Defunti

Il mio ricordo del vicesindaco Giosuè Coppa

di Piero Vigorelli

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A Ponza tutti lo conoscevano come “Il Cancelliere”, perché questa è stata la sua professione per quasi 50 anni, dai primi incarichi
in giro per l’Italia a dirigente delle Cancellerie a Napoli e Roma.

È stato il Vicesindaco dell’Amministrazione di Piero Vigorelli (2012-2017), con la delega al Demanio e al Contenzioso. Prima, aveva sempre declinato le proposte di candidatura o di incarichi “politici”.

Credeva nella necessità per Ponza, scossa da una brutta esperienza, di un Sindaco forestiero, avulso dai giochi di palazzo e da legami familiari, alla guida di una squadra di giovani alla prima esperienza amministrativa, bravi e volenterosi.
Come ci aveva promesso, ogni mattina, alle 8 in punto, era nel suo ufficio in Comune. Si poteva rimettere l’orologio.
Nel pomeriggio, ogni giorno percorreva a piedi i circa tre chilometri della via Panoramica, per restare in piena forma.

L’ho conosciuto nel marzo 2012 proprio intercettandolo nella sua passeggiata. Abbiamo ragionato sulle cose che si dovevano fare, e l’intesa è stata fulminea. Unica condizione: un mio solenne impegno di fare il Sindaco a Ponza, non da Roma.

Segnato profondamente dalla prematura morte della moglie e di un figlio, la sua grande gioia erano i nipoti, e i loro figli. Bisnonno felice.
Era un Ponzese amante della sua terra come accade a quanti ne erano stati lontano per esigenze di lavoro.
Viveva con orgoglio la sua ponzesità. Me l’ha trasmessa.

Era la guida morale della nostra Amministrazione, un grande maestro di vita.
Era come un padre.

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