Scrittori

Dalla Calabria, fiori al di là del mare

proposto da Silveria Aroma

Questa nostra piccola patria a forma di isola incontra da sempre gli infiniti passi del mondo esterno, con tutte le calzature possibili, da quelle che lasciano una traccia storica a quelle che sfumano come il profumo di un fiore. Di fiori si compone il titolo del libro che segue, pagine che raccontano di una Calabria da mangiare ma anche da vivere attraverso le persone, sapori che le autrici hanno voluto (e saputo) portare anche nella nostra comunità, dove Michela e Maria Teresa non hanno tardato a stringere legami di amicizia. Ho avuto anche io modo di conoscere madre e figlia, unite nella stesura di questo libro, forse per caso o forse per il legame che ho con la loro terra che un po’ è anche mia…

A seguire il libro, presentato da un articolo scritto da Antonio Nicotera e comparso su una rivista mensile di Lamezia Terme. S.A.

Il libro ha attraversato il mare. I libri sono contenti, felici di navigarlo. Non soffrono il mal di mare.
Anzi raccontano storie, tante, fanno nuove amicizie, si danno appuntamento ed è bello per loro raccontarsi al di là del mare. È un’emozione, grande.

Letture itineranti tratte dal libro “Di tuberose, fresie e gelsomini… di giuggiole e cannella”, di Michela Cimmino e Maria Teresa Di Benedetto, edito da Grafiche’ Editore.

L’isola di Ponza, sede degli eventi – terra baciata dal sole, dal mare, dal verde delle colline che incorniciano la mezzaluna ponzese distesa sull’acqua cristallina – ha accolto con interesse le pagine di una scrittura che è educazione ai sentimenti, ai valori e al senso civico di una comunità. Tanti i momenti di simposio lungo gli scorci sublimi, le calette, i caratteristici locali che si affacciano sul porticciolo borbonico.

Così Maria Teresa, coautrice del libro e attualmente docente presso l’Istituto Tecnico Turistico C. Pisacane: La forza di questa terra e dei suoi abitanti appare immediatamente visibile agli occhi, palpabile mentre se ne assaporano i gusti, i profumi di fiori e mare, mentre si rinfranca l’animo con i suoi colori pastello, e si legge negli occhi dei suoi pescatori la semplicità e la purezza del vivere.
Giungo a Ponza dal profondo sud, da una Calabria certo ridente ma “amara e amata”, così come la descrive Franco Costabile, nostro poeta e intellettuale. E porto con me il genius loci del mio luogo natio, con quella stessa generosità che ho trovato nella gente di Ponza, con quella stessa accoglienza e senso di condivisione che diviene crescita, nell’incontro di distinte ma ricche diversità. Porterò per sempre Ponza e i suoi abitanti nel mio cuore, così ho ritenuto bello portare un po’ di me e della mia terra sull’isola, per non spezzare in alcun modo questo intenso e ricco scambio di emozioni e cultura.

Le autrici del romanzo, di proustiana impostazione, presenti agli eventi, sono state coordinate da Gennaro Sandolo e dalle proff. Georgia Petrillo e Nicoletta Leonardi.
Lungo un filo rosso fatto di sapori e odori di un tempo, di un passato carico di vita e di futuro, si intreccia la storia personale di Michela e della sua famiglia, fatti storici come l’attentato a Cossiga e passaggi importanti della storia della città di Lamezia Terme, i rapporti sinceri e autentici con amici e studenti, l’impegno per la promozione del territorio e delle sue peculiarità.

Il libro, dopo la prima presentazione nella città natale dell’autrice, è stato oggetto di discussione durante vari incontri con studenti degli Istituti superiori del circondario e al centro delle passeggiate letterarie nell’isola di Ponza, promosse da varie realtà dell’isola, che hanno evidenziato la capacità del libro di farsi strumento di promozione del territorio e veicolo di messaggi di unione e sinergia tra le comunità, esigenza particolarmente sentita in questo momento storico.

Un incontro tra storia, tradizioni, paesaggi, degustazioni, tra territori distanti e pur simili da un punto di vista antropologico, tra solitudini, partenze e ritorni di mente e di cuore.
Non a caso uno dei brani la cui lettura ha suscitato maggiore emozione è tratto dalla sezione “Napul’è”, momento accompagnato da brani di musica partenopea eseguiti alla chitarra da Giuseppe Balzano e Francesco Citarella, e dalla voce di Ilaria Di Caprio.

Solitudini che accomunano due terre che incantano per bellezza e accoglienza, e che si sono incrociate su una comune dimensione amorosa di napoletanità tra le autrici e i ponzesi i cui progenitori, intere famiglie ischitane inviate sull’isola nel 1734 da Carlo III di Spagna, re di Napoli, ne hanno plasmato la lingua e il carattere.

Un’insolita presentazione che ha avuto come sfondo il paesaggio pontino, i suoi panorami mozzafiato, i gabbiani festanti sulle barche dei pescatori che proprio in quella giornata festeggiavano il loro Protettore, San Silverio Papa, confinato a Ponza nel 537.

A concludere l’originale simposio un banchetto ricco di pietanze tra Calabria, Campania e Ponza.
Gli spaghetti alle “vongole fuiute”, suggerita dal grande Eduardo De Filippo, la troverete sul libro, accompagnata dalla sua storia.

Le ricette che incontrerete nel corso della lettura rappresentano, comunque, solo un pretesto alla narrazione, il libro, infatti, è ben altro che un ricettario.
Ogni volta che la mano stringeva la penna, ogni ricetta era solo il punto di partenza per un viaggio da Napoli fino alla Sicilia passando per la terra di Calabria, dai maestosi monti della Sila alle vedute di Tropea e Capo Vaticano. Un viaggio tra il passato, il presente e l’oggi della Calabria e dell’Italia.
Un viaggio che va oltre la vita di ogni giorno, dal quotidiano alle pieghe più profonde dell’anima.

È un amarcord in cui è facile per tutti ritrovarsi, è una memoria collettiva che fa bene al cuore.
Maria Teresa, durante la nostra chiacchierata, mi confida infine qualcosa, ma le sue parole sono ricche di emozione e mistero… Possiamo però anticipare che Ponza, e un evento qui realmente accaduto che ha dello straordinario, sono stati spunto per la nascita del secondo libro dell’autrice Michela Cimmino, un libro che narrerà di coincidenze, emozioni, persone e personalità e, quasi come fosse una fotografia, narrerà di questa bellissima isola che fa tutti innamorar.

 

 

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