Segnalato dalla Redazione
Continua a mietere riconoscimenti lo storico vino Biancolella delle Antiche Cantine Migliaccio di Ponza.
Gli esperti della guida “Vinibuoni d’Italia” del Touring Club hanno recentemente assegnato le “Quattro stelle“, il massimo punteggio previsto per la selezione dei vini autoctoni, a 14 vini pontini tra cui il “nostro” Biancolella.
“Le quattro stelle – specificano i dirigenti del Touring Club – sottolineano un vino in cui ci sono una completa espressione del vitigno e un rapporto di eleganza finezza, consistenza ed equilibrio meritevoli. Un vino ottimo, da consigliare in assoluto.”
A due di quei 14 vini, e precisamente al Biancolella delle Antiche Cantine Migliaccio e al Cardito di Donato Giangirolami, è andato anche un altro riconoscimento, la “Corona”, che viene attribuita a quei vini che “hanno entusiasmato per l’assoluta espressione del vitigno e del territorio di appartenenza, per la gamma aromatica, per il corpo e per l’armonia. Vini di forte identità, il cui ricordo rimane impresso con la capacità di emozionare a lungo”
La notizia dalla pagina Zapping – Gusto dell’edizione di Latina Oggi di ieri, 30 gennaio
(cliccare sull’immagine per ingrandire)
l’articolo in formato pdf da LT Oggi. Domen. 30 genn. 2022. p 44
Giuseppe Mazzella di Rurillo
31 Gennaio 2022 at 09:52
Desidero inviare i miei complimenti alle cantine Migliaccio di Ponza. Lo faccio a nome di tutta l’isola d’Ischia perché avverto l’emozione del legame indissolubile tra le popolazioni dell’isola d’Ischia e quelle dell’isola di Ponza. Un legame commovente tra madre e figlia. Il Biancolella fu portato ad Ischia dai greci nello ottavo secolo a. C. “Il remo e la zappa” – come sintetizzava lo storico d’Ischia Giuseppe d’Ascia – per secoli e secoli ha caratterizzato la nostra economia. I Migliaccio – un cognome diffuso nell’isola d’Ischia – furono fra i primi colonizzatori di Ponza nel diciottesimo secolo. Il Biancolella è coltivato e diventa buon vino a 44 miglia dall’isola madre. Anche a Ponza è coltivazione “eroica” sui terrazzamenti a picco sul mare. Ad Ischia abbiamo 16 case vinicole. Il Biancolella di Antonio Mazzella da Campagnano – il villaggio da dove partirono i Mazzella nel mondo – nel 2021 é stato premiato come miglior bianco d’Italia ma premiati anche quelli di Andrea d’Ambra e Salvatore Cenatiempo. Questi legami tra Ischia e Ponza non devono essere recisi. Un distretto turistico tra le “isole napoletane” da Capri a Ponza che propongo fin dal 2009 trova ragioni nella storia e nella economia. É un progetto civile che mi sento di rilanciare. G. M. d. R.
Luciana Sabino
3 Febbraio 2022 at 14:32
Gentile signor Giuseppe,
quello che lei ha scritto sulle Antiche Cantine Migliaccio, e sui forti legami che intercorrono tra Ischia e Ponza, mi ha commosso e gratificato.
Grazie per i suoi apprezzamenti sui nostri vini, grazie per le belle parole di fratellanza ed amicizia. Sono inoltre curiosa di leggere quello che Giuseppe D’Ascia ha scritto del vitigno Biancolella.
Anche i Migliaccio erano originari di Campagnano, ed il primo Migliaccio che mise piede a Ponza intorno al 1731, Pietro Migliaccio, ebbe in enfiteusi perpetua, insieme al compare Mazzella, i terreni di Punta Fieno, dove impiantò i vitigni dell’isola natìa, Biancolella, Forastera, Guarnaccia, Piedirosso, Aglianico. E così di Migliaccio in Migliaccio, arriviamo a Benedetto Migliaccio, padre di Anna Civita Migliaccio, madre di mio marito Emanuele Vittorio, ed arriviamo a noi due, alla nostra passione, al nostro amore per il territorio, che ci spinge a continuare il lavoro degli antenati.
Mi auguro di conoscerla di persona, e la sua idea del distretto turistico tra le isole napoletane, che include anche Ponza, mi sembra veramente appropriata!
Nel ringraziarla nuovamente, e con l’augurio di conoscerci presto, la saluta caramente insieme a mio marito
Luciana Sabino – Azienda Agricola Antiche Cantine Migliaccio Isola di Ponza