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A Fondi, la casa dove si nascosero Moravia e Morante

Segnalato dalla Redazione

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La casa di pietra ancora intatta nella valle di Sant’Agata. Lo scrittore e la moglie ci arrivarono all’alba in un giorno di settembre del 1943, a dorso di un asino

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Bussa al civico 36, dove si nascosero Alberto Moravia e Elsa Morante
di Graziella Di Mambro

Elsa Morante e Alberto Moravia rimasero per sempre particolarmente legati a Fondi per quel periodo della loro vita trascorso in una sorta di eremo poverissimo ma di grande significato storico e forse pure ideologico. Il loro viaggio in treno in origine doveva finire a Napoli, dall’amico Curzio Malaparte ma il treno che avrebbe dovuto portarli si fermò a Fondi perché le rotaie erano interrotte e non era possibile proseguire. Si recarono presso conoscenti in città, famiglie antifasciste del posto che nel giro di una notte riuscirono a condurre la coppia in montagna, un luogo sicuro perché difficilmente raggiungibile e dal quale si poteva vedere se qualcuno stava salendo dai viottoli. Sul posto c’erano anche altri rifugiati, anche loro saliti da Fondi e a Sant’Agata erano tutti contadini molto poveri. Non era nemmeno ipotizzabile una soffiata, Moravia aveva paura eppure lì stette al sicuro, amato e ammirato, ricordato per sempre.

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L’articolo completo su LT Oggi, in file .pdf: Moravia-Morante. Da Latina Oggi del 26 febbr. 2021. pp. 30-31 [3]