riceviamo la segnalazione in Redazione e pubblichiamo
Vi giro intervista rilasciata a Latina Oggi, pubblicata venerdì 3 giugno 2022
D. D’Amico
“Per Ponza queste elezioni sono l’anno zero per ripartire”
Per Ponza, questo, sarà l’anno zero. Tutto è da ricostruire. La crisi amministrativa, politica e sociale che investe l’isola parte da lontano e non è certo ascrivibile solo all’ultima amministrazione. È buffo che a distanza di 11 anni si ripresenti chi è il maggior responsabile dei disastri amministrativi che hanno lasciato Ponza indietro anni luce da qualunque altra metà turistica.
Se oggi il PAI, Piano di Assetto Idrogeologico, ci stringe in una morsa da cui è difficilissimo liberarsi la colpa è proprio di quel Pompeo Porzio che, all’epoca sindaco, fece indicare egli stesso dai suoi uffici che per il 98% delle sue coste l’isola era pericolante. Una follia che Ponza sta pagando a duro prezzo.
Ad oggi la caccia e la pesca, unico svago dei residenti isolani, sono duramente regolamentare e spesso vietate a causa dei SIC (Siti d’Interesse Comunitario) e delle ZPS (Zone a Protezione Speciale), imposte e mai mitigate proprio dall’allora amministrazione Porzio.
Se ad oggi Ponza non possiede le scogliere anti-Levante, che proteggerebbero il porto e i suoi operatori, concedendoci di poter programmare il futuro, è colpa sempre di quell’amministrazione, che decise di bloccarne la realizzazione per meri interessi personali.
Ponza non può tornare al passato, significherebbe toglierle il futuro.
Si deve partire dai rifiuti, con l’isola ecologica e finalmente la raccolta differenziata.
Si deve obbligare Acqua Latina a rispettare la convenzione firmata nel 2015 e, grazie alla legge “Salvamare”, ottenere la VIA (Valutazione Incidenza Ambientale) per la realizzazione del Dissalatore. Il nostro territorio va preservato e non permetteremo all’Ente di deturparlo per biechi interessi economici.
Si deve ripartire dai Lavori Pubblici, non dimenticando le grandi opere, che ridiano dignità ai ponzesi: illuminazione pubblica, rifacimento manto stradale, manutenzione degli edifici pubblici, allaccio alla rete fognaria in molte zone. L’ultimo problema è una delle cause che ci impedisce di ambire alla “Bandiera Blu”, che nessuno merita più di noi per le nostre bellezze naturali..
Se parliamo di turismo, la nostra fonte di sostentamento, dobbiamo parlare di allungare finalmente la “stagione”. La nuova amministrazione dovrà favorire lo sviluppo di attività alternative alla balneazione. Recupero dei siti archeologici, trekking, turismo enogastronomico, valorizzazione dell’isola di Zannone (da togliere dalle grinfie del Parco del Circeo). Insomma, come dicevo, “anno zero”.
Cinque anni non basteranno per diventare finalmente competitivi sullo scenario turistico internazionale, per cui è impensabile perderne altri cinque consegnando l’isola proprio nelle mani di chi ha fatto sì che tutto rimanesse com’è, in modo da conservare il proprio piccolo potere personale.
Ponza ha bisogno di ripartire e deve farlo con grinta e passione. Quello che la nostra squadra ha in abbondanza. Di Franco Ambrosino si sono dette tante sciocchezze. La verità è che se io e la mia squadra abbiamo deciso di fare un passo indietro per appoggiare la sua figura è perché crediamo che la sua esperienza amministrativa, la sua specchiabilità e la sua competenza siano proprio quello che serve all’Isola.
I nostri due gruppi insieme faranno grandi cose per l’isola. Con Franco condividiamo tutti i progetti per far crescere e sviluppare Ponza. È la persona giusta, e sono fiero di poter sostenere un candidato come lui, onesto e fiero ponzese. Insieme a tutti i componenti della nostra lista “Cambiamo il Vento” riporteremo quest’isola dove merita di stare: protagonista, e mai più comprimaria, nel panorama turistico italiano!
Il ritaglio in formato .pdf: LT Oggi 03.06.2022. p. 27
michelino
6 Giugno 2022 at 22:29
Danilo ragazzo di cultura !
Nota
La redazione invita ‘Michelino’ Tomeo a firmarsi per esteso. Grazie