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Il mare, le bellezze naturali e l’altra faccia dell’isola (immondizia e confusione)

la Redazione

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Immondizia, confusione, disordine, caos… parole che non vorremmo mai sentire o leggere abbinate alla nostra isola. Soprattutto quando dà ospitalità, quando esibisce le sue bellezze naturali a chi le fa visita per la prima volta, ma anche a chi vi ritorna ammaliato e attratto dalla magia dei suoi colori e dalla sua unicità. Una mortificazione ed una vergogna per i suoi abitanti e per chi la governa.
E’ come se invitassimo qualcuno a casa nostra esibendola sporca e maleodorante.
Ma non c’è nulla da fare. Ponza ha un difficile rapporto con l’igiene, i rifiuti e ad ogni estate punto e daccapo a combattere con i cumuli di immondizie e con la difficoltà di smaltirli.
Non è mai decollata la raccolta differenziata né tanto meno quella dei rifiuti ingombranti e, nell’estate 2021, partiti alla grande e con tante belle aspettative dopo un anno di paure e sacrifici per via del Covid-19, sembra ancora peggio degli altri anni. Si rischia di pregiudicare tutto con una paura in più: quella di non riuscire a gestire l’emergenza Covid da variante Delta.

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Da La Repubblica di ieri, 19 luglio 2021, un articolo significativo.

Caos Ponza, immondizia per strada e assembramenti: saltano tutte le norme anti Covid
di Clemente Pistilli

Allarme sanitario sull’isola, gettonatissima mèta turistica soprattutto per i romani. Il comune ha un contenzioso con la ditta incaricata della raccolta rifiuti. E il mix con la movida selvaggia rischia di essere esplosivo

Da paradiso selvaggio in mezzo al Tirreno a inferno come le periferie più degradate di Roma e Napoli il passo può diventare tremendamente breve. Basta non riuscire a gestire l’igiene urbana nel pieno della stagione turistica quando i turisti sono a centinaia. E se poi saltano tutte le regole anti-Covid il disastro sembra completo.

Proprio quello che a quanto pare negli ultimi giorni sta accadendo a Ponza, gettonatissima mèta turistica soprattutto per i romani. Il Comune ha un contenzioso da due milioni di euro con la ditta incaricata della raccolta rifiuti, che alla luce di un credito così rilevante ha finito spesso per lasciare la spazzatura nelle strade.

All’inizio della stagione il sindaco Francesco Ferraiuolo ha firmato un’ordinanza per imporre all’azienda la raccolta e poi ha proposto un contratto integrativo per incrementare la pulizia in estate. Considerando che la cifra proposta era meno della metà di quella messa sul piatto negli anni precedenti, la ditta ha però rinunciato e il Comune si è quindi affidato a un’altra società, ma senza ottenere grandi risultati.

I cassonetti traboccano, i rifiuti invadono le strade e in alcune zone l’aria è irrespirabile. Come irrespirabile è di frequente l’aria attorno al depuratore di Giancos. Ma i problemi non sono circoscritti ai rifiuti e neppure ai topi che la fanno da padroni in alcune strade.

Quest’anno, come nella scorsa stagione turistica, c’è infatti da gestire anche l’emergenza Covid e le regole sull’isola lunata saltano troppo di frequente. L’altra sera, in occasione di un evento musicale parte del cartellone estivo, sul centralissimo corso Pisacane si sono creati incredibili assembramenti.

Tutti senza mascherina, ammassati e a ballare l’uno accanto all’altro, tra un selfie e un drink. Il rischio così è altissimo e altrettanto alto è quello che i turisti, rientrando poi nelle città d’origine, partendo da Roma, possano trasformarsi in caso di contagio in dei super diffusori.

Qualcosa non va. Il paradiso in tal modo diventa inferno. E mentre agosto si avvicina sembra necessario che le autorità corrano ai ripari. Un caso già sul tavolo del prefetto di Latina, Maurizio Falco

Da la Repubblica online del 19 luglio

https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/07/19/news/caos_ponza_salta_la_raccolta_di_rifiuti-310879827/?rss [2]