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Dopo l’epicrisi della settimana scorsa di Enzo Di Fazio Le due anime del sito, è la mia volta di rifletterci su, sottolineando un aspetto – diciamo ‘tecnico” – intervenuto in questa settimana, che ha riguardato la fruibilità dei commenti per coloro, sempre di più, che leggono il sito al volo, dai dispositivi mobili: Ponzaracconta per smartphone: qualcosa è cambiato.
Abbiamo notato infatti, attraverso le segnalazioni di amici affezionati (personalmente a noi redattori e al sito), che molti lettori ignoravano quel che su un certo articolo si era scritto e dibattuto in successivi commenti.
Come mai?
Difficoltà di accesso, bisticcio tra modalità di accesso reader e modalità desktop che non tutti conoscono nell’uso dello Smartphone, pigrizia a cercar meglio quel che non è immediatamente fruibile.
C’è anche che molti di noi, “digitalizzati” nostro malgrado, tenimme ’na cert’età e la semplificazione è d’obbligo.
Ora dovrebbe essere tutto più semplice.
Perché i commenti sono irrinunciabili. È quella la marcia in più di Ponzaracconta che è una buona commistione di sito e blog. Per i non addetti ai lavori segnalo che blog nasce dalla parola web log (registro della rete o accesso alla rete; per sintesi e fusione b-log –> blog] nel non tanto lontano 1997, soprattutto per finalità di promozione commerciale ed è caratterizzato non tanto dall’interazione con i lettori (come credevo io), quanto dall’ordine cronologico dei post, per cui quello più recente sposta in basso il precedente.
Naturalmente molti dei siti moderni includono anche, con varia modalità, la funzione interattiva; noi abbiamo cominciato più di undici anni fa e all’inizio qualche problema con i commenti l’abbiamo avuto. Resta l’obbligo di registrarsi (log-in) per poter inserire direttamente un commento, ma lo si può anche scrivere in Redazione e ci pensiamo noi.
Ho fatto anche un semplice calcolo. Siamo all’epicrisi n° 383; dividendo per le 52 settimane in un anno [383 : 52 = 7,36]: sono quasi sette anni e mezzo, su undici anni e mezzo di vita del sito che facciamo l’epicrisi settimanale!
Per completare il quadro dei canali sociali (volgarmente detti social, ma Erri De Luca e Michele Serra ci invogliano a non farlo) facciamo menzione di Facebook in cui pure il sito è presente con una finestra dedicata, dove si possono parimenti leggere gli articoli pubblicati sul sito – cercare ponza racconta con l’icona sottostante – ma personalmente non amo questo mezzo (alcuni redattori del sito neanche hanno un account Fb).
Per dirla tutta mi somiglia alle riunioni di condominio dove per qualche strano motivo la gente è spinta e tirare fuori il peggio di sé, salvo tornare gentile e ragionevole a riunione conclusa. Degli hater di Fb fa una rappresentazione esilarante Maurizio Crozza con il personaggio di Napalm51 (leggi e guarda: La malerba dell’insulto sui media).
Ma torniamo ai nostri commenti. Guarda caso, tra gli articoli di questa settimana abbiamo riportato il breve post di una lettrice di Repubblica alla rubrica di Francesco Merlo “Posta e risposta” e ognuno può rendersi conto della quantità di informazioni veicolate in un breve scritto e dell’incisività della risposta.
Perché non è mica facile scrivere un buon commento..!
E dopo aver parlato di facilitazioni/stimoli a commentare, possiamo anche parlare delle insidie. Perché la maledetta ’uallera di Fb ha indotto a considerare il commento una palestra di opposti individualismi; una opposizione violenta al pezzo che si è appena letto, da confutare ai limiti dell’insulto – Vergogna, vergogna..! Parola di Napalm51. – Mentre ci sono altri modi per dire la propria opinione: allargare il campo, aggiungere un elemento originale, dare una angolazione ulteriore di lettura… Si può essere generosi, con un commento, senza essere falsi!
Anzi c’è una parola – “assertività” – che definisce questa modalità (una di quelle parole, come “resilienza” o “empatia” che si consumano subito e ben presto vengono sottoposte alla “ghigliottina” di Merlo. Ma introiettiamola, finché siamo in tempo.
L’assertività (dal latino asserere che significa ‘asserire’), o asserzione (o anche affermazione di sé), è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore (1).
E con questo, invito tutti i lettori a dedicare un’attenzione in più ai commenti – in lettura e in elaborazione -, a cominciare da quelli sul sito questa settimana.
Dopo questo cappellone – ch’a speranza ca se ne scenne -, proseguo con una epicrisi classica di riepilogo degli articoli della settimana, quando è possibile raggruppandoli per genere e rimandando ai commenti, quando ci sono.
Dunque…
Ci sono due pezzi “turistici”, equamente suddivisi tra Ponza e Ventotene, e una canzuncella estiva, orecchiabile, senza troppe complicazioni:
– Itinerari e luoghi, dal Corriere. Dedicato a Ponza;
– Turismo su latinatoday.it. Dedicato a Ventotene;
– Una canzone per la domenica (206). Un’altra meteora.
