Editoriale

Epicrisi 381. Nostalgia e qualche rimpianto…

di Silverio Lamonica

Nostalgia e qualche rimpianto, ingredienti essenziali per reagire e costruire un futuro migliore

Mentre mi accingo a scrivere questa epicrisi, apprendo con rincrescimento che quest’anno non ci saranno gli incontri culturali e di varia attualità di Ponza d’Autore, diretto dal noto giornalista televisivo Gian Luigi Nuzzi, affiancato da altri colleghi di altrettanta fama e bravura, da Peter Gomez a Paolo Mieli e tanti altri…
Per maggiore chiarezza, allego il programma dello scorso anno – la XIII edizione, e speriamo vivamente che non sia l’ultima -, tanto per avere un’idea dello spessore culturale di quella manifestazione:
https://www.latinatoday.it/eventi/ponza-d-autore-2021.html


Perdite culturali così evidenti difficilmente accadono altrove, come ad esempio ad Ischia, dove è stato presentato con successo il saggio di Maria Punzo Fattore Z con la partecipazione del prof. Emilio Iodice.

Insomma Ponza d’Autore rischia di “arricchire” quel magico mondo della “Ponza che fu”, sulla scia della recente scomparsa di persone di cui si avverte la mancanza, come Settimio, il dinamico ristoratore della Kambusa; e a buon diritto, Sergio Monforte scrive: L’iconografia di Ponza è mutata ancora….

È doveroso, inoltre, ricordare Anna Ambrosino, moglie di Giustino Mazzella – uno dei protagonisti del “Fieno che fu” – recentemente scomparsa. Alle figlie e ai familiari tutti, le mie personali, sentite condoglianze unite a quelle della Redazione.

Intanto, il mondo giornalistico e culturale italiano e non solo, è in lutto per la scomparsa di Eugenio Scalfari, un maestro del pensiero laico.

L’antica iconografia ponzese ci viene presentata con magiche pennellate da Paolo Iannuccelli. Stavolta ci viene proposto un gustoso episodio degli anni ’50, con Sofia Loren (non ancora Sophia) e il maresciallo di Marina in pensione Amato, titolare del Bar omonimo in Piazza Pisacane.

Giustamente Franco De Luca si affretta a precisare che è sbagliato vedere nel ponzese esclusivamente il personaggio. Piuttosto è preferibile – come sostiene – considerare i vari individui in tutta la loro interezza con pregi e difetti. Tuttavia, proprio Iannuccelli mette spesso in risalto la “spigolosità” del carattere ponzese, oltre ai pregi.

Anche se Ponza difficilmente potrà aspirare a conseguire (come Formia) la Bandiera Verde, a causa delle sue coste irte di scogli (quasi tutte inaccessibili, come la spiaggia di Chiaia di Luna, nel suggestivo ricordo di Mauro Esposito a cura di Franco De Luca) e gli alti fondali sotto costa, o ad ospitare manifestazioni del tipo Med Blu Economy come accade sempre a Formia – e ci fa piacere! -, tuttavia gli scenari che offre ispirano versi suggestivi, come Sciami di Stelledi Monica Conversano.

Come inaccessibile, almeno temporaneamente, rimane anche l’isolotto di Santo Stefano, con somma delusione dei turisti, impossibilitati a visitare una pregevole testimonianza architettonica e storica del tardo Settecento. Altre notizie dalla Stampa riguardano nuove corse per Ponza e Ventotene e il progetto (a Ventotene) di fare un parcheggio al posto del Campo sportivo.

Gli stessi scenari fiabeschi stimolano alla pittura anche qualche isolano come Silverio Gabresù, i cui dipinti sono in mostra in Piazza Pisacane, nello spazio antistante l’ex Bar Welcome’s (altro cimelio della “Ponza che fu”).

Di tutt’altra ispirazione sono i disegni di Marcello Dudovich, che ci propone Patrizia Maccotta.
Ma, aggiungiamo, nonostante tutto, Ponza appare ancora su riviste prestigiose come Vogue!

Ricordi e scorci del paesaggio idilliaco isolano ci fanno “tirare il fiato” dopo la lettura di vicende di guerra vecchie e nuove come:
Mai più un 16 luglio del ’42;
La Russia, l’Ucraina e l’Europa
e
In viaggio per l’Ucraina con Erri De Luca.

Questa guerra insensata (come tutti gli eventi bellici) ci mette in apprensione sul futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.

Non rassegniamoci, però, alla ineluttabilità degli eventi, progettiamo il futuro e a tale proposito inizia ad operare bene la nuova Amministrazione ponzese, con provvedimenti efficaci, il più recente riguarda saggiamente l’igiene pubblica.

Guardiamo al futuro e incoraggiamo i nostri giovani, impegnati nei vari campi, non ultimo quello sportivo, come la brillante Claudia Tessitore, medaglia d’argento ai campionati di atletica e cantiamo insieme a loro “More” o un nuovo inizio, per l’appunto.

Al termine di questo mio modesto intervento, trovo rifugio e sollievo nel mio orto-giardino – ‘u ciardìne ponzese è entrambe le cose – e oltre alle varie piante da curare, giammai trascuro di ammirare qualche pianta pazza che cresce spontanea tra i ciottoli della “parracina” (il muro di contenimento “a secco” del terrazzamento confinante), come opportunamente ci illustra l’amico Sandro Russo.

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