Manifestazioni

Piccola cronaca della manifestazione per la pace a Ponza

a cura di Rosanna Conte

Oggi alle 17.00 in Piazza Carlo Pisacane si è svolta la manifestazione di preghiera per la pace che ha visto la partecipazione di molte persone delle parrocchie dell’isola. La cerimonia religiosa ha incluso anche il momento laico, con la presenza dei rappresentanti dei corpi  militari e l’inno nazionale in apertura.

Coordinatrice dei diversi interventi è stata Assunta Scarpati. Don Ramon e padre Francesco hanno iniziato con le loro riflessioni sulla pace e sul terribile evento della guerra, con la lettura dal Libro di Ester e con la preghiera. Successivamente è intervenuto il consigliere Carlo Marcone il quale ha letto il messaggio del sindaco Francesco Ferraiuolo, assente perché ammalato di Covid.

La cerimonia è continuata con il bellissimo coro dei bambini che hanno cantato Laudato sii, o mi Signore alternando l’italiano all’arabo. Non meno emozionante è stato Beniamino che ha cantato Imagine di John Lennon. Non è mancata nemmeno la sincera poesia di Alfredo Scotti recitata da Polina.

Erano presenti con due bandiere del loro paese e  piccoli striscioni le donne ucraine che lavorano a Ponza, le quali hanno letto una preghiera per la pace nella loro lingua ed hanno ringraziato la comunità ponzese per la solidarietà. Infine, dopo aver acceso le fiaccole, distribuite fra i presenti, tutti hanno letto la preghiera per la pace di papa Giovanni Paolo II conclusa con la benedizione di don Ramon.  Al termine i partecipanti, sempre con le fiaccole accese, si sono recati in chiesa dove è stata officiata la messa.

 

1 Comment

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  1. vincenzo

    7 Marzo 2022 at 11:57

    https://youtu.be/4ZucVBLjA9Q

    Cari amici di Ponza vi invito a vedere questo video dove Pier Paolo Pasolini parla ad altri intellettuali in televisione. Parla del mezzo televisivo e dell’uso che se ne può fare. Gli intellettuali presenti fanno la psicanalisi a Pasolini e fanno finta di non capire il suo messaggio.
    Anche oggi non siamo consapevoli di come il mezzo televisivo ci inculca messaggi assolutamente condizionanti, ipnotizzanti e con questi, ci fanno marciare verso le nuove catene.

    Per due anni ci siamo nutriti di esperti virologi, che si smentivano tra loro ma il messaggio era univoco: fate il vaccino non importa il resto. Il 90% della popolazione ha ubbidito. Ma non solo, ha poi adottato tutti i nuovi comportamenti sociali. Il nostro governo ha prolungato lo stato di emergenza oltre i due anni, a marzo finalmente finisce e ha emanato tutte le sue decisioni con decreti ministeriali annullando il parlamento. Bisognava affrontare l’emergenza pandemica quindi il popolo, per il suo bene, deve fare dei sacrifici.
    Il 10% della popolazione italiana, è assolutamente discriminata. Non hanno neanche più il diritto al lavoro. Non c’è più solidarietà all’interno del popolo italiano.

    Con l’attacco Russo all’Ucraina è scomparsa di colpo la pandemia. Ora nelle nostre Tv non si parla che di guerra. Il governo ha dichiarato il nuovo stato di emergenze fino a dicembre. Intanto il governo decide di mandare le armi in Ucraina con questo diventiamo belligeranti. Il gas russo verrà sostituito ma costerà un po’ di più. Aumentano gia da due mesi le bollette.
    La guerra in Ucraina gia c’è da 8 anni. E siccome la televisione non ne ha parlato noi pacifisti non siamo scesi in piazza in questi 8 anni. In Ucraina da 8 anni muoiono uomini, donne e bambini.
    Tra un messaggio di guerra e l’altro in cui la democrazia televisiva mostra tutta la sua non pluralità, vengono mandate le pubblicità. In molti casi addirittura la pubblicità serve al conduttore per azzittire l’interlocutore non allineato.
    Con questa televisione abbiamo propagandato il messaggio unico e preparato il popolo ad ingoiare la nuova trasformazione della società. Quando ce ne accorgeremo tutti sarà troppo tardi.

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