Racconti

I miei primi… dieci anni (5). Torniamo alle pagelle

di Pasquale Scarpati

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Per la quarta parte, leggi qui

Il green pass

Così come vi era il lockdown (leggi qui), – così non poteva mancare neppure il “green pass e super-green pass”. Per accedere a taluni posti di lavoro – per gli insegnanti, per esempio -, infatti, si andava a scrutare se la condotta ed lo stato di salute erano regolari, direi “ineccepibili”.
Ancora ai tempi della mia giovinezza (inizi anni ’70), per poter entrare nella scuola si richiedeva la radiografia per la TBC ed il certificato del casellario giudiziale. A seguire venivano propinate da parte del preside o del direttore didattico (per le elementari; oggi tutti dirigenti) le note di “qualifica” (in caso di insufficienza si era sanzionati o licenziati?) [cfr. nota 1].

Le stilava da solo in camera charitatis, le “elargiva” singolarmente ed erano inappellabili ed infine vi era anche il “giuramento” con tanto di lettura e di firma davanti al preside e a tutto il collegio, nel momento in cui si  otteneva l’agognata cattedra.
Chi le ricorda? Per caso qualcuna di queste “regole”, pur adattate al momento attuale, si intravvedono all’orizzonte quando si parla di meritocrazia?). In compenso non mancarono gli applausi, i pasticcini e qualche bottiglia di spumante. Ma non basta: in taluni ambienti si ispezionava, si scandagliava anche il “pedigree – super green pass”. Si risaliva, infatti, addirittura alla condotta dei nonni! Che mondo “antelucano”! Quindi… hanno ragione quelli che parlano di “secolo scorso”!?

Ma torniamo alle pagelle…

Le assenze erano state molte. Olio di ricino, obbrobriosi clisteri, erba corallina, latte d’asina e… pennellazioni erano per me all’ordine del giorno! Anche quello contribuiva alla “formazione” del bambino! Altra “sofferenza” e “sacrificio”! Ma non vi erano altri rimedi oppure non vi era denaro per chiamare il medico (comunque a pagamento) e/o comprare i medicinali (anch’essi a pagamento per intero).

Pagella 3^ elementare

Nella pagella di terza si nota:

  1. Che oramai è… completa (sono valutate tutte le materie)
  2. Una certa propensione verso la storia e geografia (se il buon giorno si vede dal mattino!)
  3. Sulla destra vedo scritto: ha completato gli studi di grado inferiore” [Caro lettore ci pensi… dopo la terza elementare già affrontavi gli studi di…. grado “superiore” per cui con la licenza elementare potevi aspirare, quando raggiungevi la maggiore età (21 anni), anche a qualche posto di lavoro (ad esempio bidello, oggi collaboratore scolastico!). A tal proposito qualcuno addirittura osa pensare che per questo motivo hanno abolito l’esame di licenza elementare e di conseguenza quel… pezzo di carta: la paura, cioè, di dover dare un posto di lavoro, già a 18 anni, con la…licenza elementare!]. Sarà vero? Intanto noi, all’età di 8 anni circa, dovevamo affrontare il primo ostacolo: il primo esame della vita scolastica. Dopo ve ne saranno tanti altri (a cadenza biennale o triennale), per non parlare degli eventuali esami di “riparazione” a settembre; della serie “ gli esami non finiscono mai!”

Mi chiedo e chiedo: Siamo, per questo, una generazione di “stressati e/o terrorizzati!? Forse l’uno e l’altro perché la nostra sofferenza ed il nostro stress hanno procurato disastri in ogni campo! Tra l’altro, per non far provare ai nostri figli ciò che abbiamo provato noi, abbiamo concesso troppo a loro ed anche a noi stessi!
Qualcuno invece, asserisce che siamo stati “formati, forgiati e temprati” fin dalla più tenera età. Allora a 15 anni, sotto molti aspetti, si era già adulti mentre ora – si dice (così ho sentito dire) -, che a quell’età si esce dalla fanciullezza o quasi.  Esiste ancora l’adolescenza?
O si è catapultati nel mondo degli adulti anche se soltanto sotto alcuni aspetti? Come ad esempio: guidare veicoli, uscire tardi la sera e ritirarsi tardi il mattino successivo, avere rapporti sessuali, partecipare a gare di ogni tipo, anche canore, dove comunque si è sottoposti a stress?
Insomma: esiste ancora la “beata” gioventù? Al contrario, però, a 18 anni raramente si entra stabilmente nel mondo degli adulti sotto l’aspetto lavorativo! Manca la possibilità o non si vuole? Chi lo sa. Fatto sta che guadagnare qualcosa con le proprie mani penso faccia bene alla personalità: si possono capire tante cose!

