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Inquinamento acustico in zona porto, il sindaco risponde a Tagliamonte

Riceviamo dal sindaco con richiesta di pubblicazione

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Sig. Luigi Tagliamonte
Corso Carlo Pisacane
04027      PONZA   (LT)

Oggetto: inquinamento acustico ambito portuale.

Egr. Sig. Tagliamonte,
rispondendo alla sua lettera circa l’inquinamento acustico generato in particolare dalle attività di somministrazione di alimenti e bevande operanti nell’ambito portuale, le confermo di aver pensato ad emettere un’ordinanza atta a far cessare la musica nelle ore notturne qualora, però, si fosse riprodotta la situazione come verificatasi negli anni precedenti, particolarmente l’anno scorso per i fatti accaduti a tutti noi noti, nella sua forma abnorme e intensamente molesta.

Ciò che è stato da me veramente detto, lei non l’ha riportato correttamente.

Tuttavia, le faccio presente che gli interessi in gioco in un’economia turistica sono molteplici ed all’amministrazione tocca un ruolo di mediazione affinché si trovi un punto di incontro atto a tutelarli.

Nel caso specifico, si tratta di conciliare il diritto al riposo dei cittadini con quello degli esercenti di somministrazione di alimenti e bevande, che intendono offrire ai loro clienti musica d’ascolto per meglio allietare le loro serate.

Poiché Ponza è una località turistica rinomata, è impensabile ridurre il suo centro storico, dove maggiormente si svolge la frequentazione degli ospiti, ad un luogo silente, quasi claustrale, ad onta del villeggiante che invece si aspetta di trovarvi allegria e vitalità, cui anche la musica contribuisce in maniera non secondaria.

Girando per l’Italia, noterà che in molti centri storici delle località turistiche balneari i locali diffondono musica, alcuni anche con l’orchestrina, necessariamente all’aperto poiché nella stagione estiva in cui il caldo la fa da padrone, gli avventori amano godersi il fresco della serata.

Credo che l’ordinanza vigente costituisca un accettabile compromesso tra le esigenze in campo dal momento che prevede la possibilità di poter diffondere musica d’ascolto fino alle ore una, oltre la quale ogni forma musicale all’aperto è vietata, ciò che dovrebbe consentire il giusto riposo dei cittadini.

Orbene, quest’anno, nella nostra concreta situazione, le cose non si sono riprodotte come l’estate 2020; a giudizio unanime, l’intensità sonora è stata ritenuta, generalmente, notevolmente più bassa e quindi, nei limiti di accettabilità rispetto all’anno scorso (ricordiamoci anche che dopo il nostro ultimo incontro, un locale a seguito di provvedimenti di sequestro è rimasto chiuso una ventina di giorni per buona parte di luglio e gli inizi di agosto) e questo fatto ha dato luogo alla mia determinazione, vista la migliorata situazione, di procedere ad un monitoraggio dell’andamento della stessa piuttosto che emettere una nuova ordinanza più restrittiva, che comunque non esiterei ad applicare qualora la situazione dovesse degenerare.

Ad ogni modo, nella considerazione che in questo ultimo periodo possa esserci stata qualche esagerazione, ho invitato la polizia locale a tenere sotto controllo la situazione specie per il rispetto dell’orario di cessazione dell’attività sonora e di prendere, se del caso, i dovuti provvedimenti.

E poiché è stata una mia ponderata determinazione, quella di soprassedere all’emissione dell’ordinanza in parola, francamente mi appaiono incomprensibili e fuori luogo le sue illazioni su presunti poteri forti (e occulti?) che avrebbero limitato la mia azione.

Distinti saluti.

IL SINDACO
(Prof. Francesco Ferraiuolo)

 

In formato .pdf la lettera del Sindaco inquinamento acustico ambito portuale [2]