di Silverio Lamonica
Venti, eventi e avvenimenti – tra guerra e pace – di questa terza settimana d’agosto
Varcato il limite fatidico del ferragosto, iniziano a soffiare con maggiore intensità i venti dai vari quadranti della “Rosa dei Venti” e il Maestrale di solito, la fa da padrone. Oggi, più di ieri, avvertiamo i capricci del tempo sempre più implacabili, a causa dei cambiamenti climatici e rimpiangiamo il tempo in cui “c’erano le quattro stagioni”, ne abbiamo nostalgia, anzi “solastalgia”. Questo neologismo mi intriga molto, anche se è difficile da ricordare. Ma basta un espediente: “Sola sta Argia”, è sufficiente contrarre un po’ le tre parole ed il gioco è fatto. E un po’ di solastalgia traspare anche da ciò che scrive quel simpatico nativo “furastiero” che è Pasquale Scarpati.
Se uastano i tiempe! Sospiravano i vecchi pescatori d’una volta, nel constatare il peggioramento delle condizioni atmosferiche. E anche oggi, lo constatiamo in modo particolare, leggendo il bollettino Meteo settimanale, elaborato da Sandro Romano.
Non a guastare i tiempe, ma la festa a certi “operatori turistici improvvisati”, ci hanno pensato i militari dei Nuclei Antisofisticazioni (NAS) passando in rassegna i vari punti di ristoro delle Isole Pontine. Fa molto male leggere a caratteri cubitali, su qualche organo di stampa di grande diffusione Le truffe sotto il sole – Ponza e Ventotene choc, Sporchi due locali su tre” (Il Messaggero 14 agosto – pag. 15).
Sarebbe opportuno che il Comune, attraverso i propri organi di vigilanza, effettuasse una approfondita ispezione preventiva nei vari locali prima dell’inizio delle attività turistiche prescrivendo le misure correttive da adottare, pena la chiusura dell’attività medesima.
Comunque, dopo la “sfilata a passo marziale dei NAS” consoliamoci a fine mese con una ben altra sfilata: le aspiranti fotomodelle!
E prosegue su questo sito la rassegna di personaggi ed episodi del passato, accomunati dalla persecuzione delle dittature nazista e fascista: da Altiero Spinelli, il cui sogno europeo è rimasto ancora un sogno, a Mario Maovaz, il bibliotecario della colonia confinaria di Ventotene, a Lina Meiffret – Scudieri, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere e frequentare, fin da ragazzo, grazie all’amicizia e alla stima reciproca tra lei e mio fratello Tommaso. Era il tempo in cui in Europa infuriava una guerra sanguinosa e purtroppo anche alcune truppe italiane furono coinvolte in rappresaglie e orrendi crimini sul fronte greco.
Non meno tragici gli avvenimenti sul fronte italiano, descritti con dovizia di particolari – sia pure in forma romanzata – da Emilio Iodice nel suo Liberazione.
Quanto la guerra sia assurda, ce lo dimostra con le sue pacate osservazioni incontrovertibili l’amico Pasquale Scarpati.
Per “tirare un po’ il fiato” dopo letture così impegnative e coinvolgenti, volgiamo la nostra attenzione ad articoli di varia cultura: dagli appunti di Gianni Sarro su Il bacio cinematografico.1 e 2: molto bello immergersi nella descrizione delle tecniche di approccio che precedono quella sublime manifestazione di affetto;
alla rilettura del mito di Ulisse in chiave moderna, di Arturo Pérez-Reverte;
al racconto di Vincenzo Consolo sul Barone di Mandralisca, un mecenate siciliano dell’800, una rarità libraria proposta da Sandro Russo.
E poi non possiamo trascurare il minuzioso resoconto di Pino Moroni al Festival delle Letterature di Roma 2022 che ci offre una ricca rassegna di opere di autori italiani e stranieri: c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ma la narrativa spesso si armonizza con la musica, è ciò che ci propone la sera del 25 agosto a la Caletta, Gian Luca Campagna col suo libro Mediterraneo Nero, l’attività malavitosa responsabile dell’inquinamento sia terrestre che marino.
E vittima di questa criminalità fu lo stesso sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. Fortunatamente, in quel Comune c’è una poderosa iniziativa di rinascita, con attività tese alla salvaguardia dell’ambiente, grazie alla regia di MareVivo, che dovrebbero essere estese a tutti i comuni costieri d’Italia.
Quanto sia importante questo “Mare Nostrum” il Mediterraneo, lo apprendiamo dalla esaltante descrizione della sua genesi, da Marco Belpoliti “Mediterraneo: Il nostro mare tra le montagne”.
E ai drammi del passato e del presente (la guerra in Ucraina) se ne aggiunge un altro: le indicibili sofferenze dei popoli africani, su cui cala un inaccettabile silenzio, come denuncia padre Alex Zanotelli: accogliamo il suo appello!
Molto suggestiva la produzione letteraria ponzese, da Lina la Veneziana di Paolo Iannuccelli a Notte d’austo di Franco de Luca. Anche a me L’occhiolino d’u faro d’a Madonna m’è cumpagno… Lo ammiro dal balcone di casa mia alla Dragonara e rivivo le sue stesse emozioni. Bellissimi versi. E poi complimenti a Silveria Aroma per il suo Fiori d’euforbia. Suggestiva la poesia Scrivo, riportata nella recensione di Franco de Luca. Non mi resta altro da dire, se non esortare la mia ex alunna delle elementari: cara Silveria, scrivi e non ti stancare mai!
Un discorso a parte merita L’Italia imbianca di Lianella. Pur condividendo le perplessità espresse dalla direttora Luisa Guarino: “piuttosto maschilista e un po’ razzista”, debbo constatare che questa settimana, a fronte di zero nascite ponzesi, sono avvenute ben tre “dipartite”: Ninetta Vitiello, Elisa Irace, Restituta Morlé (Titinella).
Mi associo alla Redazione nell’esprimere ai familiari le più sincere e sentite condoglianze. Di questo passo, anche Ponza invecchia e imbianca.
Del resto quanto sia importante il dono della vita che non va trascurato o buttato via, lo rileviamo dal delicato e coinvolgente racconto di Melania Mazzucco.
Perciò teniamoceli cari questi nostri bambini, facciamoli divertire anche con le marionette di Ike. E teniamoci cari anche i nostri anziani, in particolare coloro che hanno raggiunto la soglia dei 100 anni, come Loreta Vitiello cui voglio indirizzare i miei calorosi auguri assieme alla redazione, e cantiamo insieme – anche se poco intonati – un brano dal titolo quanto mai “azzeccato”: Segnali di vita, del grande Battiato.
Buona vita a tutti!
