Attualità

La replica di Piero Vigorelli a Mimma Califano

riceviamo da Piero Vigorelli e pubblichiamo

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Cara Mimma,
comprendo il tuo tentativo di buttare il pallone in corner, dopo che abbiamo reso pubblico il tuo aperto e giusto dissenso verso il vergognoso papocchio Comune-Rifugio dei Naviganti.

Hai fatto bene a pubblicare, adesso, il testo integrale della tua missiva al vetriolo del 20 settembre 2021, con tutte le tue critiche e contestazioni varie dirette al sindaco e al segretario comunale.

Il tuo commento, tuttavia, è un po’ fuori luogo, quando affermi che nelle nostre interrogazioni (in realtà una sola, del 28 gennaio 2021) ci siamo limitati a sostenere che il papocchio doveva essere sottoposto al voto del Consiglio Comunale.  Richiesta sulla quale convieni nella tua missiva.

Come ben sai, della questione ce ne siamo occupati varie volte, con post su Facebook e con interventi negli ultimi tre Consigli Comunali dei quattro consiglieri di opposizione.

Nell’interrogazione del 28 gennaio, che ancora attende una risposta del Sindaco, – fatto scandaloso -,  si contestava l’occupazione sine titulo del suolo pubblico e si rilevava che il passaggio di proprietà dal Demanio al Comune del marciapiede di Sant’Antonio riguardava il suolo e le sue pertinenze.  Cosa sulla quale convieni nella tua missiva, con l’aggiunta, in punta di diritto, della citazione del principio di accessione stabilito dal Codice Civile.

Nell’interrogazione si riprendeva una nota dell’ufficio commercio del Comune, nella quale si chiedeva all’urbanistica la conformità dei manufatti del Rifugio dei Naviganti rispetto alla vecchia concessione edilizia. Cosa che anche tu chiedi nella tua missiva, quando fai notare che la superficie occupata dal ristorante è adesso cresciuta di 23 metri quadrati.

Si criticava ancora la defenestrazione dell’ufficio commercio e dei lavori pubblici, decisa d’autorità dal segretario comunale, che ha tolto la pratica ai due uffici per affidarla all’urbanistica. Cosa che anche tu bolli come illegale nella tua missiva, con l’aggiunta della citazione di articoli del Regolamento Comunale sull’occupazione del suolo pubblico.

Nei vari interventi in Consiglio Comunale, poi, abbiamo criticato l’irrisorio canone d’affitto di 20.000 euro (al momento dell’interrogazione di gennaio la cifra non era nota) e il fatto che fosse per anni 20+10, mentre le locazioni commerciali sono di 6+6 anni. Cosa sulla quale anche tu convieni nella tua missiva, con l’aggiunta di un tuo calcolo che porta l’affitto a 42.000 euro come da Regolamento Comunale.

Nell’ultimo Consiglio Comunale di ferragosto, ho anche evidenziato la questione della cessione del ramo d’azienda (dalla signora Giselda al figlio Mario), sostenendo che era illegale per questioni penali.  Nella tua missiva convieni sull’illegalità, ma lo fai citando il Regolamento Comunale.

Quindi c’è sintonia e convergenza fra le nostre e le tue contestazioni, ed anche quelle del consigliere Carlo Marcone espresse in due lettere al sindaco nei mesi precedenti.

La cosa ti scandalizza o ti imbarazza?
A noi fa molto piacere, perché di fronte ad un obbrobrio non ci devono essere steccati fra maggioranza e opposizione.
Quindi, se trasformerai la tua missiva in una mozione da sottoporre al Consiglio Comunale, avrai il nostro consenso. E anche un sincero applauso.

Siamo a fine consiliatura,  vediamo se riusciamo a fare una buona unità per scongiurare una scellerata svendita del patrimonio comunale.

 

Per completezza d’informazione, allego alla mia risposta a Mimma il testo dell’interrogazione del 28 gennaio 2021.
Cordialmente
Piero Vigorelli

INTERROGAZIONE Rifugio Naviganti DEF.pdf

 

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