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Ischia, stessa spiaggia, stesso mare

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Si parla spesso, su Ponzaracconta, di qualità – e quantità –  del nostro turismo. Ricordiamo il vecchio ritornello – turismo di massa o di élite? – che per decenni ha fatto capolino ad ogni affacciarsi d’estate. In realtà parlare di sviluppo turistico con chiacchiere da bar o poco più, ha semplicemente coperto la nostra incapacità di cavalcare e programmare l’industria turistica. Che va avanti motu proprio con quel che comporta in termini di sostenibilità in assenza di un progetto. E gli altri? Non è consolatorio, ma il nostro amico Giuseppe ci propone un quadro ad Ischia che ben conosciamo, dal suo personale punto di vista…
La Redazione

Ischia, stessa spiaggia, stesso mare

Ischia, solite polemiche. Sono perlomeno cinquant’anni che durante l’altissima stagione di agosto Ischia registra il tutto esaurito – quest’anno con la pandemia ancora di più – e si registrano lamentele sulla qualità e l’educazione dei nostri turisti.
I social hanno amplificato queste lamentele dei residenti e dei turisti più raffinati.

[1]Forio. In bici a punta Caruso, al tramonto

Se fossi ancora in attività come corrispondente dell’Ansa o del Mattino o del Roma potrei prendere i pezzi di cronaca di 20 o 40 anni fa, correggere qualche parola e rimandarli. Anzi, forse dal punto di vista della “cronaca nera” la situazione è migliorata.

La situazione è quella che è perché è la società moderna ovunque ha fatto passi indietro. Ma vorrei fare una osservazione sul “turismo di massa”.
Da almeno 60 anni il turismo è un fenomeno di massa non di élite. Prima c’era la “villeggiatura” per “i signori”. Poi il diritto a trascorrere le ferie al mare è stato giustamente esteso a tutti o al maggior numero di cittadini.

Vacanze per tutti non solo per i ricchi. I ricchi vanno in alberghi a 5 o 4 stelle. I meno ricchi a 3 stelle e così via fino ad una stella o la casa fittata nel rione baraccato o popolare. Per i ristoranti e negozi la stessa cosa: come vuoi spendere spendi.

Il “turismo di massa” è una conquista sociale prima ancora di un affare economico. Quella che deve essere incrementata è l’educazione al turismo, il rispetto per gli altri, il rispetto per la bellezza dei luoghi che sono patrimonio di tutti. Con una scolarizzazione diffusa – obbligo scolastico in Italia fino a 16 anni – l’educazione dovrebbe essere “di massa”. É questa che bisogna applicare e diffondere.
Certo, dobbiamo sempre di più migliorare i servizi, infatti come non ci sono limiti al peggio, non ci sono nemmeno quelli al meglio.

Di Giuseppe Mazzella. In condivisione con Ischia News e Eventi. Foto da https://news.ischia.it [2]
Casamicciola, 19 Agosto 2021