Lista Crescere Insieme

Intervista a Rosario Porzio, candidato sindaco della lista “Crescere insieme”

a cura di Martina Carannante

Domanda –  Perché hai deciso di scendere in campo a distanza di anni dalla tua precedente esperienza amministrativa conclusasi nel modo che sappiamo?
Risposta – Ho deciso di ricandidarmi perché amo la mia terra. Un gruppo di ragazzi mi ha scelto ed io ho accettato perché penso di poter dare ancora tanto per il miglioramento dell’isola, vista anche la mia lunga esperienza politica: sono stato eletto consigliere nel 1997 per la prima volta, successivamente ho ricoperto la carica di vicesindaco fino ad essere eletto sindaco.
La scelta di ricandidarmi dopo dieci anni è dettata anche dall’esito positivo del processo che ha determinato la chiusura della mia esperienza amministrativa nel 2011: le mie vicende giudiziarie si sono concluse con l’assoluzione e la restituzione di tutti i beni. Colgo l’occasione per precisare che la mia fedina penale come risulta al Casellario Giudiziale, diversamente da quanto emerso durante la presentazione della lista Cambiamo il vento, non è complessa: il mio casellario giudiziale è molto semplice in quanto “nullo” ovvero privo di condanne penali.

D. – Quali sono a tuo avviso le problematiche più importanti ed urgenti da affrontare?
R. – I problemi di Ponza sono tanti, ma ritengo che quello più importante ed urgente in assoluto da affrontare subito sia quello dei rifiuti. Il progetto di Crescere insieme è quello di creare un sistema efficiente mediante il ripristino dell’isola ecologica presso il sito di Monte Pagliaro, visto che è stato dissequestrato, e messa in atto di tutte le attività connesse a tale fine: differenziazione dei rifiuti in casa con la raccolta porta a porta e progressiva eliminazione dei cassonetti su tutto il territorio al fine di raggiungere un’immagine decorosa delle nostre strade per i residenti e i turisti.

D. – Uno dei disagi maggiori che a Ponza abbiamo avuto, negli ultimi anni più che in passato, è stata la scarsa funzionalità amministrativa per l’assenza cronica dei responsabili: molti cittadini lamentano la difficoltà di accedere agli uffici per le loro legittime richieste. In che modo pensi di poter intervenire?
R. – In primo luogo, pensiamo di intervenire investendo nella formazione e nell’aggiornamento dei nostri dipendenti, anche in ragione delle continue modifiche normative, in quanto solo un’adeguata preparazione dei funzionari crea l’efficienza degli uffici e quindi più risposte immediate al cittadino. Inoltre, data l’importanza dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Lavori Pubblici, la nostra idea è quella di garantire la presenza dei tecnici preposti almeno quattro volte a settimana. Infine, per il miglior funzionamento della macchina amministrativa il progetto di Crescere insieme è quello di creare un meccanismo organizzativo mediante il quale periodicamente e a tempi ravvicinati siano verificate le pratiche evase e quelle da evadere in modo da ridurre in tempi di attesa e smaltire eventualmente il pregresso.

D. – Con la costruzione del dissalatore a Cala dell’Acqua molte famiglie fornesi si sono ritrovate senza la possibilità di poter lavorare. Pensi che dopo tutte le sentenze ci siano margini per soluzioni diverse sul problema della localizzazione del dissalatore?
R. – La risposta a questa domanda necessita della verifica di tutta la documentazione inerente alla questione. Fermo restando ciò, la linea politica di Crescere insieme è quella di utilizzare ogni strumento – politico, tecnico e giuridico – affinché il dissalatore possa essere de-localizzato in una zona in cui non crei disagi allo sviluppo turistico di Cala dell’Acqua ovvero eliminato. La Provincia aveva progettato di situare il dissalatore in zona Capo Bianco e non comprendo, non conoscendo i documenti, quale sia stato l’interesse pubblico che ha determinato l’amministrazione allora in carica a modificare la sua collocazione. Se era per non deturpare la bellezza di quel luogo si poteva optare per altre soluzioni che non danneggiassero tanti cittadini.

