Economia

Il Pnrr e le isole minori che non riescono a beneficiarne

Proposto dalla Redazione

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Si ritorna a parlare di Pnrr e di isole minori a proposito della banda larga, strumento ritenuto ormai indispensabile per alleggerire il peso delle distanze e degli isolamenti. Tema clou che non poteva non riguardare le nostre isole risultate destinatarie, alla stregua di tante altre isole minori, di fondi messi a disposizione nell’ambito della realizzazione del Pnrr.
Ma l’utilizzo di quei fondi presuppone l’elaborazione di progetti che non sempre è facile realizzare. E pare che nessuna isola vi abbia partecipato.

Al riguardo un interessante articolo ripreso dall’edizione odierna di Latina Oggi

Pnrr, il territorio vacilla sui bandi. Le prime “vittime” sono le isole pontine
di Jacopo Peruzzo

Lo scenario. Deserta la gara per portare il collegamento in banda ultralarga: assenti anche Ponza e Ventotene. L’allarme: progetti troppo complessi per i piccoli enti

Pioggia di finanziamenti e grandi opportunità per la riqualificazione dei territori, con l’obiettivo di raggiungere i tanto desiderati obiettivi della Ripresa e della Resilienza. Il Pnrr è obiettivamente uno strumento che può far ripartire comuni, regioni e l’Italia intera, ma è necessario porsi una domanda: i territori sono pronti alla sfida?
Purtroppo no, verrebbe da dire guardando come sono andate le prime gare.

Ne è un esempio quanto accaduto con il bando del Ministro Colao, quello per il collegamento in banda ultralarga delle isole minori. Per farla breve, si tratta di una gara che avrebbe permesso, a chi vive a Ponza e Ventotene, di disporre di una connessione ultraveloce, proprio come accade per chi risiede nel centro del capoluogo.

Eppure, la gara in questione è andata deserta. Ma come possono le isole minori, con enti piccoli e quindi una manciata di dipendenti, rispondere a gare così complesse e in tempi così stretti?

E come fa il privato ad assumersi un margine di rischio così alto? Infatti, come spiegato anche dal commissario Agcom Antonello Giacomelli, l’avviso in questione prevedeva «fideiussioni molto impegnative, penali elevate e condizioni di particolare rigidità nella interpretazione delle norme del Pnrr», motivi che «hanno di fatto concorso a far sì che i circa 60 milioni del bando siano rimasti non assegnati. In particolare, a mio avviso, risulta inaccettabile il trasferimento sulle imprese degli effetti del mancato rispetto della deadline prevista dal Pnrr».

Insomma, la provincia perde già la sua prima opportunità, perché i territori (così come in tutta Italia) non sono stati in grado di partecipare alla gara pubblica.

Ed è qui che si inserisce il discorso relativo alla realizzazione di una sovrastruttura che possa occuparsi di mettere a sistema i territori affinché i Comuni non restino soli (come auspicato dalla neonata Cethegus Scpa, per esempio).

Adesso si guarda alle prossime opportunità, nella speranza che non si traducano in altre occasioni perse. C’è per esempio il Bando Borghi, che prevede lo stanziamento di somme che variano tra 1,6 e 2,4 milioni di euro per i Comuni fino a 5.000 abitanti, al fine di creare nuove offerte culturali, rivalutare i piccoli artigiani e realizzare una serie di interventi per fermare l’esodo dei cittadini e addirittura favorire il ripopolamento. C’è poi un’altra opportunità all’orizzonte che riguarda ancora una volta l’arcipelago pontino.

Si tratta del bando Isole Verdi, per cui si potrebbe arrivare a 14,5 milioni di euro per Ponza e 12,5 milioni di euro per Ventotene, con l’obiettivo di realizzare una nuova politica di mobilità green, con battelli ibridi a impatto zero. Ma non solo: è l’occasione per chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti in modo sano, dare il via ad un diffuso efficientamento energetico e realizzare un ciclo delle acque virtuoso.

Ma anche in questi casi si tratta di gare ampie e i Comuni da soli non riuscirebbero a partecipare.

Qualcosa, però, si sta muovendo, proprio in questa direzione.

