di Patrizia Maccotta
–
Estate 1983
Stipati nella macchina, su una strada spagnola, con figli ed i loro cugini, si cantava a squarcia gola, senza smettere quasi mai, Centro di gravità permanente e Cuccurucucù paloma di Franco Battiato (La Voce del Padrone – 1981).
“Come sei stonata!” – mi rimproveravano i bambini ridendo. Ma io non mi fermavo, strascinandoli sulle note. Quanta allegria!
Anni luce più in là, altre canzoni in macchina, altri bimbi (i miei nipoti) e altra gioia. Sono cresciuti pure loro. Ora canto da sola… qualche volta…
Estate 2022
Sul lago Trasimeno, un sole infuocato come ormai ha deciso di esserlo, da maggio. Per fortuna è l’ora del tramonto. E dentro o di lato, a seconda la mia posizione, filtrato dall’acqua di una suggestiva fontana che richiamava la sua forma circolare perfetta, l’astro mi appariva nella sua paurosa magnificenza. Mese di stelle cadenti, di segni zodiacali nei cieli tersi e di galassie. Ed ad un tratto, mi sono messa a cantare sotto voce:
Segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire,
Le luci fanno ricordare
Le meccaniche celesti…
Mi ricordavo solo quei versi.
Dal tempo profondo, una lunga successione di estati dopo l’estate spagnola, sgorgava, come l’acqua della fontana, il ritornello di un’altra canzone di Battiato.
Vorrei lasciare parlare la poesia di quel cantante (nato in Sicilia nel 1945 e morto, sempre in Sicilia, un anno fa) e la sua voce particolare.
Non vorrei invece scrivere la sua biografia che si può facilmente trovare in rete e raccontare il suo interesse per l’esoterismo, la mistica Sufi, la pittura, il cinema e la politica.. E non vorrei neppure elencare i titoli delle sue numerosi canzoni.
Vorrei solo inviare i suoi Segnali di vita di cui cerco tracce in questo periodo.
Il tempo cambia molte cose nella vita
Il senso, le amicizie, le opinioni
Che voglia di cambiare che c’è in me.
Si sente il bisogno di una propria evoluzione
Sganciata dalle regole comuni
Da queste false personalità.
Segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire
Le luci fanno ricordare
Le meccaniche celesti.
Rumori che fanno sottofondo per le stelle
Lo spazio cosmico si sta ingrandendo
E le galassie si allontanano.
Ti accorgi di come vola bassa la mia mente
E’ colpa dei pensieri associativi
Se non riesco a stare adesso qui.
Segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire
Le luci fanno ricordare
Le meccaniche celesti.
(due volte)
Il tempo ha cambiato quasi tutto nella mia vita .
Desidero solo fermarmi per sentire “il rumore che fa da sottofondo alle stelle”.
E davanti al sole e all’acqua della fontana sferica, i simboli della vita, percepisco che il pianeta è in sofferenza e che lo spazio si sta velocemente dilatando.
Eppure aspetto ancora dei segnali di vita dall’universo che mi circonda e penso con immenso stupore, con immensa gratitudine e pure con una certa paura, alle infinite meccaniche celesti.
.
.
Francesco De Luca
14 Agosto 2022 at 22:40
Voglio ringraziare Patrizia Maccotta perché ha dato a questa mia domenica un sottofondo prezioso. Corredato da un commento degno di nota.