Ambiente e Natura

Appunti da una quarantena (1)

di Silveria Aroma

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Ne senti parlare per mesi e mesi, leggi numeri ogni singolo giorno. Lo percepisci lontano all’inizio, lontanissimo, poi si avvicina sempre più; senti di camminarci in mezzo e, alla fine…

Se mi chiedessero come è capitato non saprei cosa rispondere. Ho ripercorso a ritroso i giorni cercando il punto, il momento esatto, ma inutilmente.
Mi sono vaccinata. L’uso continuo della mascherina mi ha fatto pensare spesso ad un leggero, inesorabile, spostamento in avanti delle orecchie. Rinunciare ad una vita sociale fatta di incontri, aperitivi, cene e feste mi è venuto estremamente naturale in virtù del mio carattere. All’igiene delle mani (come di tutto il resto) ho sempre badato.

Eppure mi trovo chiusa in casa, positiva anche nei pensieri. E dire che per me la quarantena non era che una bandiera gialla issata su una nave, retaggio del mio mondo infantile popolato da vascelli e pirati… questo fino a due anni fa.

Se mi chiedessero come mi sento ora, facendo le corna sotto il tavolo, direi bene; tolto un leggero (ma costante) mal di testa che un po’ mi ricorda come mi sentivo dopo la prima dose di vaccino.

Intanto voglio fare a tutti quelli che si trovano in questa situazione, i miei migliori auguri di una pronta guarigione e di un buon ritorno alla normalità.

Ora che sono qui in casa, costretta a stare ferma, ho tempo per pensare a bolle colorate e pianificare la mia vita nel modo più caotico possibile… non siamo tutti idonei alla ragione o al calcolo delle verità, da sempre per me formula astrusa. Ho un po’ di tempo anche per scrivere, in totale tranquillità. Magari riuscirò addirittura a finire Kafka sulla spiaggia, libro iniziato settimane fa.

Gaia, la mia naturalista del cuore, mi mostra (e spiega) ecosistemi distanti attraverso l’invio di piccoli video realizzati da lei. Il mio telefono è animato da chiamate, messaggi e offerte solidali di aiuto. Ma grazie grazie parenti e amici, siete splendidi! Questa è una bellezza che credo appartenga soltanto ai piccoli mondi umani, dove ci si conosce e dove, nel bene o nel male, si vede ancora l’altro.

Il Comune di Ponza attiva con una certa velocità un servizio a sostegno di chi si trova recluso fra le pareti domestiche, un beneficio utile sia per la raccolta dei rifiuti che per la necessità di avere a disposizione farmaci, cibo o altro.
La Protezione Civile da due anni vigila giorno e notte su tutto il territorio nazionale, è importante sapere di non essere soli specie per chi ha particolarmente bisogno.

I sensi a quanto pare mi funzionano ancora bene, e mi sono goduta una strepitosa pizza rossa con l’aglio, sapeva di affetto e di forno antico…

Stanotte ho ripreso il libro e ho scoperto che non mi accende; si tende spesso a pensare sia il tempo a determinare sospesi e assenze e non il nostro scarso interesse legato a una non accensione o a uno spegnimento.

Quando sentirai il telefono che non suona, sarò io che non chiamo (Fannie Flagg, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop), ripeteva spesso una mia amica.

 

 

 

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