D. – C’è anche il problema del depuratore che è stato inserito in pieno centro, mentre avrebbe potuto trovare una collocazione più idonea. Acqualatina sta cambiando la portata dell’impianto per evitare fuoriuscita di cattivi odori e perdite in mare. Quale è la tua posizione sul problema depuratore?
R. – Per quanto riguarda il depuratore la nostra posizione è quella di garantire il controllo costante del gestore e nel caso di disservizi intervenire a sostegno dei cittadini per il suo corretto funzionamento affinché non ci siano disagi a residenti e turisti dovuti alle emissioni. In caso di persistenti problematicità ci potremmo rivalere in sede di contrattazione

D. – Negli ultimi anni stiamo assistendo, qui a Ponza, ad una sempre maggiore presenza di capitali esterni investiti in attività legate al turismo. Pensi che la tua amministrazione possa costituirsi come “sentinella” per sorvegliare che non ci siano operazioni poco trasparenti? E in che modo?
R. – L’amministrazione farà da sentinella mettendo in atto tutto ciò che è nelle sue prerogative ossia garantendo la trasparenza e la correttezza delle procedure amministrative e vigilando che ogni attività si svolga nel rispetto della legge e, in caso di risorse insufficienti dell’amministrazione, chiedendo la collaborazione delle forze dell’ordine.

D. – È in atto da anni una sempre maggiore difficoltà da parte dei ponzesi a gestire e controllare il proprio territorio, ai fini di una maggiore qualità di vita. Ci si lamenta dello spopolamento, ma si fa troppo poco per contrastarlo. Penso alle problematiche connesse al PAI, al rinnovo del contratto sui trasporti marittimi, alle concessioni demaniali da rinnovare. Come pensi di salvaguardare la residenzialità dei cittadini?
R. – Lo spopolamento è effettivamente un grave problema. In primo luogo, è necessario implementare quanto più possibile tutti i servizi e in particolare quelli sanitari sia nel periodo invernale che in quello estivo, e creare un ambiente culturale e sociale più stimolante, anche con un ampliamento degli spazi dedicati al tempo libero. Ma fondamentale è la de-stagionalizzazione delle attività turistiche che includa anche tutto quello che non è mare e che attiri ospiti diversi che amano il trekking, l’agriturismo o conoscere la cultura della nostra isola. E questo richiede impegno a recuperare quanto è possibile sia a livello di sentieri che a livello di luoghi culturali per creare percorsi specifici. I ragazzi del Istituto Turistico della scuola di Ponza potrebbero avere occasioni di lavoro diversificate.
Per quanto riguarda le problematiche del PAI ci impegneremo ad aprire un tavolo tecnico con la Regione e con il Ministero dell’Ambiente per verificare, punto per punto, gli interventi e le soluzioni possibili anche per il recupero dei sentieri e l’accesso alle spiagge. Specifico al riguardo che avevo già attuato delle procedure per la mitigazione del PAI nel corso del mio precedente mandato, ma in questi dieci anni nulla è cambiato e quindi dovremo ripartire da lì. Nel rinnovo dei contratti marittimi ci impegneremo per accorciare i tempi di percorrenza di navi e aliscafi e a tal fine chiederemo la dotazione di mezzi di trasposto più moderni; inoltre negozieremo per inserire delle clausole contrattuali che prevedano almeno il 50% di personale isolano nell’equipaggio. Infine, per quanto riguarda il rinnovo delle concessioni demaniali siamo in attesa dei decreti attuativi che regoleranno le procedure, pertanto, il Comune sulla base della normativa statale cercherà di salvaguardare i residenti, promuovendo l’associazionismo.