  1. Al di sotto c’è la firma dei due commissari: la maestra Margherita (di cui sentivo un gran bene) ed il maestro Tommaso Lamonica (mi sembrava molto simpatico, diverso dal mio maestro).
  2. Il mio maestro era ancora Tatonno Scotti

Il secondo ciclo della scuola elementare: le… “superiori”
Iniziava il secondo ciclo della scuola elementare quello che ti portava alla prima, sudata, “carta”: la licenza elementare. Pertanto:

Pagella 4^ elementare

Nella pagella di quarta si nota:

  1. Di nuovo l’insufficienza in “disegno e bella scrittura” [ricordo che la maestra ci portava ai Guarini per prendere l’argilla e poi lavorarla. Io non facevo altro che inguacchiarmi le mani. Per fortuna c’era il grembiule!]
  2. La firma della maestra Lola a cui va il mio caro saluto e la mia gratitudine. La ricordo più dolce e meno severa del marito.
  • Pasquale pagella 5^ elementare
  • Nella pagella di quinta si nota:
  1. Che alcune discipline sono cambiate rispetto agli anni precedenti (non so se erano cambiate a livello generale, oppure erano le discipline previste per la 5^ elementare) [propendo per la prima ipotesi]. Dopo religione, infatti, vi era il comportamento e di seguito educazione fisica (perché?) poi le altre discipline.
  2. Ecco, a distanza di due anni, la seconda “prova” della vita scolastica: l’esame di 5^! Commissari: questa volta la maestra Albano Civita e di nuovo Tommaso Lamonica
  3. Infine la firma della maestra Lola

Finalmente il primo pezzo di carta quello che dava la possibilità di accedere alla scuola superiore. Qualsiasi? Nient’affatto: soltanto alla Scuola di Avviamento Professionale. Unica scuola esistente sull’Isola. Pertanto per frequentare le Medie si era costretti ad “espatriare”. Così, come vi erano quelli che andavano via per necessità: gli emigranti. Anch’io, per necessità, fui costretto, con mio grande disappunto, a far parte di quella schiera. Avrei di gran lunga preferito correre da Chiaia di Luna alla Calacaparra, piuttosto che essere “confinato” (proprio io! …proveniente da terra di confino) là dove mi portarono. Anch’io sradicato dalle mie radici. Ma avrei mai potuto oppormi alla patria potestà?

Pur essendo l’Avviamento Professionale un buon traguardo, al termine si poteva accedere anche a qualche posto da impiegato, quella scuola non apriva le porte di tutte le scuole superiori. Erano esclusi, infatti, i licei. Che a loro volta aprivano le porte di tutte le facoltà universitarie, altrimenti chiuse.
Ma molti bimbi dell’isola, per motivi legati soprattutto all’aspetto economico, non andavano oltre la licenza elementare.

 

Nota
(1) 
Il R. D. 6 maggio 1923, n. 1054 (1), dedicato all’ordinamento dell’istruzione media, stabilisce che ai professori si applichino, in materia disciplinare, le disposizioni vigenti per gli impiegati civili dello Stato. Il R. D. 30 dicembre 1923, n. 2960 (2), riportante disposizioni sullo stato giuridico degli impiegati civili dell’amministrazione statale, prescrive la compilazione, per ogni impiegato, delle note di qualifica, su prospetti conformi a modelli da stabilirsi da ciascuna amministrazione. Le note di qualifica devono comprenderele notizie riguardanti le condizioni fisiche e le qualità intellettuali dell’impiegato, la sua condotta in ufficio e quella privata, la diligenza e l’operosità, nonché tutte le speciali circostanze riguardanti il disimpegno del servizio cui è addetto, l’attitudine alle funzioni del grado superiore, e ogni altra annotazione ritenuta opportuna”
…omissis… Il giudizio complessivo è espresso con le qualifiche di: ottimo, distinto, buono, mediocre, cattivo.

 

[I miei primi… dieci anni (5). Continua]

1 Comment

1 Comment

  1. Tano Pirrone

    16 Febbraio 2022 at 19:27

    Senza addentrarmi nel tema specifico delle pagelle, che tengo ben conservate, voglio spostare l’attenzione su quella della terza elementare e in particolare sul valore bollato che è attaccato in basso a destra nella pagina di sinistra. E’ un chiudibusta-francobollo della Croce Rossa emesso per le vaccinazioni antitubercolari… Ne ho trovato in rete uno sempre dello stesso valore (10 lire) “per i tubercolosi poveri”. Capite il profondo senso di smarrimento che prende, a volta, quelli della nostra età e con il nostro passato?

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