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Lungo Canale Mussolini, un saggio su Antonio Pennacchi

di Luisa Guarino

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Seguiamo sempre con interesse le novità e l’attività dello scrittore di Latina Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010 per il libro “Canale Mussolini”, che ha fatto conoscere il territorio pontino in larga parte del mondo. Ecco perché ci fa oltremodo piacere riportare una notizia che lo riguarda. E che riguarda noi tutti.
Nell’ottobre 2018 il Teatro D’Annunzio di Latina ospitò il convegno “Latina ieri, oggi e domani”, organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune con il contributo della Regione Lazio, dedicato all’identità della città capoluogo, giovane e con radici diverse.
Per l’occasione i più importanti critici letterari e linguisti furono chiamati proprio per discutere dell’opera letteraria dello scrittore Antonio Pennacchi, che ha trasformato Latina in un luogo letterario. E in quel convegno di oltre due anni fa i professori Rino Caputo, Massimo Onofri, Marco Santagata, Giulio Ferroni, Giuseppe Patota, e le professoresse Roberta Colombi e Valeria Della Valle affrontarono l’epica, i “pasticci” dialettali e linguistici, nonché l’approccio storiografico dell’autore di Latina.

Ora – informa il Comune di Latina – gli atti di quel convegno, arricchiti dal contributo dei principali traduttori stranieri di altre opere di Pennacchi come “Palude”, “Mammut” e “Canale Mussolini”, sono diventati un corposo saggio di 276 pagine dal titolo “Lungo Canale Mussolini. Antonio Pennacchi e la sua opera” edito da Mondadori e curato da Rino Caputo, docente universitario di Tor Vergata, scrittore e critico letterario.

Ass. Silvio Di Francia

“E’ una grande soddisfazione – afferma Silvio Di Francia, assessore alla Cultura del Comune di Latina – ma anche un onore poter scrivere qualche riga di saluto e d’introduzione a un libro tratto da un convegno, che per una volta smentisce l’antico aforisma ‘nemo propheta in patria’. Pennacchi è letteralmente Latina, già Littoria, già Cancello del Quadrato, e il fatto che le sue passeggiate in città facciano parte del quotidiano di chi ci vive, lo rendono non lo scrittore di successo ma un concittadino di cui andare orgogliosi.
In streaming sui nostri canali organizzeremo a breve una presentazione in anteprima del lavoro, in maniera tale da dare seguito alla grande iniziativa del 2018″.

A proposito del festival “Latina ieri, oggi e domani” ricordiamo che esso durò oltre una settimana e propose mostre (a cura dell’architetto Francesco Tetro), dibattiti e proiezioni, che videro tra gli altri la presenza di Dacia Maraini e Piera Degli Esposti, Pier Giacomo Sottoriva, Vittorio Cotesta, e di molte altre eccellenze del territorio pontino e non solo.

 

Prof. Rino Caputo

Ma sentiamo ancora l’assessore Di Francia: “Finalmente è uscito il saggio dedicato a Antonio Pennacchi a cura di Rino Caputo per Mondadori. Per me è una soddisfazione particolare che esso sia frutto di un convegno organizzato dal Comune di Latina e dal mio assessorato, in una sorta di ‘Latina Festival’ dedicato all’identità della città. Debbo qualche ringraziamento: tra gli altri all’assessora Antonella Di Muro, che insieme a Elena Lusena aveva progettato e ottenuto il finanziamento; a Graziano Lanzidei che insieme a Lusena e allo staff dell’assessorato mi hanno affiancato; a Rino Caputo, Marcello Ciccarelli, Giorgio Maulucci, Vittorio Cotesta, Antonio Polselli, che hanno elaborato il convegno”.
Io ho avuto la fortuna di trovarmi nel luogo e al momento giusto – chiosa Di Francia. Vale a dire, come direbbe Antonio Pennacchi: – E te pare poco?!”.


Immagine di copertina: Antonio Pennacchi  (Photo-Musacchio-Ianniello-Pasqualini)

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