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Inquinamento acustico. Lettera al Sindaco

di Gigi Tagliamonte

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Invio questa amichevole richiesta, già protocollata, al Sindaco.
Forse è diretta al Sindaco solo per il contingente ma è diretta alla Politica, quella assente.
G. T.

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Caro Sindaco,
in primavera, esattamente il tre maggio, in una pubblica conferenza con Federalberghi, Confcommercio e Pro loco ha annunciato che questa estate nel centro storico non ci sarebbe stata musica in strada.

Passato circa un mese con una collega albergatrice, non avendo visto alcuna ordinanza in merito, siamo venuti in Comune per capire a che punto fosse l’impegno preso con gli abitanti ed operatori del turismo del centro storico. Ci ha assicurato che il documento era all’esame legale finale a garanzia di efficienza ed inattaccabilità, per cui di lì a giorni sarebbe stata emessa l’ordinanza.

Trascorso un altro mese circa, non avendo visto ancora nulla, siamo tornati, la collega, una cittadina ed io, a capire come mai davanti al breve tempo dell’estate l’ordinanza non vedesse ancora la luce.
Ci ha detto che è volontà del Sindaco mettere fine a questa continua prevaricazione di una musica che arriva fin dentro le case dei cittadini, ma ci ha fatto capire che ci sono poteri forti ed occulti che frenano la sua azione.

Ora, tolte le poche feste popolari o tradizionali e qualche evento organizzato dal Comune, non è possibile considerare un diritto quello di fare musica all’aperto tutti i giorni. Se fosse un diritto per l’uno dovrebbe esserlo anche per l’altro… e che cacofonia ne uscirebbe fuori? Non è ragionevolmente possibile che tutti facciano musica, perciò è ovvio che non può farla nessuno. Un diritto che per essere di uno è tolto a tutti è un privilegio. Comunque possono all’interno dei locali, il diritto non è negato, ma così, è uguale per tutti.

Signor Sindaco il ruolo della magistratura è giudicare le responsabilità di ciò che è accaduto ed è giusto che si aspetti una sentenza definitiva per applicare o meno la sanzione. Quello delle numerose forze di polizia è di impedire che avvengano i reati, dall’intimidazione all’omicidio, e, se avvenuti, identificarne gli autori. Ed è giusto fornire loro gli strumenti dei quali sono invece privi.

Il ruolo della politica invece è creare le condizioni per una convivenza civile. Impedire che ci sia spazio se non addirittura incentivo a commerci illegali, ma anche spaccio, prostituzione e via dicendo, senza un limite a noi noto.
La politica deve essere in grado di guardare avanti e progettare una vivibilità dell’isola, per i suoi abitanti e per gli ospiti, su dodici mesi l’anno. Non è possibile aggredire la salute dei cittadini per l’arricchimento di alcuni che continuano a piangere miseria. Continuando a dare queste opportunità si aprono spazi per la crescita delle mafie.

Ora, Le impediscono di mantenere il suo impegno di un centro storico esente da prevaricazioni, ma almeno abolisca le deroghe riportando tutto al regolamento acustico comunale.

Gigi Tagliamonte
Ponza, 28 Agosto 2021

Documento ricevuto in Redazione in formato .pdf: Caro Sindaco [2]