di Silverio Guarino
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Come una splendida donna dalle splendide forme, così Ponza si presenta agli occhi smarriti ed innamorati di chi ci vive, di chi vi approda e di chi la vede: “BELLISSIMA”.
Come non ci si può innamorare di quello sguardo ammaliatore, di quegli occhi brillanti di cielo, di quelle ciglia che si schiudono al sole.
Capelli sciolti al vento, labbra turgide e brillanti, denti di porcellana bianchi eburnei, freschi e invitanti, sorriso ammiccante e accattivante.
E quel collo egizio, così perfetto e liscio. Pelle di seta dovunque tu la trovi e dovunque tu la cerchi. Braccia e mani armoniose e nobili, dita affusolate da nobildonna.
E quel seno invitante, messaggero di sensazioni ardite, morbido e turgido allo stesso tempo.
E quei fianchi rotondi e quei glutei mozzafiato, come una Venere callipigia.
Cosce, gambe e piedi da contemplare in religioso silenzio.
Questa, signori, è la nostra Ponza: “BELLISSIMA”.
Solo se a questa meravigliosa creatura ti avvicini per accarezzarla, per baciarla e per assaporarla di più, l’incantesimo di rompe: forse ha l’alito pesante e le sue ascelle non sono poi così glabre e profumate come te le saresti aspettate.
L’aspetto è sempre lo stesso: “BELLISSIMA”. Ma se si usano altri sensi al di fuori della vista, non se ne traggono sempre le stesse emozioni.
Tatto, gusto, olfatto e udito diventano talora motivo di screzio, là dove si mettano in competizione con la vista.
E non di sola vista vive l’uomo.
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Nota della redazione – Segnaliamo dello stesso autore “L’amato scoglio in cinque sensi“, articolo in cui l’isola viene valutata, con l’attribuzione di voti, sulla base dei cinque sensi
Immagini: procedendo dall’alto verso il basso, la seconda, la terza e la penultima foto sono di Silveria Aroma; tutte le altre di Rossano Di Loreto (ndr)
