esigenze. Il “Trasporto Privato da Terracina” ha visto il prevalere di “mono carene veloci” e della presenza di Armatori Partenopei a costi più elevati, scelte che hanno portato vantaggi economici agli operatori e contemporaneamente una concentrazione di domanda turistica isolana proveniente da Terracina. Tale domanda ha determinato un tipo di turismo non stanziale, stile “mordi e fuggi” e quindi di qualità mediocre con tutte le intuibili conseguenze negative sull’economia isolana.

Quello che si vuole, invece, è, in sintesi, un trasporto marittimo che non deve esse ripiegato unicamente “su sé stesso”, ma  proiettato in un’ “ottica di area “ per una pluralità di attività legate alla sosta, alla socializzazione, alla sanità, al collegamento con gli Uffici Giudiziari e Universitari, ad una  rete Autostradale, una rete Ferroviaria super-veloce e, perché no, ad un hub aereoportuale (Sparanise), per consentire alle isole Pontine di posizionare la propria offerta turistica nel paniere internazionale e mirare al raggiungimento di obiettivi economici e di miglioramento sociale per le intere comunità isolane (in altri termini un trasporto marittimo in cui sia stabilito il giusto equilibrio tra le esigenze dell’imprenditoria marittima e quelle della collettività)

 

La riduzione graduale di CO2

L’economia Ponzese, in questi ultimi anni, ha visto  crescere in maniera esponenziale la domanda  di Energia Elettrica, con l’utilizzo di motori e macchine a combustione interna, apparecchiature ad uso domestico e un diverso approccio alla mobilità. Ciò mentre la Direttiva Europea consiglia di attuare una graduale riduzione di CO2 nell’ Atmosfera, la sostituzione di “mezzi singoli e collettivi” per il trasporto merci e delle persone con automezzi alimentati in maniera alternativa (elettrico, metano, solare, etc.) ed invita i soggetti più diversi ad applicare anche per i mezzi destinati al soccorso, alla sicurezza, alla pesca ed al turismo, il sistema del solare/termico. Lo sforzo, compatto e unanime, da tempo interessa e coinvolge il mondo scientifico, la ricerca e le pubbliche Amministrazioni con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei concittadini.  .

La  SEP (l’antica società elettrica ponzese) produce Energia Elettrica per l’isola di Ponza ed è dotata di  motori a combustione interna dislocati in zona Monte Pagliaro, trasferendo l’energia Elettrica prodotta ai trasformatori dislocati nella vecchia centrale in zona “Giancos” (oggi dismessa come stazione per la produzione e destinata a “Stazione di Trasformazione”).

La SEP è dotata di un impianto industriale di grosse dimensioni.

DOTAZIONI: l’impianto comprende in zona Monte Pagliaro  4 motori  (2  Deux + 2 Caterpillar) da 02  KW cad. per un totale di  08/9.000  KW  e  1 motore di emergenza da  01  KW  per un totale di  mille volt

In  zona  Cala dell’Acqua sono dislocati 2 motori di emergenza (Caterpillar)  da 2.750  KW cadauno che possono essere utilizzati eccezionalmente solo nel mese di agosto, per un totale di  =  5.000 – KW

Attualmente la corrente prodotta in “zona Monte Pagliaro” viene trasferita, con cavo da 9.000  KW,  alla vecchia Centrale elettrica ubicata in zona Giancos che, attraverso piccoli Trasformatori di zona,  distribuisce Energia Elettrica a 380 volts agli utenti. 

Nota 1 – Nel periodo estivo (quattro mesi) il Consumo di Gasolio è di  20.000 litri al giorno; nel periodo invernale è di 12.000 al giorno; in termini pratici la fornitura di gasolio alla Centrale Elettrica SEP richiede  – una cisterna da 20.000 litri al giorno, mentre nel periodo invernale si parla di 3 cisterne a settimana.

Nota  2 – Attualmente si parla di Energia  Elettrica Insufficiente per una  domanda territoriale quasi doppia di quella attuale e non viene menzionata Acqualatina 

Nota 3 – La popolazione di Ponza ha colto con favore il tentativo prodotto di recente dalla SEP per l’istallazione di “Pannelli Solari” che, allo stato attuale, non raggiungono i 15 Kw  mentre è consigliabile giungere almeno a 60KW. Allo stesso modo, la popolazione vedrebbe con favore se una parte dell’Energia occorrente per la domanda estiva fosse erogata con collettori sottomarini dal vicino Circeo .

 

 

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