In formato .pdf la pag. 13 di Latina Oggi con l’articolo LT Oggi 25.01.22.pag. 13. PNRR e isole pontine

2 Comments

2 Comments

  1. vincenzo

    26 Gennaio 2022 at 17:50

    Sapete amici, secondo me in questo momento stanno aumentando i monarchici, e per quanto ci riguarda i nostalgici dei Borbone. Ponza con loro ha avuto un’attenzione economica, finanziaria, politica organizzativa e sociale. Ancora oggi il Centro studio di Rosanna Conte non può che parlare dell’importanza di quelle opere pubbliche borboniche. Il porto di Winspeare ancora oggi è l’unico fiore all’occhiello da mettere in mostra dai ponzesi per fare turismo da quì a 100 a venire.

    Questo è stato possibile perché il potere (la Regia) e la politica (la Regìa) era vicina, era a Napoli e conosceva i problemi dei propri territori.

    C’è stato un periodo nei tempi moderni, negli anni che vanno dal 1975 al 1991, che qualcosa ha funzionato anche nel Repubblica italiana, quando vennero strutturate le Regioni. Le realtà locali avevano dei punti di riferimento. In quel periodo Le isole Pontine furono aiutate dalla regione Lazio con un ottimo progetto politico-finanziario. Appunto: “Progetto isole Pontine”.

    Che cosa è rimasto di quel progetto? Qualche scuola, un abbozzo di rete idrica e fognaria, una struttura spacciata per depuratore a Cala Feola poi in pratica un semplice pretrattatore.
    C’erano anche dei finanziamenti per i trasporti marittimi, c’era un sostegno finanziario per le tante emergenze, c’era comunque una attenzione molto sensibile per le istanze isolane. Ma queste possibilità finanziarie, questo sostegno politico e tecnico era già previsto nella legge.

    Dopo il 1992 le cose sono precipitate. E’ subentrata la mano lunga dell’Europa con la sua cultura liberista.
    Mercato, concorrenza, omologazione delle politiche statali alle direttive europee.

    Dall’alto calano sugli Stati direttive e diktat che non possono essere discussi dai parlamenti e questi ordini perentori distruggono i territori, i piccoli comuni, i centri storici e le vite dei cittadini.

    Che cosa arriva dall’Europa? Le quote latte, le quote pesca, le quote agricole, le liberalizzazioni selvagge, le privatizzazioni selvagge e poi la pianificazione territoriale in base a leggi ecologiche che burocratizzano i territori.

    Tutto ha una logica: quella di rendere la vita difficile ai cittadini, e di espropriare gli Stati delle loro prerogative costituzionali.

    Oggi siamo alle prese con questo PNRR. Fondi stralciati a rate la cui erogazione impone riforme liberiste. I Comuni entro Aprile dovrebbero essere in grado di aderire con loro progetti a questa apparente lotteria. Hanno messo in piedi l’ennesima aspettativa per distrarre ancora i cittadini da quelli che sono i veri obiettivi. Denaro che arriva da una parte (per chi è capace di prenderlo) ed esce dall’altra. Tagli della spesa pubblica che devono garantire anche i Comuni con taglio del personale. Infatti: “è fatto divieto di impiegare le risorse del PNRR per finanziare assunzioni a tempo indeterminato.”

    Privatizzazione definitiva dell’acqua pubblica, precarizzazione del mercato del lavoro, la pensione si allontana nel tempo, abolire il reddito di cittadinanza pensato come sostegno per chi non ha reddito con quello che è stato denominato (GOL)“Garanzia di occupabilità dei lavoratori” : “assicurare che i percettori di reddito di cittadinanza, ma anche di NASPI e di cassa integrazione straordinaria, siano costretti – pena la perdita immediata del contributo – ad accettare le proposte di lavoro più misere”.

    Evviva Ferdinando I° di Borbone re delle due Sicilie.

  2. silverio lamonica1

    26 Gennaio 2022 at 18:00

    Voglio sperare che le Amministrazioni comunali di Ponza e Ventotene si siano attivate ad avere dei supporti tecnici per elaborare e presentare i progetti di banda larga, borghi e così via. Del resto, basta fare una ricerca al computer e mettersi lì, con santa pazienza a leggere i vari dispositivi e, di conseguenza, ad adottare i relativi provvedimenti.
    Un suggerimento potrebbe darlo, ad esempio, il seguente sito: https://www.ministroperilsud.gov.it/it/approfondimenti/schede/aiuto-comuni-pnrr/

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