Editoriale

Epicrisi 361. Europa in fiamme e beghe di casa nostra

di Luisa Guarino

Il primo impulso davanti allo schermo bianco per l’ennesimo resoconto della settimana è stato: “Beh, buona domenica. Ci risentiamo più in là”. Credo possa essere comprensibile, di fronte a un avvenimento drammatico come lo scoppio della guerra in Ucraina giovedì scorso, 24 febbraio: una data che da domani verrà registrata sui libri di storia, diventandone ahimè un’altra pagina significativa. Ma scrivere significa parlare con qualcuno, condividere, trovare in qualche modo consolazione. Così vado avanti. Gli scandali nostrani di inizio settimana prima con il Comune di Anzio sul litorale romano e poi con quello di Sabaudia: corruzione con arresti, accuse incrociate e via dicendo, sembravano una cosa gravissima.

Non immaginavamo, almeno molti di noi, cosa sarebbe scoppiato nel cuore dell’Europa.

Sul tema, paurosamente ghiotto, sulle nostre pagine virtuali si sono espressi in tanti, tra scritti e commenti, con posizioni diverse e contrastanti: primo fra tutti Tano Pirrone con L’America agli americani, Fuori dal coro, L’Ucraina sacrificata per evitare un disastro finanziario immediato.

Oltre a lui Pasquale Scarpati con Analogie… storiche; e poi Trasformare l’Europa nel cortile di casa degli Usa di Vincenzo Ambrosino; Di quel poco che so sull’Ucraina, in cui Enzo Di Giovanni propone uno scritto di Michele Lebotti.

Un bel pacchetto, non c’è che dire, specie se ad esso si aggiungono i numerosi commenti. Del resto non è la prima volta che su temi internazionali si intervenga più volentieri e in numero maggiore: inoltre una guerra a pochi passi da noi non capita tutti i giorni.

Ma passiamo al nostro microcosmo ponzese con Colloquio con Mariano De Luca: la demagogia fa male all’isola di Vincenzo Ambrosino, in cui il Gruppo residenziale protezione speciale che fa capo ad entrambi, dopo ampie disamine e proposte, avanza una richiesta ben precisa: un incontro con Amministrazione, minoranza e associazioni per discutere del Pnrr. Indicano anche una data, che ‘scadrà’ domani. Succederà qualcosa? E sempre a proposito di Piano nazionale di ripresa e resilienza, appare di grande interesse il suggerimento che Tonino Impagliazzo avanza per un Centro coordinamento rifiuti a Monte Pagliaro in Pnrr e rifiuti urbani a Ponza. Trasformare una debolezza in risorsa.

Ancora delle isole del nostro arcipelago si parla con Trasporti marittimi. Le richieste del Comune di Ponza: siamo ottimisti e fiduciosi, ma ci sembra assurdo sollecitare delle ‘migliorie’ che dovrebbero fare già parte delle dotazioni e delle caratteristiche di base di ogni mezzo che solchi il mare con passeggeri a bordo.

Le tradizioni e la lingua ponzese sono come spesso accade alla base dei due scritti di Franco De Luca, Franta, s’apre la via, la poesia e Origliate (2); nel suo terzo, Gli anni più belli, che trae spunto dal film omonimo, il nostro Franco amplia un poco l’orizzonte, chiudendo con un’asserzione che condivido del tutto: gli anni più belli non sono necessariamente quelli passati.

Una bella sferzata d’ottimismo. Quella che invece non trasmette Lianella, che pure ci è molto cara, con Le incertezze della vecchiaia.

Argomenti di carattere culturale, anche di ampio respiro, non non mancano di certo, spaziando da Liberazione’, di Emilio Iodice di Tano Pirrone, a ‘Ennio’ di Tornatore, sull’opera di Morricone di Sandro Russo, all’ultima puntata di Delfini e balene, esseri straordinari e misteriosi con cui Sandro Russo riporta uno splendido scritto di Marco Belfioriti e altri testi sull’argomento. E lo stesso Russo è autore anche di Il veleno della terra (e del mare), in cui oltre allo sterminio delle balene descrive anche quello dei bisonti: bello, esauriente e interessante. L’unica cosa che non condivido è l’immagine di quel bisonte sempre in corsa che trasmette ansia.

 

Dopo un inizio durissimo, quest’epicrisi si avvia alla conclusione. E lo fa in maniera dolce e totalmente ponzese, segnalando San Silverio d’i raustare di Assunta Scarpati e ricordando che oggi, ultima domenica di febbraio, a Le Forna si celebra la festa invernale del patrono. Ci saranno la processione, le messe, l’intrattenimento con Benny e Maddy, i dolci, i fuochi d’artificio e l’arrivederci al 20 giugno. E ci sarà soprattutto nel cuore di ognuno una preghiera per la pace, in tutto il mondo e in particolare in Europa.

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