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L’Europa a Ventotene. Quaranta anni fa l’ultima visita di Altiero Spinelli

Segnalato dalla Redazione

 

Da Latina Oggi del 12 ottobre 2021, pag. 32 (anche in file .pdf  in fondo all’articolo)

ll fatto. Su impulso del padre fondatore dell’unione europea nel 1987 venne costituito l’Istituto di Studi Federalisti. Un incontro per fare il bilancio di questi anni

VENTOTENE

L’Amministrazione guidata dal sindaco Gerardo Santomauro, ha approfittato della celebrazione del giorno in cui Altiero Spinelli tornò per l’ultima volta a Ventotene, nel 1981, per fare, assieme alla comunità locale, una disamina di ciò che è accaduto in questi quarant’anni.

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Quarant’anni fa Altiero Spinelli, visitando per la seconda volta Ventotene, suggerì alla Amministrazione dell’epoca di fare dell’isola una sorta di scuola per la formazione federalista di giovani, amministratori e cittadini. L’invito fu raccolto e l’anno successivo partì il primo Seminario federalista.
Nel 1987 fu poi costituito l’Istituto di Studi Federalisti, grazie all’impegno di molte persone tra cui spicca il nome di Gabriele Panizzi. Proprio a lui, il sindaco Santomauro ha annunciato di voler riconoscere la cittadinanza onoraria, anche per l’impegno sempre profuso per il sostegno di questa iniziativa.

Il bilancio, il sindaco l’ha voluto tirare facendo il punto sulle iniziative svolte in nome dell’Europa e la valutazione dei benefici che sentono di averne tratto i referenti della sua comunità locale.

Per fare questo ha dato la parola ai referenti dei principali movimenti federalisti affinché non solo descrivessero le iniziative svolte finora, ma indicassero anche ciò che c’è da attendersi in relazione alla Conferenza sull’Europa che si va predisponendo.

Su questo piano sono stati fondamentali gli interventi di Giorgio Anselmi, presidente dell’Associazione dei federalisti europei, di Roberto Sommella, presidente dell’Associazione Nuova Europa, di Pietro Graglia, docente alla Statale di Milano e biografo di Spinelli.

«Qualche tempo fa –ha detto Pennaccho – dopo Santa Candida, il 20 di settembre, sull’isola non c’era più nessuno e si chiudevano le attività, mentre ora, che siamo quasi a metà di ottobre, continuano ad esserci iniziative una dietro l’altra. Inoltre da maggio in avanti si moltiplicano gli arrivi per i campi scuola che ospitiamo».

Gli ha fatto eco Andrea Cardillo testimoniando l’incremento della clientela di qualità, ma anche segnalando l’opportunità di curare la gestione ambientale che è un’altra delle caratteristiche del patrimonio territoriale che Ventotene esprime con la sua Riserva Marina protetta e con il suo Osservatorio ornitologico.

L’assessore Francesco Carta ha sottolineato come il carcere una volta recuperato, possa costituire un luogo ideale per sostenere i diritti di libertà e di democrazia da preservare a contrasto con le condizioni a cui erano relegati e trattati i detenuti.

Cristina Loglio, che è intervenuta in rappresentanza dell’onorevole Silvia Costa, ha sottolineato come Santo Stefano possa rafforzare il ruolo che Ventotene oramai già possiede in Europa perché consente di aggiungere a ciò che già rappresenta quegli elementi legati al rispetto dei diritti umani e dell’ambiente che consolidano il valore identitario dei luoghi, il suo patrimonio materiale e immateriale.

Tra i temi di maggiore preoccupazione messi in luce nel dibattito che si è sviluppato con i partecipanti al workshop c’è proprio quello di conservare l’identità originaria dei luoghi. «La mercificazione indotta dalla ricerca del guadagno costituisce un pericolo da cui proteggersi e la cura dell’ambiente è uno dei must da presidiare» ha sostenuto la giovane ambientalista, Francesca Rizzi, che è intervenuta.
Al riguardo, il sindaco Santomauro che ha concluso i lavori, ha dato le più ampie rassicurazioni: «L’ambiente è una parte significativa dell’identità di Ventotene e uno dei valori fondamentali del patrimonio territoriale che la rende attrattiva”

 

In file .pdf  L’Europa a Ventotene. Quaranta anni fa l’ultima vista di Altiero Spinelli  – Latina Oggi del 12.10.2021 [2]