di Rosanna Conte*
Ieri sera si è svolto il convegno “Antonio Winspeare duecentocinquanta anni dopo” organizzato dal Centro Studi.
Secondo il programma ufficiale avrebbe dovuto svolgersi alla Caletta, ma l’incertezza meteorologica nella fase di definizione della collocazione dei pannelli e l’idea di inserirlo in un contesto adeguato ai contenuti ci ha fatti propendere per l’invito che don Ramon ci aveva fatto qualche mese fa.
Ai primi di agosto, alla mia richiesta di ospitarci in caso di cattivo tempo, mi aveva risposto che non c’era luogo migliore della chiesa per parlare di Antonio Winspeare. Don Ramon guarda sempre con attenzione agli eventi culturali finalizzati a diffondere la conoscenza della storia di Ponza tra i ponzesi e sempre grande è la sua disponibilità verso chi lavora in questo senso.
A lui, quindi, vanno i miei più sentiti ringraziamenti, e un grande grazie va anche ad Annamaria De Luca che pazientemente ci ha aiutati nella preparazione dell’ambiente spostando sedie e tavolini sia all’inizio che al termine del convegno che si è protratto oltre le 24.00.
Un grazie va ai relatori esterni, da Filomena Gargiulo che ci ha parlato degli interventi di Winspeare a Ventotene, a Maria Marcella Rizzo, la docente dell’Università del Salento che ha studiato a fondo l’impronta lasciata dal capostipite ingegnere Antonio sui tanti discendenti della famiglia Winspeare, ad Anna Maria Rao che l’ha collocato nel contesto illuministico napoletano di cui grandi esponenti furono Antonio Genovesi e Gaetano Filangieri.
Maria Marcella Rizzo
Anna Maria Rao
Un grazie a Francesco Maria Cordella per aver interpretato un brano tratto da una relazione di Antonio Winspeare.
Francesco Maria Cordella
Un grazie ad Edoardo Winspeare custode dell’archivio di famiglia che ci ha dato l’occasione di manifestare quel riconoscimento che i nostri antenati certamente devono aver provato per il suo antenato e che è stato ricambiato con l’emozione espressa durante il suo intervento.
Edoardo Winspeare
L’intensa scaletta è stata rispettata dando a tutti gli intervenuti uno spazio temporale un po’ contingentato, ma effettivamente c’era molto da dire. Ovviamente non spetta a me dare un giudizio sull’evento, ma a me corre l’obbligo di ringraziare coloro che hanno consentito che ci fosse e coloro che hanno collaborato nelle sue diverse fasi dall’organizzazione alla realizzazione.
C’è, quindi, il ringraziamento all’Amministrazione comunale nelle figure del sindaco, Francesco Ferraiuolo, e dell’assessore alla cultura, Gennaro di Fazio, per le risorse destinate all’evento e la cura organizzativa.
C’è quello agli operatori turistici che hanno reso la permanenza dei discendenti di Antonio Winspeare più accogliente: a Gigi Tagliamonte, presso la cui struttura, Hotel Mari, sono stati ospitati, e Antonio e Mariano De Luca che hanno offerto un gradevolissimo apericena presso il loro locale, il cui nome è finora l’unica traccia visibile del rapporto di Winspeare con Ponza.
Il mio grazie va anche ai soci del Centro Studi sostenitori dell’iniziativa e quelli fra loro che hanno lavorato a livelli diversi per questa giornata: Enzo di Giovanni, che si è impegnato nel supportarci in vari modi nei momenti di emergenza nonostante i suoi impegni lavorativi; Assunta Conte per il suo intervento, per il rapporto con la scuola di Ponza e per aver fatto da guida agli ospiti venuti da fuori fra le stradine del nostro centro fino al cimitero; Enzo Di Fazio che si è fatto carico di tanti aspetti del lavoro necessario alla realizzazione dell’evento, ma in particolare del gravoso lavoro di recupero dei supporti per i pannelli della mostra e del loro utilizzo nonché di tutti gli aspetti economici.
Assunta Conte
La mostra foto-documentaria
Nella speranza di non aver dimenticato nessuno, non mi resta che ringraziare il pubblico che è intervenuto.
Grazie a tutti.
- Presidente del Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane-APS
NdR: tutte le foto sono state fornite da Enzo Di Fazio