Scuola

Problemi amministrativi prioritari (3). Cultura ed edilizia scolastica

di Silverio Lamonica

A proposito di cultura, l’Amministrazione Comunale uscente saprebbe indicarmi dove potrei acquistare in loco un libro, dal momento che l’unico libraio di Ponza ha “archiviato” in un deposito volumi, stampe, guide turistiche ed ha soppiantato il tutto con souvenir e ninnoli vari?

Meno male che proprio oggi, da Facebook, apprendo che il dinamico Ricciolino ha provveduto a riportare a Ponza un’edicola, nuova di zecca, per la rivendita di quotidiani, riviste, giocattoli e anche libri. Un plauso a Ricciolino e famiglia, anche da parte mia che non so rinunciare al “rito mattutino del giornale, seguito da un buon caffè al bar” (anche questo – che lo si creda o no – è cultura).

Ma un’edicola, per quanto fornita di libri possa essere, e – ribadisco – va il nostro plauso a Ricciolino – è cosa ben diversa da una libreria perché l’offerta è ben più limitata. Invece un buon libraio ti accoglie, e – dopo aver sondato i tuoi gusti – ti consiglia il volume più adatto, sia esso un romanzo o un saggio.

Però, parliamoci chiaro, se a Ponza, durante l’estate compro un libro, ho la facoltà di gustarmelo in santa pace sdraiato – a tarda sera – sul letto, specie se abito in Corso Pisacane e zone limitrofe, con il frastuono becero ed assordante, proveniente da Sotto Mamozio?  A meno che non abita fuorimano, in una delle tante case sparse tra le varie colline, è difficile gustare la lettura di un buon libro, per chi vive nel centro storico.

E sulle becere, assurde movide in pieno centro storico, la futura amministrazione si spera che metta ordine, eliminando – una volta per tutte – gli assordanti rumori molesti!

Comunque, l’edicolante superstite e qualche futuro libraio vanno incoraggiati in maniera tangibile:  abbattimento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dimezzamento (almeno) dell’IMU e della tassa sui rifiuti, purché tengano aperto l’esercizio sia d’estate che d’inverno. Bisogna tener conto che si tratta di attività commerciali particolari, dove gli utili non sono cospicui, a causa della crescente ed implacabile concorrenza dei tablet e mezzi multimediali vari.

Esiste a Ponza una biblioteca?  NO

Esiste a Ponza un museo? NO

Esiste a Ponza una ludoteca per bambini? NO

E potrei continuare ancora per un bel pezzo, non tralasciando il mancato abbattimento di numerose barriere architettoniche; una per tutte, l’accesso – da parte dei non deambulanti – agli uffici comunali di Ponza.

Con tutti questi “chiari di Luna” di quale cultura vogliamo parlare?

Se a tutto questo aggiungiamo che solo due siti archeologici sono visitabili: Le Cisterne Romane di Via del Comandante e della Dragonara, mentre è impedito l’accesso ai tanti altri siti e a quasi tutte le spiagge, pretendiamo davvero di aspirare ad ottenere la “Bandiera Blu”?

Ciò che ci meritiamo, in queste condizioni, è la Bandiera della Filibusta:  tibie incrociate, sormontate da teschio, in campo nero.

Comunque, in ciascuna delle due liste, c’è qualche candidato che si interessa di attività teatrali e di spettacoli musicali, per cui qualche speranza c’è e a loro intendo rivolgermi, ricordando che nel corso di questi ultimi anni, su incarico del sindaco uscente, ho fatto una prima ricognizione sui maggiori siti archeologici di Ponza e agli atti del Comune esiste un fascicolo apposito, di cui custodisco ancora le copie, debitamente protocollate.

Edilizia scolastica

Gli attuali edifici scolastici, com’è noto, risalgono alla seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso, vale a dire oltre 40 anni fa, per cui si sono resi indispensabili i lavori di ammodernamento e adeguamento alle nuove norme di sicurezza.

Da circa due anni si protraggono i lavori nel plesso di Santa Maria che accoglie alunni della scuola dell’infanzia e primaria (o elementare). Per costruirla ex novo ci si impiegò meno tempo! Grazie alla scrupolosità di un serio costruttore edile, il compianto geometra Pasquale Valerio di  Formia, l’edificio fu completato e consegnato in meno di un anno!

Si spera che per metà settembre del corrente anno, la scuola sia finalmente consegnata agli alunni.

Nel  Plesso scolastico di Cavatella che ospita tre ordini di scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado (già scuola media inferiore) dovranno iniziare, quanto prima,  i consistenti lavori sopra descritti, grazie ad un congruo finanziamento ottenuto dall’Amministrazione uscente.

E’  auspicabile che la nuova Amministrazione, immediatamente dopo l’insediamento, si adoperi seriamente a far iniziare i lavori e che non si protraggano per un altro biennio, come è già avvenuto per il caso della scuola sopra citata!

Ad ogni buon conto, qualora i lavori non potessero essere ultimati entro la prima metà del prossimo mese di settembre, la futura Amministrazione dovrà provvedere a sistemare, in locali idonei – a Le Forna – 12 classi tra Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado (o Media Inferiore), fino al termine dei lavori del Plesso di Cavatella.

Ci auguriamo, infine, che la futura Amministrazione Comunale si occupi seriamente e fattivamente delle necessità dell’Istituto Scolastico di Ponza, innanzitutto sollecitando le ditte a far presto i lavori e bene, a medio termine prevedere delle palestre nei vari plessi scolastici con relative attrezzature e infine, borse di studio per gli alunni meritevoli, coinvolgendo, a tale proposito, anche imprenditori locali e le eminenti personalità di ogni settore che frequentano la nostra isola… meravigliosa nonostante tutto.

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