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La politica lontana

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Giuseppe da Ischia gira in Redazione una nota pubblicata sulla sua pagina Fb che contiene anche dei commenti. Per nostra decisione e discernimento ne pubblichiamo solo uno significativo, eliminando quello dettato dal livore della sconfitta elettorale.
La Redazione

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Non mi entusiasma questa vittoria del “centrosinistra” alle amministrative. Non mi adeguo al “trionfalismo” di Letta. Il 60 per cento dell’elettorato non è andato a votare. La classe politica di ogni colore è stata omologata dalla ampia maggioranza dei cittadini. L’interesse per la cosa pubblica è di una minoranza “organizzata”. Credo che il voto di opinione è ininfluente. Il Pd certo appare il partito di equilibrio come un “nuovo centro” che si vuole mostrare come organizzazione “responsabile”. Ma la sinistra non appare. Il m5s si scioglie come neve al sole e il neo-leader Conte comincia a capire quanto è difficile costruire una organizzazione reale che resta ancora virtuale.
I nodi al pettine arriveranno con la nuova legge elettorale. Il “presidenzialismo” a livello locale non mi piace perché è diventato un “cesarismo” che allontana i cittadini dalla cosa pubblica. Erano migliori le vecchie leggi elettorali ed il sistema della elezione indiretta del sindaco. I consigli comunali sono ormai svuotati.

Comunque bisogna andare avanti. É un momento di “democrazia sospesa” in attesa di tempi migliori.
Ci dovranno essere.
G. M.

[2]

Maria Antonietta Mattei
Apprezzo l’onestà intellettuale che fa di questi risultati una lettura amara e realistica. Certi trionfalismi possono anche essere la reazione alla paura di un “peggio” penso che il peggio comunque lo stiamo vivendo nel vuoto sostanziale di organismi, istituzioni, servizi alle persone e mi fermo qui. Il Covid ha polarizzato giustamente tutto, ma si sta morendo molto anche per altro. Risvegliamoci!

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