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Epicrisi 330. Una settimana normale, ma… mica tanto

Rosanna Conte

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Mai come in questa settimana le pagine di Ponzaracconta sono piene di racconti.
Pensavo che fosse l’inverno a conciliare con la voglia di raccontare, invece anche la primavera invita. Saranno i profumi che vengono dalla campagna o dal mare al quale ormai ci accostiamo fiduciosi di poter fare la prima nuotata, fatto sta che c’è molta voglia di intrecciare discorsi che siano ponti verso gli altri.

C’è chi vuole comunicare una personale inaspettata emozione come Patrizia Maccotta in Una foto racconta… (29) Nannarella [1]o chi nel raccontare  le proprie vicende del periodo della guerra, come fa Lianella in L’angolo di Lianella /5 Rientro in paese (prima parte [2]) e (seconda e ultima parte [3]), spera di lasciare alle nuove generazioni un nocciolo duro di riflessione sul dolore e le tragedie che essa comporta.

C’è poi chi narra per riportare uno spaccato del vissuto ponzese da ricordare per i posteri, e qui troviamo diverse sfaccettature.
Rita Bosso, continuando sulla scia degli amarcord dei giovani ponzesi che studiarono a Procida, dal titolo La mia Procida (3) [4], (4) [5], (5) [6] questa settimana ci parla di Silverio, Gianco e Enzo.
Dante Taddia racconta in La mia Ponza… col Mergellina [7] la particolare avventura col Mergellina per raggiungere Ponza e restarci per pochissime ore: una vera prova d’amore.

Enzo di Fazio narra del vissuto dei fanalisti a Zannone, Zannone e la notte della pesca miracolosa [8], cogliendo diverse sfumature della loro vita quotidiana e inserendo la particolare vicenda della pesca miracolosa di cui è stato co-protagonista col padre.

Sandro Russo, invece, pur soffermandosi su Ponza, traccia un ritratto, quello del nonno, Purtariell’ i casa [9], come tanti altri ponzesi di quel periodo, ma con lo sguardo anche al piccolo dono.
Francesco De Luca ci manda uno scritto, Un richiamo… nella notte [10], che tocca la descrizione, la narrazione, la poesia e ci porta nel mondo dove le percezioni danno luogo all’immaginario e solleticano sentimenti.

C’è poi chi più che narrare o descrivere,  ama argomentare.
Giuseppe  Mazzella di Rurillo, in Casamicciola, senza idea di Paese, [11] ripercorrendo le vicende dell’Osservatorio di Casamicciola e i rimbalzi fra Demanio e Comune che sono durati circa ottanta anni, ci fa riflettere su come spesso  sia  la cattiva politica l’ostacolo a realizzazioni utili alla comunità. E noi a Ponza ne sappiamo qualcosa.
Anche Silverio Guarino fa un ragionamento, che potrebbe sembrare leggero, Io non pulisco: preferisco non [12] sporcare [12], ma in realtà è un principio di saggezza spicciola, quotidiana e, quindi, come tale, rivolto a tutti: meglio non sporcare che pulire. Si fa lo stesso nella propria casa.

Articolato e pregnante è il discorso di Noemi D’Andrea, La pandemia è donna [13]. Incardinato nelle pieghe dei problemi attuali connessi alla pandemia, ci fa vedere come siano pur sempre le donne a pagare per le avversità che si presentano alle comunità. E’ importante che se ne parli, specie per le nuove generazioni femminili che non riflettono sufficientemente sulla debolezza che ancora contraddistingue la posizione delle donne nella nostra società. Basta poco per essere ricacciate nel privato e senza i riconoscimenti del lavoro che quotidianamente svolgono.

Interessante e di carattere informativo è  Fellini-Manara. Tra i film più famosi che non sono mai stati girati… [14] richiamo di Sandro Russo all’intervista a Milo Manara, ma con un “assaggio” del film che che non è mai stato girato.

Abbiamo poi le notizie belle e brutte perché ogni settimana ce ne porta qualcuna. La nascita di Christian Rispoli, Benvenuto, Christian!, [15]  e di Miriam Silveria Avellino, …e di Miriam Silveria vogliamo parlarne? [16], ci rallegra e l’inizio dei lavori a Cala Fonte (Iniziano i lavori a Cala Fonte) [17] ci fa dire: Finalmente!

Le brutte notizie che riguardano le perdite della nostra comunità questa settimana possono essere declinate al singolare. La scomparsa di Itilio Andreani [18], persona  molto stimata e apprezzata per le sue qualità, ha coinvolto emotivamente tutto il suo quartiere e chi l’aveva conosciuto.

Preoccupante è quella che della caduta dei frammenti del lanciatore spaziale cinese. Speriamo che sia passato senza danni (Rientro lanciatore spaziale cinese, consigli della Protezione Civile [19]).

La sezione notizie riguarda anche il nostro sito. E’ stata mandata in soffitta la rubrica Ponza news (Anche Ponza News va in soffitta [20]) diventata ormai superflua per la semplice ricerca on line, mentre l’altra notizia merita qualche riflessione in più

La comunicazione di Sandro Vitiello Cari amici di Ponza racconta …e non solo [21] provoca, almeno in me, emozioni contraddittorie.
L’impegno gravoso che ha accettato di affrontare, rimanendo nella Redazione, influirà sul tempo da dedicare al racconto e alla riflessione  su Ponza, sui ponzesi, e su problematiche di ampio respiro. E questo dispiace a me e ai lettori che lo seguivano, ma so che si ritaglierà sempre, appena potrà, uno spazio per noi di Ponza Racconta.
Sono contenta, invece, perché è un ponzese che fa onore alla sua isola.  Coloro che l’hanno individuato e scelto, gli hanno riconosciuto le qualità e le capacità necessarie a svolgere il ruolo di sindaco. Gli auguro di vincere e amministrare il paese in cui vive: so che lo farà con spirito di servizio e guardando agli interessi della comunità con lungimiranza.

In bocca al lupo, Sandro!