Ambiente e Natura

“Ponza negli occhi dei bambini: la cucina tradizionale ponzese”

di Rosanna Conte

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Venerdì pomeriggio, sulla piazzetta di Sant’Antonio, abbiamo potuto ammirare i lavori svolti dagli alunni delle classi elementari di Ponza. Il tema è vecchio, ma sempre nuovo per menti e occhi che si aprono al mondo cercando parole per definire sapori e odori di cui è impregnata la comunità in cui vivono.
Il salto sinestetico del titolo, “Ponza negli occhi dei bambini: la cucina tradizionale ponzese”, vuole essere appunto un’indicazione della qualità di un percorso formativo che mira a coltivare le radici dell’appartenenza.
In questo senso dico che il tema è vecchio, perché, per l’efficacia rispetto alla ricaduta sui bambini, può essere considerato una costante nei programmi delle elementari. Certo, poi dipende da come viene trattato, dal coinvolgimento delle generazioni dei genitori e nonni allo spazio storico da approfondire o alle tecniche restitutive individuate.

Ponza racconta è ben consapevole di tutto questo e già nel 2013 organizzò un concorso proprio su questo tema, riuscendo a far stampare un ricettario della cucina ponzese, prodotto dalle classi II e III e abbellito dai disegni dei bambini, grazie alla collaborazione di Oreste Romagnoli.

La mostra di venerdì, curata dalla maestra Polina Ambrosino, era davvero incantevole. I semplici e spontanei disegni o collage dei piccoli allievi accompagnavano i testi delle ricette ma anche alcune ricostruzioni storiche. Suddivisa per livelli di classe e per temi metteva in esposizione gli antipasti, dal  beneaugurante piatto di lenticchie al tonno sott’olio ai primi piatti fatti col pescato, i secondi, i contorni, i dolci e le produzioni locali.

Chi ammirava i lavori dei bambini era invitato a votare per classi. Polina forniva penna e foglietto su cui scrivere due voti  da infilare poi nell’urna. Vi assicuro che è stato molto difficile fare questa scelta perché la domanda che mi ponevo era: Perché scarto questa classe? e la risposta non c’era, non riuscivo a motivare il non voto. Certo l’idea del concorso spinge i bambini a fare di più e meglio e bisogna poi portarla fino in fondo per cui ho dovuto segnare due preferenze.

In palio c’erano 3 coppe per i primi classificati e le targhe di merito per tutte le altre partecipanti.
I visitatori della mostra hanno assegnato il terzo posto alla classe III A con i secondi di mare, il secondo posto  alla II B con lo spaghetto con la granseola e il primo posto  alla I A con gli antipasti, tonno e verdure sott’olio.
A tutte le classi partecipanti, oltre alle targhe, è stato offerto un piccolo fondo cassa per acquistare materiale didattico. Cosa non da poco, viste le condizioni in cui versa normalmente la scuola pubblica italiana.
Polina Ambrosino si è interessata anche di questo aspetto, raccogliendo i piccoli contributi donati dai ristoratori ponzesi.

Complimenti a Polina, agli insegnanti tutti e ai piccoli allievi ponzesi!

Foto inviate da Polina all’Autrice (ndr)

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