Editoriale

Epicrisi (385). Cosa si dice a Ponza?

di Francesco De Luca

Io non commento gli articoli. Li presento. Non mi piace mettermi in mezzo fra l’autore e il lettore perché come lettore non mi piace essere condizionato.
Gli articoli li presento e talvolta non è nemmeno esatto. Per taluni di essi li annovero. Non ho la competenza e nemmeno la sensibilità per abbozzare commenti.
L’elaborazione dell’epicrisi per me rappresenta un modo per ringraziare la Redazione di Ponzaracconta per l’ospitalità, l’attenzione la collaborazione data ai miei articoli. Lascio libero ogni lettore di seguire i suoi interessi.

Il sito a mio vedere offre una grande possibilità ai Ponzesi di testimoniare un arco temporale della storia dell’isola. C’è ancora chi non l’ha capito e fra questi i giovani. I più chiusi sono i neolaureati che in questo ultimo periodo hanno colto il fiore del loro studio eppure non sentono il piacere/dovere di rendere pubblico le loro fatiche intellettuali.
Un’altra mancanza che lamento è l’assenza dei Fornesi. Le Forna non riesce a trovare immagine di sé perché non c’è chi ne scriva. E’ una lacuna imperdonabile. Fatte le dovute eccezioni, si intende!

Ecco, anche a questo mi serve scrivere l’epicrisi: mettere in relazione la vita del paese con quello che di essa si dice.

E cosa dice Ponza di sé?

Cara Ponzaracconta ti scrivo… del rumore o del silenzio – di Pasquale Scarpati – Di Pasquale più ce n’è e meglio è.

Informazioni sui collegamenti dalla stampa: niente aliscafi da Anzio – Penso che sia compito delle Istituzioni locali premere per un servizio di collegamento che è storico, che è remunerativo e funzionale al turismo.

Il 13 sera il CeSDIP-APS presenta il libro su Antonio Winspeare – Un incontro culturale che dà lustro ad Antonio Winspeare, al Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane e a tutti i Ponzesi,

Gli spettacoli di Cordella. Nella Cisterna e fuori: sono una garanzia di impegno e successo.

Fiocco azzurro in casa De Martino. Auguri da parte di noi tutti.

Ilaria Coppa giovane stilista ponzese. E’ una compaesana che ci onora.

Ponza, entra nel vivo a Le Forna la festa per l’ Assunta. Luisa Guarino ricorda gli eventi che ci coinvolgeranno e la singolarità della personalità del nuovo parroco di Le Forna: don Francesco Bishay.

Isola di Zannone. Passato e Futuro. Un monito da Biagio Vitiello all’Amministrazione.

Forse non è tempo, forse… Una riflessione… opportuna… inopportuna… chi sa?


Cosa si dice di Ponza ?

Alcune riflessioni sul principio di insularità che presto andrà a far parte della nostra Costituzione – di Tonino Impagliazzo. E’ da leggere con attenzione.

Sul Messaggero l’attestato a Filippo Vitiello. Il ricordo, seppure postumo, di un isolano, del suo gesto memorabile, nell’esercizio delle sue funzioni è un vanto per tutti i Ponzesi.

Letture da mare. Una burla a cui ciascuno dà l’importanza che vuole.

Dalla stampa: il controllo dei rifiuti sull’isola.

Ponza al Mediterranean Wine Art Fest 2022.

10 mete last minute: una segnalazione turistica di Rita Bossi. Un bel giro, che premia le bellezze di Ponza..

Ponza raccontata da Paolo: Giobbe. Personaggi del secolo trascorso. Iannuccelli ne illustra le singolarità.

In attesa… Che si rompano i tempi, come si diceva una volta, venga la frescura e si attenui la calura.


Di cosa si parla a Ponza ?

La lezione di Amodeo: la scelta è fra due ovvero il centro non esiste. Giuseppe Mazzella di Rurillo presenta una sua tesi politica.

Buon Ferragosto da Cristina Vanarelli. Grazie per gli auguri. Si contraccambiano.

Tra Agnese e Sandrina’, oggi a Maenza il libro di Gabriella Nardacci.

Incendio stanotte a Ventotene. Ora, tutto sotto controllo.

Il bacio al cinema, da Sandro Russo. Da adolescente non avendo in casa la televisione i miei mi mandavano a vederla la sera da una vicina: zia Lucia. Con me c’erano i figli, i nipoti, mio fratello e gli adulti. Un bel gruppo. Alla scena del bacio (immancabile nei film) per guastare l’atmosfera dicevamo: “Anto’ spara…spara… Anto’…”. Si cercava di distogliere l’attenzione… di porre un diaframma fra la visione e noi…Perché? Per rispondere col sorriso al moralismo dell’educazione. Chi era Antonio? Era il più piccolo fra di noi, quello che poteva essere preso in giro…Funzionava? Per me ancora funziona, e quando il bacio è inevitabile fra i due mi viene da dire: “Anto’ spara…spara… Anto’…”.

Notizie dalla stampa on-line. Si cerca un postino per Ponza.

Tempo di vacanze… tempo di isole. Banale e superato fare classifiche fra le isole. Ogni bellezza è relativa ai criteri di scelta.

Incontri d’estate ”, un nuovo libro di Adriano Madonna. Un augurio di successo per Adriano che, oltre ad essere un amico, è un fidato esperto di biologia marina.

La scomparsa di Piero Angela. Un caloroso grazie per le sue intelligenti trasmissioni.

Due pagine da Latina Oggi, anche con notizie di Ponza.

Quanta roba sul tavolo. Eppure manca la pandemia che miete vittime e di cui non si deve parlare. Manca la politica di cui si deve parlare anche se dignità vorrebbe che si tacesse. Manca la guerra che uccide ‘i poveri cristi’, arricchisce i padroni delle armi e avvilisce la morale sociale.
Siamo tutti corresponsabili, e invece i finti buoni incolpano i finti cattivi.
E diventiamo più insensibili e cinici e indifferenti e amorfi.

2 Comments

2 Comments

  1. Sandro Russo

    15 Agosto 2022 at 07:13

    C’è vita tra i giovani?
    C’è vita a Le Forna?

    Mi sento totalmente in sintonia con Franco De Luca per il grido di dolore che leva nell’incipit della sua epicrisi settimanale.
    L'(auto)esclusione dalla lettura e dalla partecipazione di due categorie importanti di ponzesi inficia l’incidenza del sito Ponzaracconta, annichilisce l’impegnativo lavoro della Redazione e soprattutto esclude chi potrebbe avere solo vantaggi a saperne di più del proprio passato, della vita intorno e del mondo in genere (fatti e misfatti).
    Un perdita immotivata e fuori misura.

  2. Pasquale

    15 Agosto 2022 at 10:50

    Caro Franco
    Ovviamente nel periodo estivo è difficile che qualche giovine si cimenti nella scrittura, per ovvi motivi; ma negli altri periodi potrebbero anche farlo portando la loro esperienza ed il loro modo di pensare. Sarebbe bello! Sì, perché il loro modo di essere e di pensare è differente dal nostro: “ vecchi arruzzuti”. Negli ultimi tempi della vita scolastica, comparavo spesso i miei primi tempi dagli ultimi (quanta differenza! Anche se tentavo di simulare per cui indossavo una maschera….) Ma noi “ vecchi arruzzuti” rimaniamo abbarbicati come patelle ( forse ciò dipende anche dalla nostra “ antica” esperienza) fino a che l’onda maligna ci stacca e ci porta via……” Tiremm innanz” disse Amatore Sciesa. Buon Ferragosto e festa dell’Assunta. Da parte di Pasquale

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