Attualità

Dalla stampa: abusi a Palmarola

Link a due articoli (con la stessa notizia) segnalati in redazione da Francesco Corvisieri, che pubblichiamo, ringraziandone il mittente

Da la Repubblica, in cronaca locale:

Sfregio alla perla del Tirreno: scoperto abuso edilizio a Palmarola
di Clemente Pistilli – Da la Repubblica del 18 luglio 2022
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/07/18/news/palmarola_abusi_edilizi_isola_disabitata-358273144/

Nell’isola disabitata i carabinieri hanno sequestrato un prefabbricato. Indagati il proprietario e il tecnico che si era occupato delle autorizzazioni

Abusi edilizi anche nell’isola disabitata. Selvaggia, incontaminata e di una bellezza da togliere il fiato, Palmarola è considerata una delle isole più belle del Mediterraneo. Anche quest’anno, come sempre, il popolo degli yacht non si sta lasciando sfuggire l’occasione di fare un tuffo in quelle acque cristalline.

Stando alle indagini svolte dai carabinieri del Nipaaf, vi sarebbe però stato pure chi avrebbe compiuto abusi in quell’angolo di paradiso, forse con la speranza di affittare un immobile a turisti desiderosi di una vacanza alla Robinson Crusoe.

Un tentativo stoppato dagli investigatori, che hanno sequestrato un modulo abitativo di 81 metri quadrati installato sulla proprietà privata di un ponzese, su un terreno antistante la spiaggia denominata Cala del Porto, nota anche come spiaggia del Francese. I sigilli al prefabbricato sono stati apposti su ordine del gip del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro.

Il provvedimento è stato preso alla luce di alcune anomalie sui permessi chiesti dal proprietario del manufatto, riscontrate dai carabinieri. Indagati, con le accuse di abusivismo edilizio e violazione del vincolo paesaggistico, il proprietario dell’immobile e il tecnico che si era occupato delle autorizzazioni

Cronaca Ponza
Manufatto abusivo sulla spiaggia di Palmarola: arrivano i sigilli dei carabinieri
Da latinatoday.it: https://www.latinatoday.it/cronaca/abuso-edilizio-palmarola-sequestro.html

Come rilevato nel corso delle indagini sono emerse delle anomalie nella Scia. Sull’isola non si può costruire

Un immobile prefabbricato di circa 81 metri quadri di superficie è stato sequestrato dai carabinieri del Nipaaf in collaborazione con i colleghi del gruppo forestale di Latina e con il supporto logistico della motovedetta dell’unità navale dei carabinieri della compagnia di Formia e della stazione di Ponza. I militari hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro su richiesta del sostituto procuratore Alfredo Mattei. La struttura era stata installata su una proprietà privata antistante la spiaggia di Cala del Porto, o del Francese.

La Scia, presentata dal proprietario per la ricostruzione e la sostituzione di un presunto manufatto preesistente, aveva in realtà evidenziato alcune anomalie come accertato nel corso dell’attività di indagine dei carabinieri. L’immobile necessitava di un idoneo permesso a costruire e anche di un’autorizzazione da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, essendo l’isola di Palmarola vincolata sotto l’aspetto paesistico da un decreto ministeriale. Il Piano territoriale paesistico infatti individua l’isola come un territorio in cui è “inibita la realizzazione di qualsiasi intervento edilizio, ogni forma di attività agro-silvo pastorale e ogni intervento che alteri la vegetazione circostante”.

L’attività investigativa ha permesso di iscrivere sul registro degli indagati il proprietario del terreno su cui era stato installato il manufatto abusivo e anche del tecnico professionista che ha asseverato la Scia. Le ipotesi di reato sono di abuso edilizio e violazione paesaggistica.

 

1 Comment

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  1. Francesco Corvisieri

    19 Luglio 2022 at 12:03

    Il problema non è la segnalazione di articoli pubblicati oramai su gran parte dei quotidiani ma il silenzio decennale di tutti… ponzesi inclusi su innumerevoli abusi che continuano a verificarsi a Palmarola come a Ponza. Il dio denaro è l’unica cosa che conta, forse per questo secolo… Basta guardare la foto di Palmarola dall’alto per capire che negli ultimi 30 anni tutti o quasi gli edifici preesistenti sono stati “allargati” e qualche altro è spuntato come un fungo (ne sono certo avendoci passato tanti mesi negli anni ’80 e ’90).
    Mi dispiace constatare che non si riesca ancora a comprendere che difendere l’ambiente è la condizione minima per continuare nel lungo periodo a vivere di turismo. Probabilmente i figli dei figli di coloro, tantissimi, che si credono furbi ne pagheranno le conseguenze.

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