Libri

Maputo. Ponza e il sottoscritto alla Fiera del libro

di Dante Taddia 

Anche se attualmente in Mozambico è inverno, una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alla Fiera del libro che si è svolta presso la scuola italiana “Giovanni Falcone” di Maputo, capitale dello Stato africano, che mi ha invitato per l’occasione a presentare i miei libri ambientati a Ponza, “La Repubblica Partenopea a Ponza” del 2005, e “L’americana” del 2009.

Tutto è nato dal recente incontro con il dirigente scolastico dell’istituto Silverio Lupi, di cui ho scritto di recente su questo sito, e il cui nome di battesimo ha subito suscitato in me grande curiosità… dando la stura a una serie infinita di ricordi, conoscenze e reciproche promesse. La “Giovanni Falcone” ospita Materne, Elementari e Medie, e la giornata, dal mattino al pomeriggio, ha visto la presenza di tanti giovanissimi che hanno allestito le loro bancarelle (come i più piccoli fanno anche a Ponza d’estate) con pubblicazioni di tutti i formati, di tutti i colori e adatti alla loro età: tutt’intorno insegnanti e familiari.

Naturalmente l’intera spaziosa area tra il verde dell’istituto scolastico ospitava gazebo pieni di libri in ogni lingua. A coordinare la fiera, che ha dato ampio spazio anche a cibo e leccornie di ogni genere, dal dolce al salato, Laura Boati, docente di lettere, lombarda, che mi ha chiesto una dedica per entrambi i libri, una per sé, l’altra per il figlio. All’incontro ha partecipato anche Paolo Gozzoli, rappresentante in Mozambico dell’Ice, l’Istituto per il commercio estero.

Dante Taddia, Laura Boati e Silverio Lupi, direttore della scuola


Dante Taddia e Paolo Gozzoli, rappresentante Ice

Tante sono state le domande che mi hanno rivolto: Ponza, ma davvero esiste una meraviglia del genere a un passo da Roma? (da qui la decisione di diverse persone presenti di venire al più presto nell’isola, per verificare di persona la mia ‘promozione turistica’); ma Verneau è davvero esistito? Perché la Repubblica Partenopea è arrivata a Ponza? Leggo alcuni passi del libro: mi chiedono di leggere della fine di Luigi, ed è commozione generale. Altri chiedono: Chiaia di Luna, la Ravia, il Porto, ‘a batteria, il fortino etc sono posti reali? Dalla storia alla storia romanzata, per “L’americana” che tanto incuriosisce Laura, la prof. Il titolo ha sempre intrigato tutti, fin dalla sua prima presentazione, e i perché si susseguono: perché Ponza, il Titanic, il Santa Lucia, l’Andrea Doria? ma allora il libro è un giallo? Lascio la suspence. Leggo alcuni passi del libro, il siluramento: la curiosità sembra placata. Ma un signore tra il pubblico mi chiede, quasi a sorpresa: cosa ci fa uno scrittore come lei in Mozambico?


Spiego la mia presenza a Maputo nel quadro di assistenza tecnica al Dipartimento Strade, Ane, Administraçao Nacional de Estradas. Mentre in testa mi ronza la domanda di sempre: sono un ingegnere prestato all’arte o un artista prestato all’ingegneria?





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