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Napoli (4). Come la vedono dalla Francia

a cura della Redazione. Da una corrispondenza con Nazzareno Tomassini
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Per l’articolo precedente: leggi qui [2]

Scrive Nazzareno da Bourges (Francia) a S. Russo in redazione:
Una volta mi dicesti che voi di Ponza vi sentite più vicini a Napoli che a Roma. E allora non potevo non parlarti di un eccezionale servizio su Napoli uscito sull’ultimo numero di Radici – La revue pour les passionnés d’Italie, edito a Toulouse.

La presentazione (in francese) del capo redazione Rocco Femia comincia così:
Nombreux sont ceux qui ont essayé de raconter Naples, et personne n’a jamais pleinement réussi. Ne croyez pas que je vais venir, moi aussi, allonger la liste des ingénus qui pensent pouvoir définir en un article l’impossible identité d’une ville et de ses habitants! Naples est insaisissable et ceux qui écrivent à son propos en tirent à chaque fois une impression différente parce que, tout comme le mystère, Naples dépasse l’entendement: elle est à la fois tout et son contraire.
Insaisissable et impossible à résumer en une simple expression. Naples est la reine des nuances, comme le chantait l’un de ses enfants les plus chers, Pino Daniele: “Napule è mille culure / Napule è mille paure…”. On ne peut pas la comprendre, on ne peut que l’aimer pour ce qu’elle est et pour ce qu’elle n’est pas, à l’image de tous les grands amours. (…)”

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Traduzione di N. Tomassini
“Sono molti quelli che cercano di raccontare Napoli, ma nessuno c’è mai riuscito pienamente. E non crediate che ora anch’io voglia allungare la lista di quegli ingenui che pensano di poter definire con un solo articolo l’impossibile identità di una città e dei suoi abitanti. Napoli è inafferrabile e quelli che ne scrivono a proposito ne ricavano ogni volta un’impressione diversa, perché, come avviene con tutti i misteri, Napoli va al di là della comprensione: essa è tutto e il suo contrario.
Inafferrabile e impossibile a riassumere in una sola espressione, Napoli è la regina delle sfumature, come cantava uno dei suoi figli più cari, Pino Daniele: Napule è mille culure / Napule è mille paure…
Non la si può comprendere, non si può fare altro che amarla, per quella che è e per quella che non è, come succede per tutti i grandi amori”. (Continua con la
presentazione dei singoli articoli)… [4]
Poi il testo continua con diversi articoli, ma l’introduzione è mica male… no?
Seguono:
–  Napoli e la voce delle donne (da Artemisia Gentileschi a Sofia Loren);
–  Napoli, una città di castelli e di chiese;
–  Le incredibili invenzioni napoletane;
–  Il babà e le altre delizie napoletane (con la ricetta finale della pastiera).

Mai una città italiana aveva avuto tanti onori!
Naz

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Da questo link si può accedere alla rivista on line e se ne possono sfogliare le pagine (non tutto è visibile, ma l’introduzione di Rocco Femia sì, in francese):
https://issuu.com/canzanella/docs/radici_113_issuu [6]

[Napoli (4) – Fine]