D. – Nel PNRR troviamo quegli interventi vitali per il futuro dell’isola che richiedono una capacità organizzativa e di spesa rilevante  che al momento non pare la macchina amministrativa del comune di Ponza riesca ad offrire. Il suo rafforzamento implica l’impiego di risorse economiche che all’orizzonte non si vedono e ciò può vanificare l’opportunità offerta dal PNRR. C’è un progetto di risanamento delle casse comunali?
R. – Certamente il PNRR è fondamentale per il futuro dell’isola e pertanto l’amministrazione dovrà fare tutto il possibile per non perdere nessuna delle risorse derivanti dal PNRR. In questo contesto la macchina amministrativa è fondamentale e va rafforzata individuando le competenze indispensabili e utilizzando, anche una parte della tassa di sbarco (pari a 400.000,00/500.000,00). E’ importante  che l’Ufficio di Piano sia composto da professionisti del settore preparati e competenti, qualora ci rendessimo conto che non sia sufficiente integreremo con ulteriori risorse e professionalità.
Per quanto riguarda il risanamento, una volta conosciuta l’effettiva situazione economica si valuterà come intervenire.

D. – Tu sei un pontilista, una categoria molto presa di mira quando ci si lamenta che le casse del Comune sono vuote. Dibattuto fra l’interesse pubblico e quello personale e di categoria, cosa farai?
R. – I pontilisti sono operatori commerciali che svolgono attività di ormeggio, spesso gestite da più famiglie o cooperative e non solo da singoli imprenditori e così come ogni categoria che opera nel settore commerciale, hanno l’obbligo di pagare le tasse e i tributi stabiliti dalla legge. Per quanto riguarda il riferimento all’interesse personale e quello di categoria non ho dubbi nel dire che l’interesse generale deve essere salvaguardato e colgo l’occasione per ricordare di esser stato l’unico sindaco che ha regolato la tassazione sui rifiuti per tutti i concessionari, compresi i pontilisti.

D. – L’approvvigionamento energetico costituisce uno dei nodi economici che rischia di ingenerare una crisi sociale di grande spessore se non si passa alla diffusione di fonti naturali rinnovabili dal fotovoltaico, all’eolico, alle risorse geotermiche. Cosa puoi fare per favorire a Ponza il loro utilizzo
R. – L’isola a nostro parere può ambire ad essere un polo sperimentale, alternativo al sistema privato, per uno sviluppo energetico sostenibile progettato ad hoc per il nostro territorio proprio attraverso l’utilizzo delle risorse del PNRR. Studieremo modalità di incentivazione per favorirne la diffusione a livello individuale e/o collettivo. E questo oltre che a salvaguardare l’ambiente apporterà grandi risparmi ai cittadini.

D. – E per la cultura?
R. – Se pensiamo a quanto detto prima su come affrontare il problema dello spopolamento, si capisce che la cultura è una delle nostre sfide, In particolare, ci proponiamo di:
– dare lustro alle professionalità artistiche e artigianali ponzesi;
– promuovere eventi sociali e mostre che possano favorire lo scambio formativo ed il radicamento sociale;
– recuperare il “progetto Museo” con allestimento di mostre permanenti e temporanee;
– aprire la Biblioteca Comunale solo inaugurata ma rimasta chiusa;
– attuare un progetto trekking;
– recuperare e aprire al pubblico il maggior numero possibile dei nostri siti archeologi abbandonati.
– Da non dimenticare, poi, che bisognerà anche recuperare la presenza di una libreria sulla nostra isola e studieremo le modalità perché ci sia.

D. – Il settore della pesca necessita di una rivitalizzazione. Cosa può promettere la tua futura amministrazione ai pescatori?
R. – Crescere insieme tiene molto a cuore la categoria dei pescatori in quanto espressione della tradizione più antica ponzese e anche la più calpestata. Per questo intende recepire le sue legittime richieste tra le quali il ripristino dell’approvvigionamento idrico lungo la banchina con la creazione di più punti di rifornimento. Inoltre, saranno garantiti posti auto in banchina per i pescatori e saremo impegnati a rappresentare in tutte le sedi istituzionali le problematiche del settore, così come è avvenuto nel mio precedente mandato.

 

 

 

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