Ambiente e Natura

Ponza e Ventotene, finalmente la banda ultra larga

a cura della Redazione, su proposta di Luisa Guarino

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Sappiamo tutti quanto importante sia oggi avere la possibilità di connettersi senza problemi per lavorare da remoto o semplicemente per navigare su internet. E lo è ancora di più per chi si trova su una piccola isola. Ne abbiamo parlato spesso su questo sito prendendo spunto anche da proposte e denunce di turisti. Un articolo che compendia un po’ tutto è “Internet ultraveloce anche a Ponza e Ventotene“, pubblicato il 24 dicembre 2020. Pare ora che concretamente si dia corso al progetto di implementazione digitale anche nelle piccole isole.

da repubblica.it/dossier/economia/tecnologie-innovazione del 28 ottobre 2021

Da Ponza a Lampedusa: la banca ultralarga sbarca nelle isole minori
di Roberto Zarriello

 

Un backhaul ottico sottomarino renderà possibile l’implementazione digitale nelle isole di Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna. L’obiettivo è semplificare la vita dei cittadini e aprire nuove prospettive di crescita hi-tech per le imprese

Collegare 19 isole minori con cavi sottomarini in fibra ottica, per migliorare le connessioni esistenti e rispondere alle esigenze di famiglie e imprese. È questa solo una delle tante missioni che saranno portate a compimento grazie all’implementazione del 5G in tutta Italia. Un progetto che si prefigge di creare reti ultraveloci per la copertura di tutto il territorio nazionale, presso le amministrazioni pubbliche, scuole, strutture sanitarie e musei. Il divario digitale sarà ridotto, velocizzando la banda ultralarga e connessioni veloci in tutto il territorio nazionale.

Per la digitalizzazione del Paese il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha destinato 40,29 miliardi di euro, ossia il 21,05% dell’importo totale del Pnrr, che mira a realizzare un ecosistema virtuoso per creare ricchezza e nuovi servizi specializzati. Per quanto riguarda le isole minori saranno coinvolte le regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna. Si tratta di Capraia, Levanzo, Marettimo, Stromboli, Alicudi, Panarea, Filicudi, Salina, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Ustica, Ponza, Ventotene, Santo Stefano, San Pietro, Asinara, San Nicola, San Domino.

Il piano previsto dal Ministero dello sviluppo economico, finanziato con un ammontare complessivo di risorse pari a 60,5 milioni di euro, prevede tra gli interventi (proprio grazie all’evoluzione dei servizi 5G) la dotazione di un backhaul ottico che abilita lo sviluppo della banda ultralarga e l’incremento della copertura delle reti radiomobili. Nello specifico, il backhaul ottico (una sorta di rete di ritorno) dovrà essere accessibile a tutti gli operatori mediante punti di accesso al backhaul sottomarino individuati in base al criterio della minore distanza dalle dorsali ottiche esistenti e dall’approdo del cavo sottomarino.

Il documento studiato dal Mef contribuirà in modo sostanziale a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere. Soprattutto per le isole, considerata l’emergenza sanitaria determinata da Covid-19, è emersa la necessità di assicurare a cittadini e imprese collegamenti Internet a banda ultralarga che costituiscono il presupposto per l’esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, quali il diritto allo studio, al lavoro, nonché di assicurare la stessa sopravvivenza delle imprese, come auspicato anche dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Una rivoluzione digitale che modernizza tutto il Paese per avere una Pubblica amministrazione più semplice, un settore produttivo più competitivo e maggiori investimenti in turismo e cultura. Saranno, infatti, i cosiddetti ‘settori verticali’ a beneficiare della nuova tecnologia. La quinta generazione della telefonia mobile investirà l’automazione industriale, il turismo, la telemedicina. Implementerà le smart city, il settore automotive, sarà fondamentale per incentivare il continuo monitoraggio industriale.

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