Ambiente e Natura

Casamicciola, la svolta istituzionale sui ‘Commissari’. Lettera aperta al direttore del ‘Mattino’

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Ho indirizzato una Lettera aperta al direttore de ‘Il Mattino’ che è ancora il più importante giornale del mezzogiorno.
La “ricostruzione fantasma” di Casamicciola è un caso nazionale di “ricostruzione mancata” e di frazionamento delle competenze fra vari enti pubblici che è causa esiziale della inefficienza della pubblica amministrazione. Il governo deve porvi rimedio. É esteso il disordine amministrativo a tutto il Mezzogiorno.
Consideriamo il caso di Bagnoli a Napoli. Da oltre 40 anni è chiusa l’Italsider. E da 40 anni non si attua una ‘riqualificazione ambientale’ con enorme impegno di denaro pubblico. Anche la piccola isola di Ponza deve porre sul tappeto – e con rilievo nazionale – la riqualificazione ambientale dell’area della ex miniera e scegliere un investimento pubblico per un porticciolo turistico a Le forna e un villaggio turistico.
Insomma voci alle trombe per una nuova economia del turismo, dell’ambiente e della cultura.
G. M. di R.

Al dr. Federico Monga
Direttore de Il Mattino
Napoli

Egregio Direttore,
nell’esprimerle il mio più profondo ringraziamento per la coraggiosa denuncia sull’abbandono di Casamicciola – ancora una volta la più colpita dal terremoto del 21 agosto 2017, il tredicesimo nella sua storia in sette secoli – apparso nella pagina dei Commenti & Lettere di martedì 2 febbraio 2022 – ho rimarcato che l’inchiesta de Il Mattino ha determinato su questa dolorosa vicenda una svolta istituzionale, denunciato una enorme inefficienza pubblica, aperto un dibattito contenutistico per una ricostruzione ed un rilancio di Casamicciola, la più antica stazione di cura, soggiorno e turismo dell’isola d’Ischia fin dal 1604.

Infatti la ‘svolta istituzionale’ non è avvenuta con la immediata nomina del nuovo Commissario Governativo – peraltro già adottata dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’ottica di una unificazione nazionale delle “emergenze” –  ma con l’accelerazione del processo di riforma avviato dal Consiglio dei Ministri con l’approvazione del disegno di legge-delega per un Codice della Ricostruzione approvato nella seduta del 21 gennaio 2022.

L’obiettivo è “garantire l’esercizio coordinato delle attività fra i diversi livelli di Governo nella ricostruzione dei territori colpiti da eventi sismici intervenendo sulle funzioni di Stato, Regioni, Province autonome, Comuni e Unioni dei Comuni, città Metropolitane e enti di area vasta, differenziando le responsabilità, i compiti e i poteri”.
La delega prevede la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alla Ricostruzione nell’ambito del Presidenza del Consiglio dei Ministri in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile.
La relazione illustrativa del disegno di legge afferma che “i processi di ricostruzione non si dovranno limitare alla riparazione materiale dei danni ma debbono assicurare  ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico”.

Alle Regioni è affidato il compito di istituire un apposito Ufficio speciale per la ricostruzione, con conferenze di servizi per una concertazione efficiente della decisione pubblica.

L’Ufficio Speciale supporterà i Comuni nella pianificazione urbanistica connessa alla Ricostruzione esercitando la funzione di soggetto attuatore per la Ricostruzione e il rilancio economico.

 

Si può quindi capire come l’attuazione di una simile riforma – pre-attuata con la nomina di un solo Commissario di Governo per il Centro-Italia e per Ischia – sia stata positivamente commentata dal Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, che tuttavia non è entrato nel giudizio di merito sul  ‘Preliminare’ al Piano di Ricostruzione presentato dall’assessore all’urbanistica, Bruno Discepolo, il 3 agosto 2021 e sul quale ho già espresso sulla rivista Il Continente nel numero 1/2021 l’unanime commento – andando a prendere a prestito l’espressione resa celebre dal personaggio di don Ersilio Miccia da Eduardo De Filippo nell’Oro di Napoli –  del Comitato di Redazione costituito dal prof. Giuseppe Luongo, dalla prof.ssa Ilia Delizia, dal prof. Antuono Castagna e dall’ing. Giuseppe Conte, autori di puntuali interventi – di denuncia e di annuncio –  in merito alla Ricostruzione ed alla Riqualificazione di un territorio di appena 8 Km2 (Casamicciola e Lacco Ameno) dove Ricostruzione,  Delocalizzazione, Trasformazione Urbana sono immediatamente individuabili se si conosce, come si deve, l’opera di studiosi compendiata nella monumentale monografia del Servizio Sismico Nazionale del 1999 sul terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883 coordinata dal prof. Giuseppe Luongo e che non ha bisogno di inutili microzonazioni ma di una decisione di pianificazione che è destinare a Parco Naturalistico e Scientifico un’area di circa 2 Km2 per sicurezza sismica e nuovo sviluppo naturale, scientifico, culturale e paesaggistico.

