Ambiente e Natura

Il dissalatore a Ponza

segnalato dalla Redazione

 

Riportiamo integralmente da Latina Oggi (pag. 34) edizione odierna, l’articolo con la notizia della decisione del Consiglio di Stato nel giudizio definitivo sul dissalatore. Anche in ritaglio immagine a fondo articolo

Ponza • Minturno • Santi Cosma
Dissalatore, gli atti furono legittimi

Gli atti per il dissalatore di Ponza furono legittimi.
Ieri pubblicata la sentenza che rigetta l’appello
Tappe. Il Consiglio di Stato rigetta in via definitiva il ricorso del Comune contro la scelta di Cala dell’Acqua

PONZA — E’ terminato ieri il lungo braccio di ferro tra il Comune di Ponza, l’Ato4, la Regione Lazio e Acqualatina spa per la costruzione del dissalatore in località Cala dell’Acqua.
Il Consiglio di Stato ha infatti pubblicato la sentenza con cui rigetta in via definitiva le eccezioni dell’amministrazione locale, che aveva espresso anche in secondo grado le riserve di legittimità presentate al Tar di Latina, il quale a sua volta le aveva respinte.
Il Comune di Ponza chiedeva di annullare la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi decisoria per la realizzazione di un impianto cosiddetto «Modulo Skid temporaneo», adducendo come motivazione il fatto che quella dislocazione violava le statuizioni urbanistiche e che comunque l’ente locale non aveva dato il proprio assenso.

Avverso questa contestazione dell’amministrazione dell’isola, rappresentata dall’avvocato Salvatore Antonio Napoli, avevano presentato una serie di controdeduzioni sia l’Ato4 e Acqualatina, rappresentate dall’avvocato Salvatore Scafetta, che la Regione Lazio per il tramite dell’avvocato Elena Prezioso.

La conferenza sul dissalatore si era conclusa con parere positivo il 19 dicembre 2018, per il Comune in modo tardivo poiché il termine sarebbe scaduto il 5 dicembre. Scrivono però i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza che «è accaduto di fatto che il Comune di Ponza abbia prestato acquiescenza allo svolgimento della seduta conferenziale negli esiti decisionali perché trasmise una nota successiva» e perché non fece verbalizzare il dissenso durante la seduta medesima. Sono state altresì rigettate le eccezioni di tipo urbanistico, sia quella che riguarda la violazione dello strumento urbanistico sia quella dello stravolgimento dello stato dei luoghi in modo permanente. Eccezione per la quale non si è entrati nel merito specifico poiché la dislocazione del dissalatore in località Cala dell’Acqua a Ponza non fu una scelta operata nel 2018 da quella Conferenza dei Servizi del dicembre di quell’anno, bensì una deliberazione non contestata fatta dall’Autorità d’Ambito nel lontano 2007 al fine di redigere il progetto preliminare e quindi era quello, semmai, il provvedimento da impugnare allora. E, si legge in sentenza, «la progettazione preliminare del 2017 aveva determinato con esattezza la localizzazione dell’impianto».

 

NdR: La foto riportata dal giornale ritrae la zona della parata con i Faraglioni del Calzone Muto, immagine che non ha nulla a che fare con Cala dell’Acqua

 

Appendice del 16 dic. 2021

Torna Latina Oggi edizione odierna (a pag. 34) sul giudizio del Consiglio di Stato sulla vicenda del dissalatore, titolando: “Il dissalatore temporaneo si farà presto”. Cliccare sulla immagine sottostante per ingrandire e leggere:

 

2 Comments

2 Comments

  1. La Redazione

    16 Dicembre 2021 at 12:44

    Torna Latina Oggi edizione odierna (a pag. 34) sul giudizio del Consiglio di Stato sulla vicenda del dissalatore, titolando: “Il dissalatore temporaneo si farà presto”.
    Il ritaglio nell’articolo di base

  2. Luigi Maria Dies

    19 Dicembre 2021 at 12:31

    “…Lo scopriremo solo morendo”
    Evviva l’acqua impotabile. A chi la vogliamo imputare questa nuova sconfitta per Ponza? Fiaccate le inadeguate opposizioni, si resta di nuovo impietriti di fronte a questo ennesimo smacco. E’ fatale che che ci siano tutte le premesse perché si ripetano scenari già visti.
    Dico:
    – Condotta idrica sottomarina. Tanti soldi. Qualcuno ha pagato, qualcuno ha incassato. Ottima come presa sul fondo del mare (o forse neanche quello), cioè come corpo morto per le navi cisterna. Mai completato. Risultato zero.
    Vedi ancora.
    – Depuratore. Insufficiente, spesso non operativo, sversamenti incontrollabili, inquinamento evidente, proprio nella stagione in cui l’isola si dovrebbe dare una lustrata difronte a decine di migliaia di ospiti.
    Metti poi.
    – Linee marittime ed urbane spesso in affanno, specie nei momenti in cui dovrebbero garantire la massima efficienza (si spera possano migliorare).
    Megalomanie.
    – Scogliere ciclopiche, come pugni nello stomaco, che alla resa dei conti si rivelano fuscelli che il mare spazza via. Continuate voi…

    Ora il dissalatore. Servirà a tanti. Sicuramente non a chi avrà sete. A chi compra e a chi vende opere da realizzare certamente sì. Non servirà per innaffiare, non sembra che le piante possano gradire. Per i servizi igienici forse basterebbe pompare direttamente l’acqua dal mare, cosi come per riempire le piscine di chi, nella sua bella villa al mare a Ponza, dimostra di apprezzarne così tanto le bellezze al punto da fare il bagno – guarda un po’ – in un buco pieno d’acqua salata, in giardino.
    Non mi voglio inventare nulla.
    Si stanno già facendo conferenze per capire e prevedere modalità per attenuare l’impatto dei dissalatori sull’ambiente che li ospita. Ci sarà una stretta delle regole per poterli e doverli gestire con più oculata attenzione. Costeranno tanto, probabilmente saranno insufficienti proprio in quei mesi quando dovrebbero esserlo. Aumenteranno i costi dell’opera per le aumentate esigenza di doversi adeguare a norme sempre più stringenti, dove sarà di fatto impossibile (tanto non è quella la priorità) che se ne possa aumentare anche la portata. Faranno dei danni. “Ma tanto è temporaneo!” Si sono già buttati avanti.
    Diventeranno obsoleti prima ancora di essere entrati a regime.
    Non so dove lo costruiranno, ma sicuramente non sopra un cucuzzolo. Si può immaginare quindi che sarà messo in opera in un’area che potrebbe essere destinata (chiaramente avendo le idee e i soldi) ad altre strutture di maggiore necessità.
    La causa è persa e, come al solito, chi ha vinto ha sempre ragione. Ma vi lascio un invito a leggere, per soddisfare una curiosità al proposito, il resoconto di questa conferenza di settembre.
    https://www.askanews.it/cronaca/2021/09/22/acqua-alternative-sostenibili-ai-dissalatori-sulle-isole-pn_20210922_00173-
    È solo una delle tante.
    Chi vince ha sempre ragione. Più soldi circolano, ha ragione chi più li sa far girare. I soldi ribaltano anche le regole e la logica.
    Se mi sono sbagliato “lo scopriremo solo vivendo”. Anche se finora tante cose le abbiamo scoperte morendo piano piano.
    Luigi Maria Dies

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