Ambiente e Natura

Popsophia, che diavoleria è?

proposto da Sandro Russo

Che madonn’ è ’sta cosa o (detto in cinese) ke ka tzè? E soprattutto… dove sta l’interesse per noi – rustici, isolani, gente comune  di ogni categoria e grado di cultura, specie di “una certa età?

Per le informazioni di base ci facciamo aiutare da Wikipedia:
“La pop-filosofia (anche chiamata filosofia pop o popsophia, originariamente in francese pop’philosophie) è un concetto inventato da Gilles Deleuze durante gli anni ’70. Consiste principalmente nell’affermare una possibile connessione tra la filosofia e la cultura popolare intesa come l’insieme della produzione culturale di massa del mondo contemporaneo. La definizione precisa di questa relazione, tuttavia, ha subito nel tempo una profonda evoluzione”.

Festival dedicati alla Pop filosofia
Nel 2009, Jacques Serranno, che da anni lavora ad una comparazione tra arte e teoria, crea a Marsiglia la Semaine de la pop philosophie (Settimana della pop-filosofia). L’espressione pop-filosofia torna dunque in quel momento ad essere sinonimo di un rinnovato interesse degli intellettuali per i prodotti culturali popolari. Interesse perfettamente esemplificato, tra le altre cose, dalla pubblicazione degli Écrivains en séries di Leo Scheer, che contiene articoli e testimonianze di letterati sulla cultura televisiva.
Tra gli altri eventi dedicati a questa corrente culturale al di fuori della Francia, in Italia dal 2011 si svolge Popsophia, ideato e diretto da Lucrezia Ercoli, con eventi in diverse città delle Marche (principalmente Civitanova Marche, Pesaro e Tolentino). Il Festival ha ospitato numerosi filosofi e intellettuali e giustappone lectio magistralis e dibattiti tradizionali a spettacoli musicali e momenti divulgativi.

Ecco, è qui che la popsofia impatta direttamente con noi…
Quante volte abbiamo notato che una parte preponderante degli scritti del sito verte sui temi della nostalgia?
T’arricuorde comm’ere ’na vota? Che facéveme, che dicéveme…
Addirittura con Autori star, specializzati nelle diverse declinazioni della nostalgia: dei luoghi, delle persone, dei sentimenti… del modo di parlare perfino.

Mi pare interessante perciò riportare qui la locandina di presentazione dell’evento, con l’impegno a riferire su quanto di interessante ne verrà fuori

Yesterday, debutta a Macerata il libro di Lucrezia Ercoli

Sarà presentato venerdì 25 marzo alle 17.00 nella sala Castiglioni della Biblioteca l’ultimo lavoro editoriale della docente e filosofa maceratese edito per Ponte alle Grazie. A condurre la conversazione con l’autrice Ivana Schiaffi, docente e animatrice di gruppi di lettura cittadini e Gianni Giuli, psichiatra e direttore del dipartimento delle dipendenze patologiche.

Uscita da appena un mese, l’ultima pubblicazione della filosofa Lucrezia Ercoli ha riscosso grande attenzione nel dibattito culturale italiano. “Yesterday, filosofia della nostalgia” traccia i contorni della sindrome nostalgica contemporanea. Un’analisi della nostra sempiterna ricerca di un’età dell’oro che custodisce la felicità perduta

Dalle peregrinazioni di Ulisse alle navigazioni del cibernauta, dalla filosofia classica all’immaginario pop, il viaggio del libro della Ercoli parte da lontano e arriva all’attualità. Serie tv amarcord, film nostalgici, moda vintage, design retrò, fino agli smartphone più sofisticati che per scattare una foto usano il suono del “clic” analogico, vecchio baluardo a cui aggrappare la memoria per la conservazione dell’attimo.
La nostalgia ha infettato tutto, perfino i sapori devono essere come quelli di una volta. Non c’è nuova produzione culturale che non sia un reboot del già detto o remake del già visto.

Delle tante implicazioni di questo costante “ritorno al passato” si parlerà nell’incontro organizzato alla Sala Castiglioni della Biblioteca: i riferimenti letterari e filosofici saranno oggetto della riflessione della prof.ssa Ivana Schiaffi e i tratti patologici e clinici della sindrome nostalgica saranno analizzati dallo psichiatra Gianni Giuli.
Dopo le tante interviste e recensioni sulla stampa nazionale, quella maceratese è la prima presentazione in presenza del libro.

“La nostalgia è da sempre il sentimento della crisi, quando il presente è opaco e il futuro indeterminato ci tuffiamo nelle certezze del passato. – ha dichiarato l’autrice – Ma stiamo vivendo un momento storico in cui, tra nazionalismi nostalgici e nostalgie reazionarie, il passato sta tornando insieme ai suoi spettri più terribili. È cruciale riflettere sui pericoli e sugli inganni della nostalgia, un sentimento tanto affascinante quanto insidioso”.

Foto di copertina (dalla locandina dell’evento). Credit: “Il lido di Spina d’inverno”, scatto del fotografo Luigi Ghirri (Fotografia: © eredi di Luigi Ghirri).

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