Quella che ho  definito una ‘evidente insufficienza’ del Commissario Straordinario di Governo, Carlo Schilardi, emerge dalla statistica descrittiva della ‘ricostruzione privatistica’ con ordinanze per ‘danni lievi e danni pesanti’ che in circa cinque anni ha esaminato e portate a compimento 175 pratiche su 1060 immobili danneggiati e 1254 ordinanze di sgombero per la sola Casamicciola salvo precisazioni –  ben accolte e chiaramente individuate – perché emergerà che nessuna casa è stata ‘recuperata’ nell’area epicentrale – di circa 2 Km2 – imbracata con orribili impalcature di legno e ferro che il foto-servizio di Sergio Siano documenta senza alcun commento.

Nel mentre  c’è stata una ricostruzione spontanea di case, negozi, alberghi, nell’area della Riviera di Casamicciola legata ad una rinascente economia legata al porto turistico e commerciale – il secondo dell’isola d’Ischia – che è la nuova direttrice fondamentale di sviluppo.

È sulla “Riviera” che deve rinascere immediatamente la nuova Casamicciola e la ‘trasformazione urbana’ del grande edificio di proprietà dell’Ente Morale Pio Monte della Misericordia (25mila mq2 e 50mila mc. di superficie coperta) in rovina da 50 anni con una incredibile conflittualità giuridica e finanziaria è la pietra miliare per ogni disegno di ricostruzione e di rilancio.
Avevo comunque fin dal gennaio 2019  nel numero 2 de Il Continente –  pp. 24 e 25 – affermato che “la Ricostruzione è una gigantesca opera pubblica ed i Poteri Straordinari devono sospendere i Poteri Ordinari”.
La nomina stessa di un Commissario Straordinario codifica l’inadeguatezza e l’incapacità del piccolo Comune – per struttura tecnica e classe politica – di affrontare la catastrofe.  

Invece è accaduto in questi quattro anni che il ‘potere straordinario’ si è aggiunto al ‘potere ordinario’ del Comune, della Città Metropolitana e della Regione e nella bolgia dei Piani – PUC, Strategico, Paesistico – non è nato alcun Piano e nessuna ricostruzione ed è stata semplicemente perpetuata una emergenza con il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) a circa 1500 sfollati di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Così un potere straordinario si è aggiunto a quello ordinario con un aggravio della burocrazia e del frazionamento amministrativo.

È questa colossale inefficienza pubblica che è stata denunciata anche da Il Mattino ed alla quale lo Stato pone rimedio con la nomina del Commissario Straordinario, avv.  Giovanni Legnini, che dovrà esercitare poteri straordinari con un Ufficio Speciale di concerto con la Regione istituito a Casamicciola cioè nei luoghi principali della  Ricostruzione diventando soggetto attuatore sia della Ricostruzione” sia del Rilancio Economico poiché Pianificazione Territoriale e Programmazione Economica possono e debbono essere coniugati senza consumo di suolo.

Egregio Direttore,
nella mia lettera le ho dato atto che Il Mattino con la sua inchiesta ha aperto un  dibattito contenutistico per una ricostruzione ed un rilancio di Casamicciola. Un dibattito sui contenuti non sulle persone.
Un simile dibattito può essere utile a tutta l’area metropolitana di Napoli poiché l’ occasione dei fondi del PNRR non deve essere perduta.
Credo che debba interessare anche il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che è anche Sindaco Metropolitano e Commissario di Governo per il recupero dell’area di Bagnoli.
Su questi contenuti e senza personalismi deve intervenire sia la Politica che la Scienza senza dimenticare tuttavia (o purtroppo) che le idee camminano sulla gambe degli uomini e se gli uomini non sono all’altezza dei tempi anche quello che è evidente non si realizza.

Casamicciola, 4 febbraio 2022

Giuseppe Mazzella
Direttore de Il Continente

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