Aneddoti

Ponza raccontata da Paolo (8). Sull’isola un caso per “la Scientifica”

di Paolo Iannuccelli

Scorreva una notte tempestosa a Ponza, di quelle che comunemente vengono definite ‘notti da lupi’. Quando nemmeno i lupi affamati avrebbero lasciato la loro tana con quel tempo inclemente, il vento ululava a più non posso e la paura era davvero tanta.
A Ponza visto il clima mite non era necessario il riscaldamento nelle abitazioni, tuttavia donna Maria sentiva freddo. Era molto anziana con i suoi 96 anni, nonostante la sciarpa di lana sulle spalle e i vestiti pesanti si lamentava continuamente. Per ovviare a questo inconveniente la donna ricorse a un mezzo atavico: lo scaldino.
Usava come combustibile ’a muniglia, polvere di carbone antracite che si accendeva facilmente emanando un buon calore. La signora Maria con lo scaldino acceso intorno sentiva un senso di benessere e tepore.
Silverio – il nipotino di otto anni – faceva dispetti alla nonna, sempre indulgente nei suoi confronti. A un certo punto Maria pensò di convogliare del calore lungo il corpo, ringraziando il Signore per tanta goduria.


Il nipote aveva acquistato delle castagne nel negozio di Concetta sapendo che le castagne poste sul fuoco senza essere state intaccate sarebbero esplose fragorosamente. Silverio pensò immediatamente a uno scherzo nei confronti della nonna: carponi, carponi piazzò quattro castagne sulla polvere antracite dello scaldino. La deflagrazione non si fece aspettare e il colpo fu assordante. Cenere e carboncini saltarono su per le gambe della povera signora che si accasciò sulla poltrona come morta.
Allora non si parlava di terrorismo ma si pensò a un erede impaziente. I familiari chiamarono il medico e il parroco, fu avvertito l’addetto alle pompe funebri. Il dottore, dopo un accurato esame, affermò che non era di morte, ma soltanto uno svenimento.
Il solerte maresciallo dei  Carabinieri incaricò un suo collaboratore di analizzare i detriti e stabilire il tipo di esplosivo. “La Scientifica” stabilì con certezza che trattavasi di detriti di castagne.
Il colpevole fu presto identificato e il papà, dopo una tirata di orecchie, lo spedì a letto senza cena. La nonna di nascosto portò una merendina al nipote, dimostrando un affetto incredibile.

 

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