Vari articoli dalla stampa cartacea e on line, di interesse prevalentemente locale, e altro:
– Notizie flash da Il Messaggero. Microplastiche tra Gaeta Ponza e Circeo, Berta minore a Ventotene: (da leggere commenti e chiarimenti sulle berte);
– Dalla stampa: Latina Oggi sulla Protezione Civile, il Messaggero sulla movida molesta;
– Da Latina Oggi. A Ponza guardie private contro la violenza dei giovani: (vari commenti prevalentemente allarmati sulle iniziative per contrastare la movida molesta);
– A Ponza il Comitato per la Sicurezza diretto dal Prefetto Maurizio Falco;
– Dalla stampa su Ponza: rischio luce e acqua dal 15 settembre, tunnel di Chiaia di Luna;
– Il Meteo (80). La settimana da lunedì 25 luglio 2022: a parte che non piove – ormai ci abbiamo perso le speranze: che fa sandroromano, dorme? – ci sono bellissime foto!
Galassia Franco De Luca – uno sguardo affettuoso, raziocinante, appena un po’ nostalgico su Ponza, com’era e com’è:
– La poltrona del dialetto (37). ‘A staggiona bella;
– Riflessioni da Ponza: frutto e prodotto.
Di Rosanna Conte: – I rumori dell’estate (con commenti);
Di Mauro Esposito: – Lontano da Ponza (con commenti);
La rubrica di Paolo Iannuccelli:
– Ponza raccontata da Paolo (14). Benedetto Fricano, cacciatore negato;
Altra presenza ricorrente, Amelia Ciarnella:
– L’angolo di Lianella/34. La mia attività ultraterrena (con commento);
Liete notizie:
– La nascita di Amelie.
Di interesse comune per tutte le isole grandi e piccole:
– Inserito nella Costituzione il principio di insularità
Diversi articoli dai giornali nazionali, su politica interna e estera e varia umanità:
– Fatti italiani, fuori da Ponza;
– Il viaggio in Canada di papa Francesco, annotato da Michele Serra;
– Donne al potere. Un aggiornamento – (con commenti);
– Il “sindaco pescatore” tradito da chi doveva difenderlo.
Lasciatemi chiudere con l’articolo che più mi ha fatto piacere scrivere, nella settimana – Tante scuse, Jacovitti – e da cui ho preso tutte le immagini per questa epicrisi (anche qui un solo commento, per ora, ma spero negli amici).
Ho cominciato a lavorarci da domenica scorsa, dal mio commento a Il ricordo delle poppe di Pippa, di Tano, e non riuscivo a finirlo, tante le cose che potevano entrarci dentro… E che scoperta il Kamasultra!
Forse il pezzo su Jacovitti è venuto un po’ lungo, ma mi ci sono divertito tanto!
…Così auguro anche a voi.
Buona domenica
(1) – Assertività – Secondo gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons, che con Manuel J. Smith hanno reso popolare il concetto negli anni settanta, si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel proprio pieno interesse, di difendere il proprio punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i propri diritti senza ignorare quelli altrui».
Il concetto di assertività è legato alla sfera dell’autostima. Esso si può anche delineare come un equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall’altra il comportamento aggressivo (fonte Wikipedia).
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Appendice del 31 luglio, h 11 (cfr. Commento di Lorenza del Tosto)
Lorenza invia un articolo sulla sua amata arte marziale, l’Aikido:
In formato .pdf: Aikido a 85 anni
Lorenza Del Tosto
31 Luglio 2022 at 11:14
Grazie Sandro.
Condivido l’opinione sulla posta dei lettori. Ugualmente nel programma di Radiotre Prima pagina, rassegna stampa con un giornalista diverso ogni settimana, la parte più avvincente è il filo diretto con gli ascoltatori che raccontano la realtà e l’emozione di un paese. A volte fa impressione sentire il baratro tra quello che raccontano i giornali e quello che raccontano gli ascoltatori, ma tant’è.
Questo incontro scontro fraterno tra giornalista e lettore mi ha fatto pensare alla mia amata arte marziale l’Aikido e al rapporto che si crea con l’altro.
Vi allego un articolo semplice che forse rende l’idea (aggiunto in appendice all’articolo di base, a cura della redazione).
Ma perché la lettrice di Merlo si scrive al maschile?
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Buona domenica
Lorenza
Cristina Vanarelli
31 Luglio 2022 at 23:45
Come non rispondere!
Cara Rosanna, il rumore di Ponza lo ricordo anche io, il più dolce dei rumori di Ponza erano i remi dalla barca che affondavano in acqua nel silenzio della sera quando tornavamo dalle lunghe ore passate a mare. Allora i motori erano pochi. Giusto i motori a scoppio delle barche che uscivano a pesca. Atmosfera indimenticabile.
Ho provato a cercare una barca a remi, ma inutilmente.
A volte mi sento di troppo tra voi ponzesi veri, ma credetemi, tutto ciò che scrivete e sentite lo penso e lo sento anche io.
A differenza di Rosanna che ho conosciuto e ricordo con piacere, non conosco Francesco De Luca ma mi associo pienamente anche a lui nel suo pezzo “Il Frutto e il Prodotto”; ma lui gira intorno all’argomento con molto garbo, troppo garbo, in certi casi per evitare che che il BELLO si logori e perda la sua natura si deve prendere il toro per le corna e sparare a zero su ciò che non va. Francesco Merlo insegna!
Grande Merlo!!
Un caro saluto a tutti voi.
Cristina Vanarelli
Paola Annibali
1 Agosto 2022 at 17:14
Grazie Sandro; ho letto l’epicrisi ed è stata utile perché ho riletto con più attenzione l’articolo sulla Meloni. Mi ha fatto riflettere sulla responsabilità politica di ogni cittadino/cittadina.
Paola